Invano scavai in cerca di un cielo perfetto,
alzando una barriera tutto intorno.
Alla fine, in una scura notte, sollevando una pesante tegola,
ho schiacciato il nulla scheletrico.
102° Poesia: (Kodo)
Servendo lo Shogun nella capitale,
macchiato dalla polvere del mondo, non trovavo pace.
Ora, calcato un cappello di paglia, seguo il fiume:
com'è fresca la vista dei gabbiani sulla sabbia.
103° Poesia: (Naito Joso)
Non c'è nulla,
i campi e le montagne
rubati dalla neve.
104° Poesia: (Basho)
Nella rugiada del mattino
si rinfresca, sporcandosi,
un melone tra il fango.
105° Poesia: (Dogen)
Eppure,
anche se amiamo i fiori,
essi cadono;
anche se odiamo le erbacce,
esse si diffondono.
106° Poesia: (Issa)
Luna e fiori:
quarantanove anni
camminati invano.
107° Poesia: (Matsuo Basho)
Languore d'inverno:
nel mondo di un solo colore
il suono del vento.
108° Poesia: (Yosa Buson)
Nella breve notte
sul bruco peloso
gioielli di rugiada.
109° Poesia: (Ikenishi Gonsui)
C'è una meta
per il vento dell'inverno:
il rumore del mare.
110° Poesia: (Yosa Buson)
Vento invernale:
un venditore di carbone
traghetta solo.
111° Poesia: (Takarai Kikaku)
Porge la lettera
e poi i fiori di pruno
il messaggero.