Il Bodhisattvacharyavatara
( o
bodhicaharyavatara )
La via del Bodhisattava
Di
Shantideva
(Un
sentito grazie al trascrittore Ebbubba.)
Nell'ottavo secolo un
maestro buddista compose questo famoso testo
fondamentale nel buddismo
mahayana.
Esso è Dharma.
Esso è meditazione.
Esso è
saggezza.
Possano i meriti che il mio continuum mentale accumula nel
trascriverlo
essere di beneficio a tutti gli esseri
senzienti.
1
I meriti del pensiero del risveglio
(bhodicitta)
Omaggio a tutti i bhudda e i bhodhisattva
1 con
rispetto mi inchino a tutti i buddha che risiedono nel nirvana,al
Dharma che
hanno insegnato,ai loro figli bhodisattva ed a coloro che sono
degni di
venerazione.
2 nulla è esposto qui che non sia gia stato spiegato
precedentemente,io non
possiedo alcuna abilità nell'arte della scrittura.
Non pretendo che tutto
ciò possa essere di beneficio ad altri, perciò ho
scritto tutto questo al
solo scopo di approfondire la mia
comprensione.
3 a causa di questi miei versi , possa la mia fede
aumentare cosi da avere
io condotta positiva.
Se per caso verranno
letti da altri, possano essi trovarvi significato
utile.
4 la
preziosa rinascita umana è difficilissima da ottenere, ed altrettanto è
difficile ottenere liberazioni e realizzazioni. Se non approfitto durante
questa vita ai benefici accumulabili in essa, quando mi si ripresenterà
l'occasione?
5 il fulmine nella notte oscura la illumina forse più di
un istante? Ed allo
stesso modo ,grazie al potere dei buddha i pensieri
positivi appaiono
brevemente e saltuariamente.
6 il bene è quindi
sempre debole, al contrario il male è pressoche forte e
presente. Quale bene
quindi potrebbe vincerlo se non il pensiero del
risveglio?
7 i buddha
hanno meditato per evi cosmici su questo pensiero del
risveglio,hanno
compreso ed insegnato che solo questo pensiero sarà in grado
di salvare le
infinite moltitudini degli esseri senzienti.
8 quelli che già in questa
vita desiderano eliminare le loro
sofferenze,quelle delle altre creature,che
vogliono raggiungere la gioia
suprema giammai dovrebbero abbandonare questo
pensiero.
9 nell'istante che questo pensiero si manifesta in un
sofferente
imprigionato nel ciclo delle rinascite, egli sarà appellato
immediatamente
figlio dei buddha, e tutti gli uomini e gli dei lo
onoreranno.
10 questo pensiero del risveglio invade il nostro corpo
impuro e lo
trasforma nel gioiello prezioso del corpo di un buddha. Ecco il
motivo per
cui impegnarsi nel generare questo pensiero.
11 poiché le
illuminate ed infinite intelligenze di coloro che guidano e
comprendono il
mondo ne hanno compreso il valore , voi conservatelo,
accrescetelo, se
volete sfuggire alle rinascite condizionate .
12 come il fusto del
banano, tutte le altre virtù dopo aver dato i frutti
seccano, mentre lo
splendido albero del pensiero del risveglio produce
infiniti e costanti
frutti non seccandosi mai.
13 allo stesso modo in cui mi affido ad un
uomo valoroso per superare un
pericolo , seppure le mie negatività sono
immense e gravi, praticando questo
pensiero mi libererò da esse in breve
tempo. Perché quindi essere cosi'
insensati da non farci affidamento
?
14 allo stesso modo che il fuoco purifica il mondo alla fine di un era
cosmica ,cosi' il pensiero del risveglio purifica ogni grande negatività
commessa. Perciò i suoi frutti sono innumerevoli, come Maitreya il saggio
espose al discepolo Sudhana .
15 brevemente, il pensiero
dell'illuminazione dovrebbe essere compreso nei
suoi due aspetti. La mente
che desidera l'illuminazione e la mente che si
impegna veramente nel
raggiungere l'illuminazione
16 allo stesso modo che comprendiamo la
differenza fra una persona che vuole
partire ed un viaggiatore in cammino,
cosi' i saggi e gli studiosi
dovrebbero comprendere la differenza fra i suoi
due aspetti.
17 coloro che si aggirano nel samsara trarranno beneficio
già dal desiderare
l'illuminazione, ma un flusso inesauribile di frutti
ricadrà su coloro che
praticano impegnandosi il sentiero del pensiero
dell'illuminazione .
18 perciò quando qualcuno con intenzione
irremovibile ha assunto il comando
sul pensiero del risveglio con lo scopo
di aiutare le moltitudini degli
esseri a liberarsi totalmente
19 da
quell'istante in poi, anche se dorme oppure è inconsapevole ,la sua
intenzione accrescerà i suoi meriti rendendoli vasti quanto lo
spazio.
20 questi frutti sono stati ben spiegati dal Thataghata con
ragionamenti
ottimamente spiegati nel sutra richiesto da Subahu, per donare
benefici a
quelli che avevano interesse a sentieri inferiori .
21 se
il solo desiderio di alleviare il dolore alla testa ad alcune creature
è
meritorio,
22 è dunque necessario menzionare i benefici dati dal
desiderio di
sterminare le innumerevoli sofferenze di tutti gli esseri
senzienti ?
23 i nostri genitori possiedono forse una mente dotata di
tale altruismo? La
possiedono forse gli dei , i saggi oppure
Brahma?
24 poiché nel passato questi esseri non hanno mai espresso ne
sognato un
simile desiderio, neanche per il loro beneficio, perché
dovrebbero
svilupparlo per il bene degli altri?
25 poiché gli esseri
non desiderano neanche il loro stesso bene come
potrebbero volerlo per gli
altri? Questa condizione mentale rara e preziosa
è paragonabile ad un
gioiello straordinario, questo è il Bodhisattva
26 come si può
quantificare la misura della grandezza dell'energia positiva
, dei meriti
che il pensiero del risveglio per il beneficio di tutti gli
esseri senzienti
porta a coloro che migrano nelle rinascite, unica vera cura
per le loro
sofferenze ?
27 se il semplice pensiero di voler aiutare gli altri ha
davvero più valore
della venerazione dei Buddha, cosa dire allora di quello
di impegnarsi nelle
azioni a favore di tutti gli esseri per donargli tutti i
possibili benefici
?
28 essi pur desiderando di sfuggire la
sofferenza in verità la cercano e vi
si precipitano dentro, e desiderando la
felicità la distruggono a causa
della loro ignoranza, quasi che la loro
felicità fosse un loro nemico, ed
essi nemici di se stessi.
29 e
coloro che colmano di gioia e beatitudine quelli che soffrono,quelli
privi
di gioia e sono gravati da molte miserie,
30 coloro che ne eliminano il
buio della loro ignoranza, in quale modo si
potrebbe eguagliarli? Dove
possiamo trovare un amico a loro paragonabile ?
Quale merito è eguagliabile
al loro?
31 se ogni persona che ricambia un azione gentile è
lodevole, che dire
allora dei bodhisattva? Costoro fanno del bene senza che
questo sia loro
richiesto da nessuno, senza alcun sollecito da parte di
altri.
32 il popolo considera suo benefattore chi , pieno di presunzione,
offre
solo una volta del cibo a poche persone,sfamandole solo per metà
giornata.
33 Che dire allora di chi costantemente donano la suprema gioia
dell'illuminazione ad esseri innumerevoli , portandoli cosi al compimento di
ogni loro speranza?
34 il Buddha ha affermato che colui che nutre un
pensiero malevolo nei
confronti dei bodhisattva ,sovrani di generosità,
dovrà soggiornare negli
inferi per tanti eoni per quanti sono istanti sono
durati i suoi pensieri
negativi.
35 contrariamente i pensieri
positivi e pieni di gentilezza nei confronti
dei bodhisattva daranno frutti
in misura maggiore rispetto ai peccati
commessi . Pure nelle avversità i
bodhisattva non creano alcun male, ma un
continuo crescente flusso di
bene.
36 rendo omaggio quindi ai bodhisattva , esseri nelle cui menti
questa
motivazione cosi' pura e preziosa (il pensiero di raggiungere
l'illuminazione per aiutare tutti gli esseri senzienti) e prendo rifugio
dentro queste fonti di gioia , che conducono anche i loro nemici alla
perfetta beatitudine .
2
confessare le
negatività
1. al fine di sviluppare tale preziosa bodhicitta
,offro il ai tathagata ,al
santo Dharma, gioiello immacolato, e ai
bodhisattva oceani di perfezione.
2 tutti i fiori ed i frutti esistenti
sulla terra, tutti i generi di
medicine, ogni gioiello che esiste in questo
mondo e tutte le varietà di
acqua fresca e pura.
3 montagne
incastonate di pietre preziose, boschi e foreste, luoghi ameni e
solitari,
ogni pianta celestiale adornata di fiori e alberi dai rami
ricoperti dai
frutti,
4 profumi dei reami celesti , incenso, alberi che esaudiscono i
desideri ed
alberi di pietre preziose, raccolti che spontaneamente crescono
e tutti gli
oggetti degni di essere offerti.
5 grandi specchi d'acqua
e stagni ricoperti dai fiori di loto, ricolmi del
dolce richiamo delle oche
selvatiche ed ogni cosa non posseduta all'interno
dell' infinite sfere dello
spazio
6 questi oggetti nella mente visualizzo e li offro come un dono
perfetto a
tutti gli esseri supremi , i buddha, ed ai loro figli. O
compassionevoli
,pensate con amore a me,accettate le offerte che vi
porgo.
7 Non posseggo nessun merito , ne risorse, non ho altre ricchezze
da
offrire. O voi che proteggete, voi che vi impegnate solo nell'aiutare gli
altri , con il vostro grande potere accettate ciò che vi offro per il mio
bene.
8 Offro a voi tutti i miei corpi di tutte le mie esistenze, a
voi Vittoriosi
ed ai vostri figli. Per favore accoglietemi , o saggi e
supremi eroi, ed io
con devozione diverrò vostro discepolo.
9 allora
essendo sotto la vostra cura beneficherò tutti gli esseri senzienti
senza
temere l'esistenza condizionata, purificherò totalmente ogni mia
azione
negativa compiuta, e per il futuro eviterò sempre di commetterne
altre.
10 in sale da bagno inondate da fragranze dolcissime , dai
pavimenti di
cristallo splendenti e luminosi, con colonne ammirevoli ricolme
di
baldacchini adornati da pietre preziose e perle,
11 possa io
lavare i corpi dei tathagata e dei loro figli con moltissimi
vasi
ingioiellati , ripieni di piacevoli acque profumate al dolce e suono di
melodie e canti
12 possa io asciugare i loro corpi con preziosi
tessuti intrisi di profumo e
immacolati , e possa offrire a questi esseri
santi delle vesti finemente
tessute e senza macchia.
13 Possa io
offrire a Samantabhadra , Manjughosha, ed a tutti gli altri
bodhisattava
vesti morbide e soffici, raffinate ed una moltitudine di
meravigliosi
ornamenti .
14 con gli unguenti migliori ,il cui profumo inonda un
miliardo di mondi,
possa io ricoprire i corpi dei buddha risplendenti come
l'oro zecchino.
15 Ed ai supremi buddha io offro meravigliose ghirlande
deliziosamente
intrecciate e fiori incantevoli dalle fragranze dolcissime,
gelsomini ,
gigli e loti.
16 Offerte di nubi di incenso, il cui aroma
dolce rapisce la mente, ed una
varietà di cibi e bevande , degne delicatezze
da dei io vi offro.
17 Ai buddha io offro lumi ingioiellati ,deposti su
germogli di loto dorati,
e al suolo purificato dagli incensi ,spargo
delicati petali.
18 Ai bodhisattva,che possiedono la natura della
compassione, io offro
palazzi inondati dai suoni di inni melodiosi,
ammirevolmente illuminati da
gioielli e collane di perle, da tesori adatti
ad adornare l'infinità dello
spazio .
19 possa offrire io
costantemente a tutti i buddha parasole ingioiellati e
con manici
d'oro,intarsiati da ornamenti raffinati, che meravigliosi alla
vista si
ergono innalzati.
20 Possa poi una vastità di offerte ornate da musiche
piacevoli essere
donata insieme a successive nuvole immense allo scopo di
eliminare la
sofferenza di tutti gli esseri senzienti.
21 E cada una
pioggia incessante di fiori e pietre preziose su statue e
reliquiari e sui
Tre Gioielli del Dharma.
22 Come Manjushri e gli altri bodhisattva fecero
offerte i vittoriosi, nello
stesso modo possa io offrire ai buddha ed ai
loro figli gli stessi doni.
23 A questi oceani di bontà , infinite
preghiere in tutti i modi possibili
io offro, e nuvole di elogi piacevoli e
costanti si innalzino fino alla loro
presenza.
24 Con corpi numerosi
, quanti sono gli atomi che compongono l'universo mi
prostro davanti ai
buddha dei tre tempi, il passato ,il presente ed il
futuro, al Dharma ed al
Sangha.
25 Allo stesso modo mi prostro a tutti gli stupa, alle cause che
generano la
bodhicitta, agli abati che conferiscono i voti, ai saggi
eruditi, ed ai
nobili praticanti del Dharma.
26 Prendo rifugio in
tutti i buddha, fino a che io raggiunga
l'illuminazione,e ugualmente lo
prendo nel Dharma e nella comunità dei
bodhisattva.
27 A mani giunte
supplico i buddha ed i bodhisattva che risiedono in tutte
le direzioni e
sono possessori della grande compassione con questa
preghiera:
28
"per tutta l'esistenza ciclica , in questa vita e in tutte le altre,
inconsapevolmente io ho commesso azioni negative spingendo anche gli altri a
farlo.
29 Soggiogato dagli inganni della mia inconsapevolezza mi sono
compiaciuto
del male che facevo. Ma adesso, capendo i miei errori
commessi,dal profondo
del cuore mio li confesso ai buddha .
30
sospinto dai difetti mentali ogni azione negativa di mente corpo e parola
io
abbia commesso verso i tre gioielli del rifugio , verso i miei genitori ,
i
maestri spirituali ed altri ancora
31 ed ogni grave negatività compiuta
malvagio e contaminato dai molti miei
difetti, io confesso apertamente alle
Guide del mondo.
32 potrò anche morire prima di avere purificato tutte le
azioni negative
commesse, per questo vi prego di proteggermi , affinché io
possa sicuramente
e rapidamente liberarmi di esse.
33 Il sovrano
della morte , inaffidabile, altro non attende che abbia o non
abbia compiuto
le cose , che sia ammalato o in salute, e poi non posso fare
affidamento
sulla durata della mia vita, cosi incerta.
34 Lasciando tutto,da solo me
ne dovrò andare. Nondimeno , senza
comprenderlo, ho commesso innumerevoli
azioni negative, a causa degli amici
e dei nemici
35 Ma i miei nemici
alla fine cesseranno di esistere, ed anche i miei amici,
ed io stesso; allo
stesso modo pure tutto il resto svanirà nel nulla.
36 Tutto quello che
ora è in mio possesso e che uso, è reale come la fugace
apparizione di un
sogno. Qualsiasi cosa di cui io adesso godo diverrà un
ricordo.
37
Anche in questa esistenza breve amici e nemici si sono succeduti in
abbondanza, ma tutte le insopportabili negatività da me compiute a causa
loro rimangono davanti a me.
38 Percui non avendo capito che
all'improvviso dovrò scomparire ho commesso
grandi negatività; questo a
causa dell'ignoranza, dell'odio e dell'
attaccamento.
39 La mia vita
costantemente scorre, ne si ferma di notte o di giorno, e dal
passato non
potrò riottenere niente. Perché la morte per uno come me non
dovrebbe
arrivare?
40 Nel momento in cui, sdraiato nel letto e circondato dagli
amici e dai
parenti arriverà, io solo sperimenterò la fine della mia
vita.
41 Quando i messaggeri della morte mi afferreranno che aiuto
parenti ed
amici mi potranno offrire? Solo le azioni positive compiute
durante la vita
mi proteggeranno, ma su questo non potrò fare
affidamento.
42 O protettori, io privo di saggezza ed inconsapevole di un
simile
terribile futuro, ho compiuto moltitudini di azioni negative, e allo
scopo
dei beni di questa sola breve esistenza.
43 Quello che viene
condotto al patibolo rimane impietrito ,la gola asciutta
gli occhi scavati
ed invasi dal terrore,il suo aspetto stravolto.
44 Cosa allora dire della
mia disperazione terribile,che mi colpirà mentre
terrorizzato sarò preda
degli emissari della morte?
45 " Chi adesso mi può offrire protezione
vera da un simile orrore ?" ed
allora con occhi sbarrati dal terrore
cercherò aiuto nelle quattro
direzioni.
46 Ma non vedendo alcun aiuto
o rifugio cadrò nell'abisso dell' angoscia.
Nudo ,senza aiuti e protezione,
cosa potrò allora mai fare?
47 Per questo da adesso in poi io prendo
rifugio nei buddha che proteggono
gli esseri migratori, coloro che operano
per il bene di tutto ciò che vive e
tramite il loro immenso potere
sconfiggono ogni paura.
48 Allo stesso modo nel Dharma da essi realizzato
ed insegnato , il quale
disperde tutte le paure dell'esistenza ciclica, e
prendo pure rifugio
nell'assemblea di tutti i bodhisattva.
49 Io
pieno di terrore , mi offro a Samantabhadra . a Manjushri melodioso e
gentile, faccio loro dono di me stesso.
50 Davanti al protettore
Avalokiteshvara , il quale con compassione
infallibilmente agisce,la voce
mia piena di angoscia imploro : " ti prego,
proteggi questo creatore di
negatività"
51 Adesso, nella mia ricerca di un rifugio invoco dal
profondo del cuore
Akashagarbha, Kshitigharba e tutti i protettori
compassionevoli.
52 Pure in Vajrapani prendo rifugio,alla cui vista i
messaggeri della morte
e tutti gli esseri malefici nelle quattro direzioni
scappano invasi dal
terrore.
53 Prima non ho osservato i vostri
consigli, ma adesso percependo queste
enormi mie paure,prendo in voi
rifugio. Vi imploro: velocemente distruggete
queste mie paure.
54 Se
malato devo seguire le indicazioni del medico, ho maggiore motivo di
seguirle ora , visto che costantemente mi affligge la negatività
dell'attaccamento ed centinaia di altre.
55 Poiché tutte le persone
che vivono su questa terra potrebbero essere
sopraffatte da una singola di
queste malattie, e se non esiste altra
medicina per curarle, in nessun luogo
dell'universo,
56 Ecco che in questo caso l'intenzione di non seguire le
prescrizioni
offerte dal Medico Onnisciente , le quali sono in grado di
guarire ogni male
e sofferenza , questa intenzione io dico è disprezzabile e
sciocca.
57 Se nelle vicinanze di un piccolo crepaccio con circospetta
attenzione io
devo muovermi, tanto più in questo momento, essendo vicino al
baratro
profondissimo che per miglia e miglia si estende sotto di
me.
58 Inappropriato poi è essere felici , pensando: " almeno oggi non
morirò",
poiché la morte arriverà inevitabilmente prima o poi e con lei la
mia fine.
59 Chi può donarmi coraggio? Come posso evitare tutto ciò?
Poiché
inevitabilmente giungerà l'attimo in cui morirò, come posso
insensatamente
divertirmi e godere adesso?
60 Che rimane ora delle
mie vite trascorse, ormai terminate? Nondimeno
offuscata la mia mente dal
grande attaccamento per esse, tutte le
raccomandazioni donatemi dal mio
maestro spirituale io ho infranto.
61 Sicuramente abbandonerò questa vita
, e tutti i parenti e gli amici !
poiché dovrò abbandonarli tutti, uscendo
da questa vita da solo, perché
dovrei fare differenze fra amici e
nemici?
62 Per questo continuamente giorno e notte devo concentrare la
mia mente su
questo punto: " come fare per liberarmi in modo definitivo da
ogni
negatività , le quali sono la causa di ogni sofferenza ? "
63
Perciò qualunque azione negativa io abbia compiuto, lo sguardo offuscato
dal
buio dell'ignoranza, come rotture di voti, ed anche azioni naturalmente
nocive,
64 Io le confesso apertamente di fronte ai buddha con le mani
giunte e in
continua prostrazione, conoscendo adesso la sofferenza che esse
mi
causeranno
65 Supplico tutti i Condottieri di questo mondo :
accettate vi prego la mia
confessione delle azioni negative da me compiute,
e proprio perché negative,
mi propongo e vi faccio promessa di non
ricommetterle più nel futuro.
3
Accettare completamente la
bodhicitta
1 mi rallegro con gioia della virtù che da sollievo
alla miseria di tutti
gli esseri,che tramite rinascite appaiono in stati
sfortunati, e che conduce
alla beatitudine quelli che sono nella
sofferenza.
2 esulto della virtù che diviene causa per l'ottenimento
dell'illuminazione,
ed esulto per la liberazione definitiva degli esseri
senzienti dalle
sofferenze delle esistenze condizionate
3 esulto per
l'illuminazione dei protettori, i buddha, e del raggiungimento
dei vari
stadi spirituali dei loro figli, i bodhisattva
4 con enorme gioia io
esulto dell'oceano di bene che genera la bodhicitta,
il quale si propone di
guidare tutti gli esseri senzienti alla beatitudine ,
ed allo stesso modo
esulto per le azioni positive compiute per il bene di
tutti.
5 Le
mani giungo unite e prego i tathagata che in tutte le direzioni hanno
dimora: propagate la luce del Dharma , per tutti coloro che sono dispersi
nel buio della sofferenza.
6 Con mani giunte io imploro voi
Vittoriosi che avete desiderio di
abbandonare il corpo: vi prego di restare
per innumerevoli ere , non
lasciate il mondo prigioniero della sua
ignoranza.
7 Perciò tutte le qualità che io abbia accumulato attraverso
la pratica da
me effettuata, le dedico perché scompaia definitivamente la
sofferenza di
ogni essere vivente
8 Che io divenga il medico, il
farmaco, l'infermiere per ogni malato nel
mondo, fino a che ognuno non abbia
raggiunto la guarigione.
9 Che cada una pioggia di alimenti e di bevande
cosi che si plachino le
sofferenze della fame e della sete ; durante il
corso delle ere di carestia
possa io stesso diventare qualunque alimento o
bevanda
10 Che io possa divenire un tesoro inesauribile per poveri e
bisognosi, e
possa trasformarmi in qualunque cosa di cui loro abbiano
necessità, e che
tutto questo sia per loro di facile
raggiungimento
11 Senza provare sensazione di perdita offrirò il mio
corpo e i miei averi ,
e tutti i miei meriti presenti e futuri allo scopo di
realizzare i benefici
di tutti gli esseri senzienti.
12 Abbandonando
l'attaccamento per tutte le cose il dolore verrà superato,
in questo modo io
otterrò lo stato che è aldilà della sofferenza.
Considerato che occorre
abbandonare tutto è meglio donare adesso ogni cosa a
tutti gli esseri
senzienti.
13 Ho abbandonato l'attaccamento a questo corpo, poiché questo
sia utile a
tutte le creature, ne facciano ciò che vogliono, lo uccidano, lo
percuotano,
lo maltrattino come desiderano.
14 Pure se fosse
considerato un giocattolo , lo utilizzino pure per
disprezzarlo e per
deriderlo,visto che lo ho offerto a loro, perché devo ora
preoccuparmene
cosi tanto?
15 Lascerò perciò che essi dispongano di me come desiderano,
purché io non
diventi la causa del benché più piccolo danno per alcuno. Ogni
volta che uno
di costoro mi incontri, che questo sia per il beneficio di
tutti.
16 Nel caso costoro mi incontrino e ciò generi in loro un pensiero
di
devozione o di collera, che questo si trasformi in perennemente in uno
strumento per realizzare tutti i loro desideri
17 Quelli che mi
insultano o che mi recano qualsiasi danno anche nel caso mi
calunnino e mi
incolpino di cose non commesse,possano essi avere la fortuna
di raggiungere
l'illuminazione.
18 Che io divenga il protettore per quelli che non lo
hanno,una guida per
coloro che camminano sul sentiero, divenga un ponte,
imbarcazione, nave per
coloro che vogliono attraversare le acque
19
Che io divenga un isola per chi è alla ricerca di una terra, lampada per
chi
ha bisogno di luce, giaciglio per coloro che desiderano riposarsi e
servo
per tutti coloro che ne desiderano uno.
20 Che io divenga gioiello dei
desideri , vaso della fortuna, mantra
potentissimi e farmaci miracolosi ,che
io divenga l'albero che esaudisce i
desideri e mucca dell'abbondanza per
tutto il mondo
21 Come la terra e gli altri elementi sono sostegno, allo
stesso modo lo sia
io per la vita delle moltitudini degli esseri senzienti
restando cosi fino a
che esisterà lo spazio.
22 Fino a quando non
supereranno la sofferenza, possa divenire io fonte di
sostentamento e di
vita per tutte le creature che si estendono fino ai
limiti dello
spazio
23 Allo stesso modo che i buddha nel passato hanno sviluppato la
bodhicitta,
e nello stesso modo hanno percorso il sentiero graduale del
bodhisattva,
24 Cosi per i benefici di tutte le creature viventi nasca in
me la
bodhicitta,e possa poi con successo io pure praticare lo stesso
addestramento.
25 Per accrescere ancora lo sviluppo della bodhicitta
gli esseri che sono
dotati di comprensione dovrebbero cosi lodarla
sommamente :
26 "La mia vita ha dato oggi un grande frutto: avendo avuto
la fortuna della
preziosa rinascita umana sono nato nella famiglia dei
Vittoriosi ,e sono
divenuto uno dei loro figli."
27 Perciò qualunque
atto io compia da oggi in poi esso sarà in accordo con
gli insegnamenti di
questa nobile famiglia. Mai io porterò disonore a questo
lignaggio elevato e
puro ne mai lo contaminerò
28 Allo stesso modo in cui un cieco scopra fra
i rifiuti una pietra preziosa
, nello stesso modo fortunoso ha avuto in me
generazione la bodhicitta
29 Essa è il supremo nettare che vince il
potere della morte,
l'inestinguibile tesoro che toglie ogni povertà agli
esseri che trasmigrano
fra le rinascite
30 È il farmaco supremo che
distrugge ogni malattia, l'albero dei desideri
che offre riparo a tutte le
creature erranti e stanche attraverso le vie
dell'esistenza
ciclica
31 Essa è il veicolo universale che porta a salvezza gli esseri
dalle
rinascite sfortunate, la bodhicitta è simile alla luna crescente, che
porta
la calma dove è il tormento causato dai difetti mentali
32 Essa
è il sole possente che elimina definitivamente il buio
dell'ignoranza delle
creature ,la quintessenza del burro estratto dal latte
meraviglioso del
Dharma
33 A ogni essere senziente che vaga nei cammini dell'esistenza
condizionata
e che desidera sperimentare i doni splendidi della felicità, la
bodhicitta
gioiosamente gli darà soddisfazione,e di fatto li porterà alla
beatitudine
suprema.
34 Invitto quindi ogni essere senziente da
adesso in poi ad ottenere
l'illuminazione,e fino ad allora possano tutti
assaporare ogni felicità
terrena ! possano gli dei, i semidei e tutti gli
esseri senzienti gioire di
tutto questo.
4
assenza di
distrazione della bodhicitta
(consapevolezza, oppure attenzione
all'applicazione della bodhicitta)
1 i figli del Vittorioso, i
bodhisattva che fermamente hanno prodotto il
pensiero del risveglio
dovrebbero perennemente impegnarsi nel coltivarlo
senza mai deviare dalla
giusta strada
2 qualunque compito cominciato senza la giusta
considerazione, oppure senza
la corretta motivazione , nonostante si sia
preso come impegno, dobbiamo
sempre porre attenzione se terminarlo o
meno
3 ma i buddha ed i bodhisattva hanno con grande saggezza analizzato
tutto
questo, pure io ho meditato e fatto lunghe riflessioni , perché adesso
dovrei quindi esitare e dubitare ?
4 nel caso che , avendo io
promesso di seguire lo stesso sentiero, non mi
impegnassi poi nel compierlo,
e cosi ingannassi ogni essere vivente, quale
rinascita il destino mi
riserverebbe?
5 Visto che negli insegnamenti viene detto " chi produce il
pensiero di
donare un oggetto e poi non compie l'azione di donarlo,
rinascerà come
essere famelico, anche se l'oggetto da donare era una cosa di
poco valore."
6 E se dopo aver invitato tutti gli esseri senzienti con
grande clamore a
seguirmi verso la beatitudine suprema, dopo di che io li
ingannassi, quale
sarebbe la mia sorte? Quale rinascita felice
otterrei?
7 Solo Colui che tutto conosce può comprendere le insondabili
vie del karma
, anche di quelli che pur abbandonando la bodhicitta egli
salva portandoli
alla liberazione.
8 Questa è per il bodhisattva la
più grave delle sue possibili cadute,
giacché ne deriverebbe pure il
pericolo di non portare benefici alle
creature cui aveva promesso di
liberarle.
9 E se pure per un solo istante, qualcuno ostacolasse le
azioni benefiche di
un bodhisattva , ostacolando in conseguenza anche i
benefici per tutti gli
esseri senzienti,dovrà subire infinite rinascite nei
reami inferiori.
10 Annientando la felicità di un solo essere siamo già
condannati, cosa dire
di chi dunque distruggesse la felicità di tutti gli
esseri senzienti nello
spazio infinito?
11 Quelli che aggirandosi nel
samsara , pur possedendo la bodhicitta, la
lasciano degenerare, non potranno
per molto tempo ottenere lo stato di
bodhisattva
12 devo quindi
compiere accuratamente e con devota attenzione tutto ciò che
io ho promesso
di mettere in atto. Perché altrimenti dovrò subire rinascite
sempre più
infelici
13 nonostante innumerevoli buddha si sono manifestati nel tempo
passato, a
causa degli errori da me commessi non ho potuto avere su di me la
loro
compassionevole cura
14 per cui nel caso io continui a tenere
comportamenti negativi le mie
rinascite saranno sempre infelici, ed io sarò
preda di sofferenze, malattie,
ferite e prigionia.
15 Rarissime sono
: la manifestazione di un buddha nel mondo, la nascita di
una fede fervente,
la preziosa rinascita umana, il perseverare nel fare il
bene per gli altri.
Quando dunque riotterrò tutte queste condizioni?
16 La vita dura solo un
breve istante! nonostante che adesso io sia in
salute , ben nutrito e senza
problemi, questa vita trascorre rapida ed
ingannevole. E il mio corpo sarà
in prestito solo per questa.
17 E poi con un comportamento scorretto mai
potrò riottenere una rinascita
umana, e senza questa preziosa condizione
solo sofferenza e assenza di virtù
mi attende.
18 Nel caso che ora
avendo la possibilità di compiere le azioni positive per
il beneficio degli
altri e di me stesso io indugiassi, cosa mai potrò fare
quando sarò
imprigionato nelle rinascite inferiori?
19 In questi luoghi , non
essendovi possibilità di compiere azioni positive,
a facendo unicamente del
male, nemmeno il suono delle parole "una vita
serena" io potrò udire, e
questo per innumerevoli eoni.
20 Per questi motivi il Beato ha affermato
che veramente difficile è
riottenere la preziosa rinascita umana, proprio
come per una tartaruga che
nuoti sul fondo del mare infilare fortunosamente
il suo collo in un giogo
lasciato galleggiare sulle onde del grande oceano
in balia della corrente .
21 Se il più terribile degli inferi è il
risultato di una sola cattiva
azione per il trascorrere di un era cosmica,
come posso sperare in buone
rinascite avendo io accumulato negatività nelle
rinascite passate?
22 Allo stesso tempo non mi basterà soffrire le pene
di quell'inferno per
ottenere la liberazione, poiché in quella sofferenza io
svilupperò ulteriori
e gravi negatività.
23 Perciò avendo adesso
questa possibilità se io non mettessi a frutto le
virtù per portare
beneficio agli altri non vi sarebbe maggiore pazzia ed
inganno.
24 E
se, avendo capito tutto questo, in futuro io non mi ci applicassi
diligentemente al giungere del momento della morte io sarei preda di
terribili rimpianti.
25 Il mio corpo in seguito sarà preda delle
fiamme infernali per un tempo
lunghissimo, e pure la mia mente sarà a lungo
tormentata dalle
inestinguibili fiamme del rimorso.
26 Per cui adesso
che possiedo questa fortunata occasione di avere come base
un corpo umano,
cosi difficile da ottenere, e mentre ho la facoltà di
scegliere ecco che io
sarò di nuovo condotto in reami inferiori.
27 Sarebbe come essere preda
di un sortilegio, con al mente annebbiata
dall'impotenza di comprendere la
follia di cui è preda. Io non so chi mi
acceca e chi ha possesso di me
!
28 Come ho potuto divenire preda dell'odio e dell'attaccamento? Costoro
sono
i miei nemici, e non sono ne coraggiosi, ne astuti e sono privi di
membra e
facoltà.
29 Quindi sono io che li accolgo dentro di me,
concedendogli di danneggiarmi
a loro piacimento. Sopportare tutto questo
senza provare per essi
risentimento da segno di una pazienza
corrotta.
30 se tutti gli dei e gli uomini si scagliassero su di me come
nemici con
tutta la loro potenza non potrebbero farmi precipitare nel fuoco
eterno del
più terribile degli inferi
31 eppure la brama delle
passioni e delle emozioni negative mi può fare
precipitare in esso in un
solo istante, nel fuoco la cui potenza sarebbe
capace di incenerire il monte
Meru .
32 nessun altro nemico che io abbia è vissuto tanto a lungo quanto
i miei
difetti negativi e le mie emozioni negative, questi miei nemici non
hanno ne
inizio ne fine.
33 Posso calmare tutti gli altri miei
nemici, e poi affidandomi a loro
potranno in futuro farmi favori ed essermi
d'aiuto, ma se affido io mi ai
miei difetti mentali , in futuro solo male e
sofferenza mi causeranno.
34 Perciò come posso gioire adesso in questo
mondo se dentro di mie accolgo
le cause della mia futura condanna, cause che
accrescono in miei demeriti?
35 E come potrò poi gioire in futuro se
nella trappola dell'attaccamento ,
dentro la mia mente, dimorano le
sentinelle della prigione della rinascita
nell'esistenza ciclica? Costoro
saranno i miei aguzzini negli inferi .
36 Per questo mai dovrò fermarmi
dal combattere questo conflitto, fino a che
non avrò visto la totale
sconfitta di tutti questi miei nemici. Se per
esempio due acerrimi rivali ,
infuriati per futili motivi, neppure
riusciranno a prendere sonno fino a che
non avranno sconfitti l'avversario,
37 E quindi si prepareranno alla
lotta a faranno di tutto per vincerlo,
anche se ambedue soffriranno nel
morire, e quindi incuranti del dolore delle
ferite continueranno a difendere
le loro posizioni, rifiutandosi di cedere,
38 Che bisogno c'è di
affermare che non dovrei io essere titubante e debole
nel lottare , e
sopportare cosi le difficoltà della mia lotta contro questi
miei nemici
naturali che mi sforzo di sconfiggere: i miei difetti mentali,
causa di ogni
mia sofferenza.
39 Perfino la ferita inflitta per futili motivi viene
portata in trionfo dal
soldato come un ornamento di cui si inorgoglisce, ed
in questo caso, nello
sforzo di ottenere io un grande risultato, perché
dovrei abbattermi per le
mie ferite?
40 Pescatori, macellai contadini
solo per la loro sopravvivenza sopportano
gelo e caldo, come potrei io non
fare lo stesso per ottenere la felicita di
tutti gli esseri ?
41 Nel
momento che mi sono votato a liberare dai difetti mentali tutti gli
esseri
senzienti che vivono nello spazio illimitato, io stesso ancora ero
preda dei
miei difetti mentali.
42 Perciò, promettere una simile cosa è stata quasi
una follia. Nonostante
ciò , questa è una ragione in più per impegnarsi a
non abbandonare la lotta
contro i miei difetti mentali.
43 Questo
sarà il mio unico desiderio, pieno di risentimento combatterò
contro di
loro. Pure sembrando questa mia emozione negativa, il suo scopo è
quello di
eliminare i miei difetti mentali,per cui non posso evitarla.
44 Meglio
sarebbe per me che io bruciassi vivo oppure mi si tagliasse la
testa,
piuttosto che io mi sottometta a questi miei nemici mortali,le
emozioni
negative.
45 I nemici normali, quando vengono scacciati da una nazione,
si ritirano e
si stabiliscono in altri paesi. Qui essi recuperano ed le loro
forze per
tornare all'attacco più agguerriti. Ma i nostri difetti mentali
non usano
simili astuzie.
46 Essi una volta scacciati dallo sguardo
vigile della saggezza dove
potranno trovare rifugio? Da dove potranno far
ritorno per danneggiarci? Ma
la mia mente è debole ed indolente.
47
Ma i difetti mentali non esistono negli oggetti, ne nelle facoltà
sensoriali, ne tra questi e ne in nessun altro luogo. Allora dove dimorano e
da dove feriscono tutti gli esseri? Essi sono vuoti come un illusione , un
miraggio, per cui con coraggio possiamo eliminare qualsiasi paura dal nostro
cuore per sforzarci di comprendere la loro vera natura attraverso la
saggezza . perché dover soffrire cosi a lungo negli inferi?
48 Questo
è quindi il modo in cui io devo operare e riflettere, praticando i
precetti
qui illustrati. Quale ammalato bisognoso di cure è guarito
ignorando le
prescrizioni del medico?
5
La vigilanza
1 Colui
che desidera proteggere la sua pratica dovrebbe salvaguardare con
ogni
sforzo la sua mente, poiché senza applicare la vigilanza sulla mente
non
sarà possibile mantenere una disciplina.
1 In questo mondo non vi sono
bestie selvagge e furenti che possano causare
tanti danni quanto quelli che
può causare una mente che sia simile ad un
elefante impazzito il quale può
trascinarci nel dolore e negli inferi.
2 Ma se l'elefante del pensiero è
ben trattenuto dalla fune della
consapevolezza, ogni nostra paura cesserà e
tutte le virtù ed i benefici
saranno in nostro possesso.
3 Tigri ,
leoni, orsi, elefanti, serpenti e tuti gli animali ostili, ogni
guardiano
degli inferi, demoni e tutti gli spiriti maligni
4 Verranno sottomessi
unicamente avendo il controllo della nostra mente.
Tutti sono domati se il
pensiero è domato.
5 Come ha detto infatti il Maestro della Verità tutte
le sofferenze e le
paure sorgono dalla nostra mente.
6 Chi è stato a
costruire le lame che torturano negli inferi? Chi ha
costruito il suolo di
metallo rovente? Da dove provengono i demoni femminili
che tormentano gli
adulteri ?
7 Il Savio ha affermato che tutte queste cose sono unicamente
prodotte dalle
negatività della nostra mente. Perciò nei tre reami
dell'esistenza l'unico
nemico terribile da temere è la nostra
mente.
8 Quando la perfezione della generosità fosse di eliminare la
povertà del
mondo, in quale modo esistendo tuttora i poveri i buddha passati
la hanno
praticata ?
9 L'hanno praticata poiché la perfezione della
generosità è affermato che
sia la sincera intenzione di lasciare a tutte le
creature tutto quello che
si possiede e i frutti di un tale dono. Perciò è
una condizione mentale
questa perfezione.
10 Ed in quale luogo
potremmo porre i pesci e tutti gli altri animali per
proteggerli da tutte le
sofferenze? Quindi, pure le perfezione della
moralità è assumere la ferma
intenzione di non danneggiare nessun essere
vivente.
11 Il numero dei
nemici, degli esseri ostili è vasto quanto lo spazio,
quanti quindi potrei
ucciderne? Ma ecco che una volta estinto il pensiero
della rabbia dentro la
mia mente tutti questi in un istante sono sconfitti.
12 In che luogo
posso trovare abbastanza cuoio da ricoprire tutto il suolo
della terra?
Eppure mi basta di coprire di cuoio la suola delle mie
calzature per
ricoprirla tutta calpestandola.
13 Allo stesso modo mai sarà possibile
che io riesca a tenere sotto il mio
potere tutti gli eventi esterni alla mia
mente. Ma una volta che io avrò
potere sulla mia mente, che altro dovrei
padroneggiare?
14 Anche se lo sviluppo di un chiaro stato di
concentrazione può portare
alla rinascita in un reame di Brahma , le azioni
di corpo e di parola non
possono produrre simile frutto se guidate da
condotta mentale debole.
15 Il Sommo Sapiente ha affermato che pure se
per lungo tempo preghi e
pratichi asceticamente, ma la mente è distratta,
non otterrai alcun
risultato.
16 Tutti quelli che desiderano ottenere
la felicità e sconfiggere al
sofferenza a vuoto si aggireranno se non
comprenderanno il segreto della
mente: il vero significato del
Dharma.
17 Per questo proteggerò e governerò bene il mio pensiero. Poiché
senza la
dovuta disciplina applicata alla mente a cosa mai servirebbero le
altre
pratiche?
18 Allo stesso modo che se fossi ferito , e mi
trovassi in mezzo ad una
folla che si agita, mi muovessi con attenzione per
proteggere la mia ferita
, in questa maniera chi vive insieme ad esseri
malvagi deve proteggere il
suo pensiero, come fosse una ferita.
19 E
come posso io proteggere una ferita fisica, ben piccolo dolore, con
estrema
attenzione e tralasciare di difendere una ferita ben più grave e che
mi può
recare maggior danno portandomi ad essere stritolato dalle montagne
infernali, cioè il mio pensiero?
20 Se io mi comporto in tale modo,
sia in presenza di uomini malvagi, sia in
presenza di belle donne, il mio
impegno di perseverare nei voti mai
declinerà.
21 È meglio che tutte
le mie ricchezze ed onori vadano perduti, che io
rimanga senza mezzi di
sostentamento e pure tutte le altre virtù mi
abbandonino, piuttosto che mi
abbandoni e si degeneri il pensiero positivo.
22 E voi che volete
custodire al meglio il vostro pensiero, vi supplico :
applicate
costantemente la vigilanza e la consapevolezza.
23 Allo stesso modo che
un malato è indifeso e non può agire indebolito
dalla malattia, le menti di
coloro che non applicano queste due facoltà
avendole perturbate, non hanno
possibilità di compiere azioni positive.
24 Ogni cosa che sia stata
ascoltata, meditata e contemplata da persone che
hanno il pensiero privo di
vigilanza ed consapevolezza è come l'acqua
contenuta da un vaso bucato, essa
non sarà trattenuta dal vaso e le cose di
cui sopra non rimarranno nella
memoria.
25 Perfino le persone molto sapienti che possiedono fede e
perseveranza
saranno contaminate dalla negatività a causa dell' assenza di
vigilanza e
consapevolezza.
26 La mancanza di vigilanza e
consapevolezza, simile a colui che ruba,
mentre non applichiamo l'attenzione
sulle nostre cose: di fatto questa
mancanza ci priva del frutto delle
pratiche positive mandandoci poi
spogliati dai meriti nei destini
inferiori.
27 Questa banda di predoni, i difetti mentali, aspetterà ogni
opportunità di
recarci danno e appena trovatala ci spoglierà delle nostre
qualità
distruggendo pure la possibilità di avere una rinascita
felice.
28 Perciò io mai lascerò che la consapevolezza abbandoni la mia
mente. E nel
caso questo accadesse, ricordando le sofferenze di una
rinascita inferiore,
dovrò con forza ristabilirla nella mia mente
.
29 La consapevolezza è facilmente coltivata dai fortunati che in
compagnia
dei maestri preticano con devozione ed ascoltano, rispettosamente
timorosi,
i loro insegnamenti.
30 I buddha ed i bodhisattva hanno una
visione che si estende in modo
illimitato e e tutto è visibile e penetrabile
da loro. Cosi devo essere pure
io praticando vigilanza e
consapevolezza.
31 Riflettendo in questo modo consapevolmente produrrò un
senso di rispetto,
di timore e modestia ed la consapevolezza del Buddha mi
ritornerà di
continuo.
32 Quando come una sentinella la
consapevolezza si erge allo scopo di
proteggere la mente, allo stesso tempo
la vigilanza è presente e la
custodisce dalla distrazione e dalla
dimenticanza.
33 Quando nell'istante in cui sto per compiere un azione,
mi rendo conto che
il mio pensiero è contaminato dai difetti mentali, io
rimarrò immobile come
un pezzo di legno, controllandomi e
concentrandomi.
34 Mai il mio sguardo dovrà vagare distratto, al
contrario con il pensiero
stabile e concentrato devo dirigere losguardo
verso il basso come nella
maditazione.
35 Ma per riposare lo sguardo
il praticante devoto può alzare gli occhi
nelle varie direzioni, e se
qualcuno lo avvicina può accoglierlo e salutarlo
36 Quando è in cammino
può controllare le varie direzioni, e una volta
fermatosi può volgersi a
controllare il cammino percorso.
37 Esaminato quindi lo spazio di fronte
a lui ed alle sue spalle , egli
potrà avanzare o retrocedere, perciò egli
dovrà essere completamente
consapevole dei suoi atti in qualunque
circostanza, questo è l'importante.
38 Una volta presa una decisione,
controllando le azioni del suo corpo,
ripetutamente dovrà analizzare con
attenzione la sua condotta
39 Impegnandosi al massimo dovrà tenere sotto
scrupoloso controllo
l'elefante selvaggio della sua mente per impedirgli di
vagare, tenendolo
legato strettamente al grande pilastro della retta
riflessione sul Dharma
40 quelli che si applicano allo sviluppo della
concentrazione nemmeno per un
istante dovrebbero permettere alla mente di
distrarsi. Costantemente
dovrebbero analizzarsi per tenere sotto controllo
l'operato della mente.
41 Ma in circostanze straordinarie come un
pericolo o una festa religiosa è
permesso allentare questa vigilanza poiché
potrebbe essere impossibile. Di
fatto mentre fate la carità potete
abbandonare alcuni aspetti della moralità
(disciplina morale).
42
Deve terminare qualunque opera egli abbia intrapreso, senza pensare ad
altre
fuori che a quella , con il pensiero ben fermo su ciò che va fatto per
portarlo a breve tempo a compimento.
43 In questo modo operando ogni
cosa verrà compiuta in maniera eccellente,
al contrario sarà impossibile
ottenere alcunché. I difetti mentali , essendo
gli opposti della vigilanza,
non potranno aumentare per chi segue tale
condotta positiva.
44 Nel
caso si dovesse poi partecipare a conversazioni lunghe ed inutili,
oppure
osserviamo cose ed avvenimenti curiosi, dobbiamo abbandonare
l'attaccamento
ad esse.
45 Se immotivatamente vi ritrovate a disegnare sul terreno,
oppure cogliere
erba e via dicendo, ricordando gli insegnamenti del Beato
immediatamente
covreste fermarvi
46 Ogni qualvolta mi sorga il
desiderio di muovermi o di pronunziare parole,
debbo prima accertarmi che la
mia mente sia tranquilla ed agire di
conseguenza in maniera
appropriata.
47 Ogni volta che nella mia mente sorge il germe dell'ira o
vi è
attaccamento,io non devo in questi momenti ne agire ne parlare, ma
rimanere
immobile come un pezzo di legno.
48 Quando pensieri
distratti sorgono dentro di me, quando ho desiderio di
criticare gli altri,
oppure sento nascere in me orgoglio o arroganza; quando
mi nasce
l'intenzione di sottolineare gli errori altrui, a riprendere vecchi
rancori
oppure trarre in inganno gli altri,
49 e tutte le volte che sono bramoso
di elogi, propenso alla maldicenza,
presuntuoso e litigioso , ecco che in
questi momenti debbo riflettere e
rimanere immobile come un pezzo di
legno.
50 Tutte le volte che nasce in me desiderio di guadagno, onori e
gloria,quando cerco uno stuolo di ammiratori che mi circondino, oppure nasce
nella mia mente il desiderio di essere servito, in questi momenti debbo
rimanere immobile come un pezzo di legno
51 Quando ho il desiderio di
danneggiare qualcuno, allo scopo poi di averne
vantaggio, oppure vorrei fare
della maldcienza su qualcuno, ecco che in quei
momenti dovrei stare immobile
come un pezzo di legno
52 Tutte le volte che sono impaziente e pigro,
pieno di timori assurdi,
privo di riservatezze e desideroso di parlare a
vanvera, con pensieri che
nascono dettati dall'egoismo ecco che in quei
momenti dovrei rimanere
immobile come un pezzo di legno.
53
Analizzato in tale maniera la sua mente, il bodhisattva se accertasse la
presenza di pensieri nocivi o futili, applicando i giusti antidoti la
mantiene stabile.
54 Fermamente risoluto, quindi, e pieno di fede,
con rispetto e cortesia,
modestia e coscienziosità debbo applicarmi con
pazienza per rendere gli
altri felici.
55 A causa dei desideri in
conflitto, gli esseri dalla mente infantile
entrano in disaccordo fra loro,
perciò non debbo scoraggiarmi. Questi
pensieri nascono dalle loro emozioni
negative, perciò nei loro confronti il
mio atteggiamento dovrà essere sempre
comprensivo e cortese.
56 Impegnandomi in azioni positive , per il mio
beneficio e quello degli
altri esseri senzienti, devo avere sempre il
pensiero che che tutti siamo
privi di un io esistente e indipendente. E
siamo simili ad un illusione di
un mago.
57 Quindi dopo aver
ripetutamente contemplato che ottenere le massime
libertà dell'esistenza
umana ha richiesto così lungo tempo, debbo mantenere
la mia mente stabile
come il monte Meru.
58 Visto che tu mente mia, non proverai piacere
quando gli avvoltoi
trascineranno questo corpo , avidamente contendendosi le
carni, perché devi
ora preoccuparti tanto di esso?
59 Perché proteggi
così tenacemente questo corpo, o mente, come se fosse
parte di te? Visto che
mente e corpo sono entità separate, quale utilità
potrà mai avere per
te?
60 Perché o mente sciocca non ai attaccamento per qualcosa di più
pulito, ad
esempio una scultura di legno? Perché proteggi questo impuro
produttore di
sporcizie?
61 Innanzitutto applica la visualizzazione e
separa la pelle dal corpo, e
poi con la lama della saggezza togli anche la
carne dalle ossa dello
scheletro.
62 Quindi penetra le ossa per
esaminare fino al midollo, e mentre esamini
domandati dove si trovi
l'essenza di tutto ciò, il se.
63 Se proseguendo nella tua ricerca, non
riesci a percepire alcuna essenza
in questo corpo, perché te ne prendi cura
con cosi grande attaccamento?
64 Che utilità ha questo corpo? Non ci si
può nutrire con le sue impurità,
il suo sangue non puo essere bevuto,
neppure le sue interiora possono essere
mangiate.
65 Al massimo come
cibo è adatto solo agli sciacalli ed agli avvoltoi. In
verità il corpo umano
risiede unicamente nell'uso che se ne fa, per
praticare le virtù.
66
Qualunque cosa tu metta in atto per proteggerlo e conservarlo, che potrai
fare nel momento che lo spietato Re della morte te lo sottrarrà per farne
nutrimento per cani e uccelli?
67 Non si ricompensano i servi che non
sono atti al lavoro con vesti e
alimenti. E questo corpo a cui tieni così
tanto da proteggerlo, tu dovrai
infine lasciarlo, perché quindi ti affanni
ad averne cura?
68 Perciò dà a questo corpo le giuste necessità, e
accertati di usarlo nel
modo corretto. Non viziare con tante cose quello che
non porterà nessun
beneficio.
69 Debbo considerare questo corpo come
un veliero, un semplice veicolo per
andare e venire. Debbo renderlo un
gioiello che esaudisce i desideri, in
modo da recare beneficio a tutti gli
esseri senzienti.
70 Perciò, con la mente libera e controllata, debbo
sempre avere un
espressione sorridente, eliminando espressioni corrucciate o
incollerite
debbo dimostrare amicizia e sincerità per tutti.
71 Non
debbo spostare rumorosamente sedie, o in modo sgarbato mobili ed
altro, ne
aprire con violenza le porte: e debbo gioire continuamente della
pratica
dell'umiltà.
72 La cicogna ,il ladro ed il gatto muovendosi
silenziosamente ottengono i
risultate che vogliono, ma anche gli abili
bodhisattva dovrebbero sempre
comportarsi così.
73 Pure quando non
richiesti devo accettare con spirito umile e gratitudine
gli ammonimenti che
mi recano benefici, fatti dalle persone che sono esperte
nel consigliare gli
altri. Perciò sempre dovrò sforzarmi di apprendere da
chiunque.
74 A
tutti quelli che dicono la verità dirò "ben detto!" e quando vedrò
qualcuno
che agisce bene lo incoraggerò, è mio dovere, approvandone con
entusiasmo
l'operato.
75 Ed anche in sua assenza dovrei elogiarne le virtù,e pure
quando queste
persone fossero lodate dagli altri, farò lo stesso. Se
qualcuno mostra i
miei pregi, invece dovrei semplicemente riconoscerli ed
esserne consapevole.
76 La felicità è lo scopo di tutte le azioni, ma
anche con grandi ricchezze
essa è raro che venga ottenuta. Perciò debbo
compiacermi delle virtù degli
altri provandone vera gioia.
77
Comportandomi così non avrò alcuna perdita in questa vita, e nelle future
godrò di grande felicità. Al contrario , a causa dell'invidia riceverò solo
dolore e pure in futuro sperimenterò pesanti sofferenze.
78 Quando
parlo le mie parole devono essere sincere, cortesi e sensate; il
significato
chiaro e il discorso piacevole. Avendo eliminato l'attrazione ed
il
disprezzo e la parzialità devo parlare con moderazione e gentilezza.
79
Quando guardo le altre persone il mio penseiero deve essere:" grazie a
loro
io otterrò la buddhità " perciò devo osservarle con cuore sincero ed
amorevole.
80 Spinto tenacemente dalla più elevata aspirazione ,
impegnandomi
nell'applicare gli antidoti, otterrò grandi virtù nei campi
dell e qualità,
della compassione e dei benefici.
81 Agendo in tal
modo gioioso e comprensivo, compirò sempre opere positive.
E nel compiere
qualsiasi azione non dovrò dipendere da nessun altro essere.
82 Le sei
perfezioni, la generosità e le altre, vanno praticate secondo
l'ordine della
loro importanza. E tuttavia per uno scopo minore non devo
rinunciare ad uno
scopo maggiore, in particolare al beneficio di tutti gli
esseri senzienti,
il traguardo più elevato.
83 Perciò avendo compreso bene questo punto, in
modo costante debbo
impegnarmi per il bene di tutte le creature: perfino le
azioni che sono
normalmente proibite vengono concesse dai Saggi per lo scopo
di salvare
tutti gli esseri senzienti.
84 Mi devo nutrire solo col
necessario, dividendo il cibo con chiunque: sia
che sia rinato nei reami
superiori che in quelli inferiori. Posso donare
tutto eccetto le mie vesti
da monaco, se ne posseggo solo una.
85 Questa preziosa rinascita umana mi
ha dato un corpo che mi permette di
praticare il Dharma, e non debbo
danneggiarlo per scopi minori, seguendo
tale comportamento realizzerò
velocemente i desideri di tutti gli esseri
senzienti.
86 Chi è privo
della perfetta intenzione compassionevole non può donare il
proprio corpo,
ma esso può essere utilizzato per un grande scopo sia in
questa vita che
nelle future rinascite.
87 Il Dharma non puo essere insegnato a persone
che non ne hanno rispetto, a
persone armate, a coloro che portano il capo
coperto e bastoni ed ombrelli
in mano.
88 Non deve essere spiegato a
quelli che seguono sentieri inferiori ne, se
siete monaci, ad una donna che
non sia accompagnata da un uomo. e sempre
dovrò insegnare avendo il massimo
rispetto sia per il Dharma del Veicolo
maggiore che per il Dharma del
Veicolo minore.
89 A quelli che sono diventati ricettacoli di
insegnamenti di vasto e
profondo Dharma non devo insegnare il Dharma del
piccolo Veicolo, e non devo
però abbandonare la pratica fondamentale
confondendomi con discorsi di sutra
e mantra.
90 Quando pulisco i
denti debbo sotterrare poi il bastoncino, non debbo poi
orinare sulla via e
nei corsi d'acqua.
91 Quando mangio non devo farlo fino ad appesantirmi,
ne mangiare in modo
rumoroso o con la bocca aperta. Quando siedo non devo
farlo con le gambe
distese ne strofinare rumorosamente le mani fra
loro.
92 Non devo sedere sui carri con donne quando sono da solo, su
letti o nella
medesima camera che donne che non siano mie familiari. Quindi,
avendo saputo
quello che dispiace o offende le persone del mondo, eviterò di
farlo.
93 Non devo indicare con il dito in maniera rozza, ma aprendo
tutta la mano
con gesto gentile e rispettoso mostrerò la via o gli oggetti a
chi me ne fa
domanda.
94 E non agiterò in modo scomposto le braccia,
ma illustrerò il mio discorso
con gesti delicati e piccoli schiocchi delle
dita, per non perdere la
compostezza.
95 Preparandomi a dormire mi
devo coricare nella stessa posizione e
direzione del Buddha quando è entrato
nel parinirvana, e ripromettermi al
mattino dopo di levarmi dal letto
rapidamente.
96 Come detto negli insegnamenti gli atti del bodhisattva
sono innumerevoli,
perciò debbo impegnarmi nelle pratiche che purificano il
pensiero, fino ad
ottenerne i frutti.
97 Tre volte al giorno e tre
per notte debbo recitare il sutra dei tre
aggregati perciò confidando negli
Illuminati e nel pensiero del risveglio
sarò in grado di purificare le
restanti cadute morali.
98 Per cui, ovunque mi trovi, in qualsiasi
circostanza, mi impegnerò nel
preticare gli insegnamenti, adattandoli ad
ogni situazione, per il mio bene
e per il beneficio di tutti gli esseri
senzienti.
99 Non esiste nessuna virtù che non possa essere praticata dai
figli dei
Vittoriosi, i bodhisattva, perciò chi padroneggia queste virtù
produrrà
azioni che diventeranno fonte di merito.
100 In modo diretto
o indiretto, tutto quello che faccio deve essere per il
bene degli altri. Ed
al solo fine del bene per tutti gli esseri senzienti
dedicherò tutte le mie
azioni per raggiungere l'illuminazione.
101 Neanche a costo della mia
stessa vita io poi dovrò abbandonare il mio
prezioso amico spirituale, colui
che è mio maestro nei significati del
grande Veicolo, e che pratica la
eccelsa pratica di condotta del
bodhisattva.
102 Mi devo
rispettosamente affidare al maestro, come viene insegnato nella
biografia di
Shri Sambhava ed altrove negli altri insegnamenti del Buddha,
perciò devo
studiarli , attraverso al raccolta dei sutra.
103 Questo addestramento
viene ampiamente descritto dentro i sutra, perciò
dobbiamo attentamente
leggerli e studiarli. In particolare il sutra di
Agashagarbha dovrebbe
essere studiato per primo.
104 È necessario studiare a fondo il Compendio
degli Apprendimenti che
contiene una descrizione particolareggiata ed estesa
di tutto quello che è
necessario praticare.
105 Ogni tanto dovrei
pure leggere il compendio di tutti i sutra che è piu
abbreviato,
impegnandomi a studiare le due opere composte dal maestro
Nagarjuna.
106 Capendo ciò che in queste è affermato, quel che viene
prescritto di fare
e quel che è proibito, dovrei mettere in atto gli
insegnamenti,
realizzandoli per proteggere le menti degli esseri
comuni.
107 Continuamente debbo analizzare la condizione della mia mente
e le azioni
che io compio. Questo è in breve cio che distingue e
caratterizza la
vigilanza.
108 Per questo devo mettere in pratica
tutto ciò; quali frutti potrei
cogliere solo dalla lettura delle parole dei
testi? Infatti, quale è il
malato che è guarito solo leggendo testi di
medicina?
6
La pazienza
1 Tutte le azioni
positive, portate a compimento per un periodo di mille ere
cosmiche, come ad
esempio offerte fatte ai Tahagata e praticare la
generosità, verranno
distrutte da un solo breve istante di collera.
2 Non esiste
altra negatività simile alla rabbia, ne esiste di contro una
forza d'animo
pari alla pazienza, per questo devo meditare su essa con
impegno ed in molti
modi
3 il mio pensiero non troverà mai pace finché sarà preda ed alimenta
il
nocivo seme dell'odio. Non troverò ne gioia ne felicità, non sarò in
grado
di addormentarmi e mai mi riposerò
4 Nobili condottieri , se
ottenebrati dall'odio, verranno attaccati ed
uccisi, perfino dai servi che
da loro ricevono doni e sostentamento.
5 Lasciati soli da parenti ed
amici, ed isolati perfino da coloro che sono
attirati dalle loro ricchezze,
gli individui che sono colmi di ira non
godono di gioia ne di pace
mentale.
6 Per cui la collera, questo nemico, è la causa di tutti questi
mali.
Ciononostante chi fermamente si impegna ad eliminare la propria ira
troverà
la felicità in questa vita e nelle altre.
7 Ottenendo ciò che
non desidero, e pure quello che ostacola i miei
desideri, l'insoddisfazione
della mia mente si accresce e da essa nasce la
rabbia che mi sconvolge e mi
opprime.
8 Perciò eliminerò accuratamente ogni causa che possa far
nascere questo mio
avversario, la rabbia; di fatto questa ha un unico
obbiettivo : quello di
recarmi danno.
9 Qualunque cosa mi avvenga,
non dovrà mai danneggiare la gioia della mia
mente, poiché se io divento
infelice e depresso non potrò poi ottenere
quello che desidero e le mie
qualità negativamente ne risentiranno.
10 Perché incupirsi per un
problema quando esiste rimedio? Ed a che scopo
essere infelici se il rimedio
non esiste?
11 Io per me ed i miei cari non desidero ne umiliazioni ne
dolori e ne
insulti e rimproveri; me per i miei nemici vale proprio il
contrario.
12 Le cause della felicità sono molto rare da ottenere, mentre
molte sono
quelle delle sofferenze. Nonostante ciò senza sperimentare il
dolore non ci
sarà desiderio di liberarsi da lui, quindi la mia mente io
esorto ad essere
forte e determinata.
13 Dato che asceti e persone
provenienti da Karnapa sopportano senza motivo
anche il dolore di ferite e
bruciature, perché io sono privo del coraggio di
ottenere la
liberazione?
14 Niente esiste qui che non sia accessibile con una
costante familiarità.
Perciò abituandomi a tollerare le più lievi difficoltà
io mi eserciterò per
sopportare le più grandi avversità.
15 Non devo
già forse sopportare difficoltà come i morsi degli insetti o
quelli dei
serpenti? E pure le sensazioni di fame, di sete, e fastidiosi
sfoghi della
pelle?
16 Non devo quindi essere afflitto e preoccuparmi per caldo,
freddo, pioggia
e vento, malattie, prigionia, percosse. Altrimenti la mia
preoccupazione
peggiorerà solo la situazione della mia condizione.
17
Esistono persone che alla vista del loro sangue moltiplicano il coraggio
e
gli sforzi , dimostrando grande valore. Esistono poi pure altri che
vedendo
il sangue altrui vengono abbandonati dalle loro forze, e si sentono
svenire.
18 Questo è solo il risultato della condizione della mente,
la quale può
essere forte oppure colma di paura; perciò debbo vincere ogni
dolore senza
lasciarmi influenzare dalle difficoltà.
19 La mente dei
saggi, anche quando sperimenta dolore, resta quieta e
chiara. Perché sanno
che nella lotta contro i difetti mentali le difficoltà
sono, molte come in
tutte le battaglie.
20 Soldati valorosi sono quelli che , incuranti del
loro dolore, distruggono
i loro veri nemici come l' odio e le altre
negatività. I guerrieri ordinari
uccidono solamente cadaveri.
21 Pure
la sofferenza ha la sua utilità: a causa del dolore vengono
eliminati
orgoglio e arroganza, si prova compassione per coloro chi si
aggirano nel
ciclo delle rinascite, si evita di fare del male e si ha gioia
nel praticare
le virtù.
22 Non posso arrabbiarmi con la bile e con gli altri umori del
corpo, i
quali sono causa di tanta sofferenza; perché dunque adirarmi verso
gli
esseri viventi, visto che anche loro sono vittime delle stesse
condizioni?
23 Nonostante nessuno desideri essere ammalato le malattie si
manifestano.
Quindi allo stesso modo , anche se non desiderati, i difetti
mentali si
creano con assiduità dentro di noi.
24 Spontaneamente le
persone vanno in collera, senza programmare : " adesso
io mi arrabbio",allo
stesso modo pure l'irritazione si crea in maniera
spontanea senza essere
premeditata.
25 Ogni male che viene sperimentato, e tutti i tipi di
azioni negative si
manifestano a causa dell'influenza delle circostanze e
delle condizioni, e
nessuno di questi nasce da solo in modo indipendente e
autonomo.
26 Un insieme di circostanze è privo dell'intenzione di
produrre alcun tipo
di risultato, ne i frutti da loro prodotti pensano :"
sono stato creato da
tali circostanze "
27 Quello che viene
considerato "sostanza primordiale" e ciò che viene
nominato come "sé" non
pervengono al piano dell'esistenza pensando : "
questo è il modo in cui io
mi manifesterò "
28 Poiché questi sono non prodotti e sono inesistenti,
dove mai troverebbero
dentro di loro il desiderio di esistere? Visto che il
sé costantemente ha
percezione degli oggetti, ne consegue pure il sé non
cesserà mai di
esistere.
29 E se poi il sé fosse permanente, sarebbe
allora chiaramente inattivo,
come lo spazio. Perciò pure entrando in
contatto con altre condizioni, come
potrebbe la sua natura immutabile venire
influenzata da dette condizioni?
30 Se condizionato da certe azioni
particolari il sé resta immutato come in
precedenza, quale influenza avranno
avuto allora queste su di lui? Nel caso
l'attività fosse svolta da
qualcos'altro, quale sarebbe le connessione fra
sé ed azione?
31 Per
questo, ogni fenomeno dipende da altri fattori, ognuno di essi
indipendente
ed autonomo. Avendo capito tutto ciò, sarebbe assurdo essere
preda dell'ira
con i fenomeni che sono simili ad illusione.
32 Se io mi domandassi :"In
questo caso, poiché ogni cosa è simile ad un
miraggio, chi è colui che
combatte tale rabbia? La rabbia non esiste e chi
la combatte non esiste,
quindi inutile combatterla": ma in realtà è utile,
infatti applicando il suo
antidoto, la pazienza, usciremo dal ciclo delle
sofferenze.
33 Perciò
quando vedo un amico o un nemico compiere un azione negativa, devo
riflettere che le azioni commesse sono prodotte dalle condizioni, e devo
rimanere in uno stato di calma.
34 Infatti se le situazioni si
verificassero secondo le volontà o le
intenzioni degli esseri senzienti, in
che modo potrebbe manifestarsi la
sofferenza, dato che nessuno desidera
soffrire?
35 A causa della inconsapevolezza però le persone riescono a
farsi male
anche con rami, spine ed altri oggetti. E allo scopo di ottenere
donne e
altri beni alcuni diventano furiosi e si privano anche del
cibo.
36 Altri poi si danneggiano da soli con azioni negative, fino ad
uccidersi
impiccandosi, o gettandosi nei precipizi o
avvelenandosi.
37 Se dominati dal potere dei difetti mentali alcuni
arrivano perfino a
uccidere il proprio Io, che essi considerano così
prezioso, come possiamo
aspettarci che non danneggino gli altri?
38 E
quando essi , vittime dei propri difetti mentali, commettono suicidio,
pure
se non riuscissi a provare pena per loro, riuscirò certamente a non
adirarmi
con essi .
39 Pure se per la loro natura le persone infantili sono pronte
a fare del
male agli altri, quale scopo avrei ad adirarmi con loro? Sarebbe
come
prendersela con il fuoco perché esso brucia!
40 Allo stesso modo
apparirebbe scorretto prendersela con coloro che
commettendo uno sbaglio
sono per natura invece affidabili: sarebbe come
prendersela con lo spazio
perché è transitabile dalle nubi e ne permette la
presenza.
41 Io mi
arrabbio con chi mi colpisce con il bastone, ma non con il bastone
che è
l'oggetto che mi colpisce. In questo modo allora devo agire, colui che
mi
colpisce è spinto dall'odio, ed io contro l'odio devo adirarmi.
42 Nelle
vite passate io ho procurato simili danni alle altre creature,
perciò è
giusto che ora lo stesso danno ricada su di me quando gli altri mi
danneggiano.
43 Sia le armi che feriscono, sia il corpo che riceve le
ferite sono cause
di dolore. Se alcuni hanno levato le armi su di me mentre
sono in un corpo
fisico, con chi o cosa dovrei in realtà adirarmi?
44
Questa forma umana è così simile ad una ferita aperta, la quale appena
sia
sfiorata non riesce a sopportare il dolore. Io stesso mi attacco a
questa
ferita, il corpo, accecato dalla bramosia, e quindi con chi debbo
adirarmi
quando provo sofferenza?
45 Siamo proprio come bimbi senza accortezza,
perché pure non desiderando la
sofferenza rimaniamo ugualmente attaccati
alle sue cause e cosi ci
danneggiamo: da soli ci infliggiamo dolore. Perché
dunque adirarsi con gli
altri?
46 Allo stesso modo che i guardiani
degli inferi e le foreste di foglie di
lame come rasoi sono il frutto delle
mie azioni, la sofferenza che io ora
sperimento da solo mi sono prodotto.
Con chi debbo prendermela?
47 Quelli che mi fanno danno sono sospinti a
farlo dal mio stesso karma
negativo. Ma loro cadranno negli inferi per
questo, e sarò solo io la causa
della loro rovina.
48 Io grazie a
loro invece potrò purificarmi dalle negatività sopportando
tramite la
pazienza i danni da loro inflitti. E invece loro a causa mia
cadranno nei
reami inferiori , negli inferi.
49 Quindi io sto causando loro danno, non
essi. Essi invece cono i miei
benefattori. Quindi come può la mia mente
malvagia adirarsi contro costoro
che le fanno aumentare meriti?
50 Se
la mia mente potrà praticare la perfezione della pazienza io potrò
evitare
di cadere nelle pene infernali. Ma mentre io mi salverò, quale sorte
toccherà invece ai miei avversari?
51 Pure ricambiandogli il danno
inflittomi è sicuro che non potrei salvarli.
E inoltre in questo caso
degenererei l'ottima condotta e distruggerei la mia
pratica della
pazienza.
52 Visto che la mente è immateriale non esiste modo di
distruggerla. Ma allo
stesso tempo a causa del suo tenace attaccarsi al
corpo essa diviene preda
delle sofferenze fisiche.
53 Dato che ne
offese, ne derisioni, ne critiche o parole ostili, e neppure
il disprezzo
causano danni al mio corpo, perché la mia mente diviene cosi
piena di rabbia
e rancore ?
54 Visto che il disprezzo mostratomi dalle altre persone, sia
ora che nelle
rinascite future, mai potrà distruggermi, perché debbo esserne
cosi
infastidito?
55 Potrebbe essere perché i miei frutti materiali
ne risentiranno. Ma tanto
poi non dovrò abbandonare ogni bene materiale per
portare con me,
sicuramente, solo le azioni positive compiute?
56
Meglio sarebbe allora abbandonare il corpo oggi stesso, piuttosto che
vivere
a lungo ma in maniera malvagia. Pure vivendo per lunghi anni vi sarà
sempre
il dolore della morte.
57 Alcuni potrebbero destarsi da un sogno in cui
per un secolo hanno vissuto
nella gioia assoluta. Altri potrebbero destarsi
da un sogno in cui hanno
vissuto un breve istante di felicità.
58
Quando entrambi si svegliano, la felicità dei sogni è terminata, e non si
ripresenterà più. alla stessa maniera quando la morte verrà a coglierci, le
nostre vite, o brevi, o lunghe, avranno termine.
59 Pur potendo
possedere enormi ricchezze e vivendo una vita felice, come se
fossimo
derubati dai predoni a mani vuote e nudi ce ne andremo da questa
esistenza.
60 Potrei forse pensare che la ricchezza mi permetterà di
vivere
agiatamente, per cosi purificare le negatività e accumulare meriti.
Ma se a
causa di essa io andassi in collera e agissi senza scrupoli, i miei
meriti
si estingueranno ed accumulerò solo il male.
61 Quale scopo
può avere la vota di colui che si comporta in modo efferato,
se tale
esistenza avrà come frutto solo il male?
62 Se mi infurio con coloro che
mi diffamano, per allontanarli da me, perché
non lo faccio anche con coloro
che calunniano gli altri?
63 Se provo pazienza verso tale comportamento
rivolto agli altri, perché non
lo sono anche quando è rivolto verso di me,
pesando che le parole ostili
sono frutto solo di difetti mentali?
64
Perfino coloro che compiano insulti contro il Dharma, o gli stupa, o le
immagini sacre arrivando fino a distruggerle, non potranno mai essere
oggetto della mia collera, perché i buddha di fatto sono
indistruttibili.
65 Devo inoltre combattere e prevenire l'ira che mi
sorge nei confronti di
chi danneggia i miei parenti, i miei maestri
spirituali e gli amici,
considerando, come fatto prima, che questi danni
derivano nient'altro che
dalle condizioni.
66 Visto che gli esseri
subiscono ferite e da oggetti privi di vita e da
esseri viventi, dove è il
motivo di provare ira solamente per questi ultimi?
Perciò ne consegue che
dobbiamo accettare con pazienza qualunque male.
67 C'è chi guidato
dall'ignoranza agisce in modo negativo, altri che sempre
sotto la stessa
influenza rispondono con l'ira. Chi fra questi agisce in
modo corretto? Chi
si comporta in modo sbagliato?
68 Perché nel passato ho commesso azioni
per cui adesso vengo danneggiato
dagli altri? Tutto ciò è solo il frutto del
karma accumulato, perciò, perché
devo arrabbiarmi?
69 Avendo compreso
tutto ciò io devo sforzarmi di mettere in atto le azioni
positive, in
maniera tale da far nascere negli altri una spinta di amore
reciproco.
70 Per esempio quando una abitazione va a fuoco è saggio
gettare lontano da
essa paglia ed altri oggetti infiammabili per evitare che
le fiamme si
allarghino alle abitazioni vicine.
71 Quando la mente,
allo stesso modo, brucia dal desiderio dell'odio,
generato
dall'attaccamento, immediatamente dovrei estinguerlo nel timore che
i miei
meriti vengano cancellati.
72 Forse che non è felice chi condannato a
morte, viene liberato dopo che
invece di togliergli la vita gli viene
amputata una mano? nello stesso modo,
non posso io solamente subendo le
sofferenze di questa esistenza ,
considerarmi fortunato , visto che grazie a
ciò eviterè le fiamme degli
inferi?
73 Se non riesco a sopportare
neanche il più piccolo dolore in questa mia
vita, perché allora non elimino
adesso quella collera che mi sarà causa di
sofferenza nei reami
inferiori.
74 Per aver soddisfatti i miei desideri ho gia dovuto subire
molteplici pene
negli inferi, e tuttavia con quelle azioni non ho accumulato
meriti ne per
gli altri ne me stesso.
75 Però dato che un grande
beneficio mi deriverà dal soffrire adesso pene
neanche paragonabili a quelli
infernali, perché non debbo gioirne adesso di
questi dolori che mi
permettono di liberare tutti gli esseri dalle rinascite
nel
samsara?
76 Se qualcuno sperimenta felicità nel fare le lodi di una
persona che ha
delle virtù, perché anche tu, o mente mia, non gioisci
facendone lodi allo
stesso modo?
77 La gioia che proveresti sarebbe
sorgente di perfetta felicità. Gioire è
un consiglio datoci dai buddha ed è
lo strumento migliore per far nascere
l'armonia fra le persone.
78 Ma
se qualcuno affermasse : " ma così solo coloro che sono lodati
proverebbero
gioia". Ma se tu non approvi questa gioia, se cessi di donare e
ricambiare i
favori, sarai tu che non avrai meriti, ne in questa vita, ne
nelle rinascite
future.
79 Quando gli altri lodano le mie qualità, voglio che pure le
altre persone
provino gioia per questo, ma quando lodano quelle degli altri
la mia
felicità è piccola e piena di critiche.
80 Avendo sviluppato
il pensiero del risveglio, con la motivazione di
liberare dal samsara tutti
gli esseri senzienti, perché trovo motivi per
irritarmi se altri raccolgono
un po' di felicità?
81 Se desidero veramente che tutte le creature
divengano buddha venerati nei
tre reami, perché debbo essere preda della
gelosia pure quando vedo gli
altri ottenere solo piccole felicità.
82
Se avessi qualcuno di cui prendermi cura e a cui dare molto aiuto, e
questo
poi diventasse in grado di provvedere da solo a se stesso, non dovrei
gioirne invece che arrabbiarmi?
83 Se non desidero neanche una
piccola cosa come questa per gli esseri, come
posso desiderare allora
fermamente che essi raggiungano l'illuminazione? E
come è possibile
accrescere al bodhicitta, quando mi rattristo se gli altri
ottengono
qualcosa?
84 Se per caso qualcuno riceve qualche cosa, oppure se il dono
rimane in
casa del benefattore, in tutti e due i casi io non ne avrò niente
di
guadagno, quindi di cosa dovrei preoccuparmi?
85 Perché invece non
me la prendo con me stesso, visto che getto al vento i
meriti, la fede e
tutte le altre virtù? Perche non coltivo invece le cause
della
ricchezza?
86 Quindi la mia mente non solo non vuole purificare le azioni
negative
compiute, ma invece vuole contrastare con coloro che hanno compiuto
azioni
meritorie.
87 quando un tuo nemico è infelice, perché questo
avvenimento dovrebbe
essere la causa della tua gioia? La tua mente,
semplicemente desiderando la
sua sofferenza, non potrà arrecargli alcun
danno.
88 E se pure dovesse soffrire secondo i tuoi desideri che tu hai
espresso
con tanta ostilità, dove potresti trovare il motivo di tanta tua
felicità?
Nel caso tu dica :" ora sono soddisfatto" questa sarà una cosa
veramente
meschina e spregevole.
89 Ed allora, se io avessi agito
così, quale sarebbe il mio destino?
Catturato dal terribile amo calatomi
davanti dai miei difetti mentali, sarò
poi gettato negli infernali calderoni
dai guardiani degli inferi, e li a
lungo starò a cuocere.
90 Il
continuo accumularsi degli elogi e della fama non mi servirà ad
accrescere i
miei meriti, ne ad allungare di un solo istante la mia vita.
Non mi darà
neanche salute oppure forza, e neanche qualunque altro beneficio
fisico.
91 Se fossi saggio mi chiederei quale reale beneficio mi
potrebbe portare
tutto ciò, e comprenderei quello che per me è realmente
positivo. Ma se
invece tutto ciò che voglio è solo un po' di divertimento ,
allora potrei
dedicarmi al gioco, al bere e cosi via.
92 Solo per
avere elogi dagli altri dilapido le mie ricchezze e perdo
perfino la vita. A
cosa mi serviranno gli elogi ricevuti? Quando la morte mi
coglierà, a chi
faranno piacere?
93 I bambini piangono quando i loro castelli di sabbia
crollano. Nello
stesso modo, quando elogi e fama mi verranno a mancare, la
mia mente
diventerà simile a quella dei bambini
94 I suoni espressi
nelle parole con cui mi elogiano hanno nello spazio
breve durata, per questo
il suono non ha nessuna intenzione di elogiarmi.
Allora io dico "Ma è la
gioia che gli altri provano per me " ad essermi
elogio. Sono davvero queste
le meschine cause della mia gioia? Soddisfare il
mio egoismo?
95 Sia
che gli elogi siano diretti a me che ad altri, io non ne ricaverò
nulla
perché quella gioia che altri sperimentano sarà solo loro, ed io non
potrò
goderne neanche in piccola parte.
96 Se io sono felice quando altri
provano gioia per me, allora tutti gli
esseri dovrebbero per me essere fonte
di gioia. Perciò quando le lodi vanno
agli altri, come mai non gioisco di
questa causa di felicità?
97 La soddisfazione che nasce dal concetto :"
mi stanno elogiando" è senza
senso, è solamente un comportamento
infantile.
98 Gli elogi ed i complimenti mi distraggono, e diminuiscono
la mia
avversione per il samsara. Comincio ad invidiare le qualità degli
altri, e
così quello di positivo che è dentro di me viene
danneggiato.
99 Perciò coloro che si dedicano a disprezzarmi, invece,
stanno sicuramente
impedendomi di cadere nei regni inferiori di rinascite
sfortunate.
100 Non devo essere ostacolato da ricchezze e onori io che
desidero ottenere
la liberazione, perché allora dovrei provare rabbia verso
coloro che mi
stanno liberando da questi ostacoli?
101 Proprio come
le benedizioni del buddha, coloro che mi ostacolano , mi
stanno sbarrando le
porte degli inferi, quindi perché debbo provare ira
verso di
loro.
102 E se sorgesse in me il pensiero " ma se mi ostacolassero nelle
pratiche
virtuose?". Neanche allora sarebbe corretto arrabbiarsi, poiché non
esiste
pratica ascetica che sia paragonabile alla pazienza, quindi devo
certo
metterla in pratica.
103 Se per i miei difetti non sono
paziente contro un simile avversario, io
divento in quel momento l'ostacolo
che mi impedisce di accumulare tutti i
meriti che potrei
ottenere.
104 Questo perché nulla si manifesta in assenza di fattori che
lo precedono,
ma al contrario se vi sono fattori relativi al fenomeno esso
si verifica. Se
qualcosa è causa di qualcos'altro , come si potrebbe
affermare che ne
impedisce anche il nascere?
105 I mendicanti non
sono ostacoli alla generosità, anzi; e coloro concedono
che le ordinazioni
monastiche non sono certo ostacolo ai monaci.
106 In effetti molti sono i
mendicanti a questo mondo, e di questi quelli
che ci aggrediscono per rapina
sono pochi. Perciò se io non faccio del male
ad altri, molto rari saranno
coloro che lo faranno a me.
107 Perciò, come se fossero un tesoro trovato
sotto al pavimento di casa
senza nessuna fatica, coloro che mi sono nemici
divengono in realtà un aiuto
per la mia pratica di bodhisattva, e quindi per
questo dovrei considerarli
motivo di gioia.
108 I frutti positivi
della pratica della pazienza sono benefici per essi e
per me, in quanto
entrambi abbiamo contribuito al loro sorgere. Ma però
debbono essere prima
offerti ai miei avversari, dato che essi sono causa
della pratica della
pazienza che ha permesso di maturare quei frutti.
109 Se poi io
affermassi che non dovrei lodare i miei nemici visto che nelle
loro
intenzioni certo non vi era quella di stimolare la mia pazienza, allora
perché dovrei lodare il santo Dharma , visto che elgi non possiede
l'intenzione di farmi ottenere liberazioni?
110 " sicuramente però
non si deve onorare il nemico che cerca di nuocermi"
diranno alcuni. Ma,
dico io, se si fosse impegnato ad aiutarmi, come fosse
un medico, come avrei
potuto sviluppare la pazienza?
111 Quindi visto che la pazienza la
pratico verso coloro che si rivolgono a
me pieni di rabbia, queste persone
sono invece ben degne di venerazione,
proprio come fossero il Dharma ,
poiché divengono la causa della mia pratica
della pazienza.
112 Il
Sovrano Vittorioso ha affermato : " il mondo degli esseri senzienti è
simile
ad una terra pura, poiché in un simile campo possiamo cercare la
felicità
altrui, mettendo in pratica le virtù dei bodhisattva, ottenendo
così la
liberazione"
113 Quindi ottenere lo stato di un buddha dipende allo
stesso modo dai
buddha e dagli esseri senzienti. Quindi perché non rispetto
tutti gli esseri
senzienti proprio come rispetto i Vittoriosi?
114
Naturalmente i loro scopi non sono gli stessi, tuttavia l'effetto
generato
dalle loro azioni porterà allo stesso risultato, quindi, di fatto,
esseri
senzienti e buddha sono essenzialmente uguali.
115 Qualsiasi merito nato
da chi venera colui che possiede una mente
compassionevole rivela la
grandezza degli esseri viventi, in quanto la
compassione di quest'ultimo è
volta verso tutti gli esseri senzienti. Mentre
quelli nati dall'avere fede
nel Buddha nascono dalla grandezza dei buddha.
116 Poiché sia gli esseri
senzienti che i buddha sono causa
dell'illuminazione dobbiamo considerarli
allo stesso modo eguali. Anche se
nessuno essere senziente possiede le
qualità dei buddha , dato che queste
possono essere considerate vaste come
gli oceani.
117 Anche se si offrissero i tre reami in dono, tale offerta
non sarebbe lo
stesso sufficiente per rendere omaggio a Coloro in cui
sorgesse anche solo
una infinitesimale parte di quelle ottime virtù ottenute
con la massima
raccolta dei meriti.
118 Perciò , dato che tutti gli
esseri senzienti possiedono almeno una
piccola parte delle qualità per poter
divenire dei buddha, ne consegue che
tutte le creature hanno diritto di
essere oggetto di venerazione.
119 E poi, dato che i Vittoriosi sono
amici cui possiamo dare fiducia e che
mai ci abbandoneranno, e che
costantemente immensi benefici ci donano,
adesso ed in futuro, non vi sarà
altro modo per ricompensarli che quello di
tentare di rendere felici tutti
gli esseri viventi.
120 Aiutare le creature significa dunque ricambiare
l'immensa gentilezza di
coloro che per il nostro beneficio hanno donato il
proprio corpo per
ricadere nelle sofferenze degli inferi. Per questo, anche
se essi dovessero
recarmi sempre danno, ferendomi od insultandomi e cosi
via, dovrò sempre e
costantemente sforzarmi per ottenere il loro
bene.
121 Se penso che Coloro che mi sono Maestri e Sovrani per il
beneficio degli
altri non hanno cura neppure del proprio corpo, perché io
come uno stupido
dovrei avere tanta alterigia da preoccuparmene? Perché
quindi di questi
esseri che mi danneggiano non ne divengo
servitore?
122 Se le creature sono felici, infatti, i buddha ne saranno
molto
compiaciuti, al contrario se gli esseri saranno nelle sofferenze i
buddha ne
saranno dispiaciuti. Per questo io rendendo felici gli esseri
compiacerò sia
questi che i buddha, mentre se li danneggiassi sarebbe come
danneggiare i
Vittoriosi.
123 Per questo come un uomo tormentato
dalle fiamme cui facciano un piccolo
favore non si accorge di questo, allo
stesso modo facendo del male agli
esseri i buddha non potranno esserne
compiaciuti, anzi.
124 I danni che infliggo alle creature che transitano
nel ciclo delle
rinascite rendono infelici i buddha nella loro grande
compassione. Perciò
pentendomi confesso adesso di aver compiuto delle azioni
negative e chiedo
ai Sovrani del mondo di essere clementi e tolleranti verso
di me.
125 Da oggi in poi allo scopo di compiacere i Vittoriosi dominerò
i miei
difetti mentali e la mia rabbia, servirò gli altri, e se anche moti
di loro
mi ferissero, mi battessero con bastoni od altro, o mi uccidessero,
non
reagirò contro costoro e così allieterò i Vittoriosi.
126 È fuori
di dubbio che i Grandi Esseri pensano alle creature senzienti
come se
fossero eguali a loro. E poi tutti gli esseri possiedono le qualità
per
divenire dei buddha , avendone essi la natura dentro di loro; quindi
perché
io di questi esseri senzienti non dovrei avere rispetto e
venerazione?
127 Beneficiarli farà piacere ai Vittoriosi, e poi
questo permetterà ai miei
meriti di averne grande beneficio, e tutto ciò poi
eliminerà il dolore e la
miseria del mondo, per questo dovrò sempre
comportarmi in questo modo.
128 Se per esempio i ministri del re
dovessero nuocere ad alcune persone per
punirle o per debiti queste ultime
certamente non li ricambierebbero con la
violenza, pure se fossero in grado
di farlo:
129 questo perché costoro sanno che è il re che li sostiene con
il suo
potere. Nella stessa maniera non posso certo sottovalutare persone
che mi
causano danni minimi,
130 poiché se io reagissi i loro
alleati, i guardiani degli inferi ed i
Compassionevoli, si adirerebbero con
me. Quindi debbo considerare tutti gli
esseri senzienti come se fossero
sudditi di uno spietato sovrano che li ha
sotto protezione.
131 E
pure se un simile re si arrabbiasse con me , in questo mondo di
illusione,
potrebbe egli farmi cadere nelle fiamme infernali? O questo è
invece il
frutto che otterrò danneggiano io gli altri esseri?
132 E pure se lo
stesso re fosse nei miei confronti benevolo potrebbe egli
farmi raggiungere
l'illuminazione? Oppure questo sarà il risultato che
otterrò solo facendo il
bene degli esseri senzienti?
133 Poiché il mio ottenere l'illuminazione
dipenderà unicamente dal portare
gioia e beneficio alle creature del samsara
, come posso non capire che pure
la felicità mia, la fama e la gloria non
dipendano tutte del beneficare
questi esseri?
134 Infatti, nel ciclo
delle rinascite condizionate, praticare la virtù
della pazienza diviene
causa di bellezza, salute e fama. Per i meriti di
questa virtù potrò vivere
a lungo e sarò in grado di poter fruire della
gioia che prova un monarca
universale.
7
Perseverare con entusiasmo
1 Ecco
che quindi ,mettendo in pratica con ferma intenzione al pazienza,
debbo
sviluppare la perseveranza piena di entusiasmo. Perché l'illuminazione
può
essere raggiunta solo impegnandosi completamente , e come su una pianura
in
assenza del vento nessun filo di erba si muove, senza perseveranza non
nascerà alcun merito.
2 Perseverare pieni di entusiasmo significa
essere contenti di compiere le
azioni positive, il contrario di questa
perseveranza è la pigrizia, è avere
inclinazione verso le azioni negative,
l'apatia e il disprezzo per se
stessi.
3 I sostegni e le sorgenti da
cui nasce questa insana pigrizia sono: il
compiacimento per i piaceri
dell'ozio, l'attaccamento al riposo e nessun
timore verso le rinascite
dell'esistenza ciclica.
4 Intrappolato dalle emozioni negative sono
entrato nel ciclo delle
rinascite , perché ancora non mi rendo conto di
essere in potere del Sovrano
della morte?
5 Perché non capisco che la
morte egualmente e implacabilmente colpisce e
falcia tutti i miei simili?
Chiunque rimane tranquillo come se dormisse, si
comporta come un bufalo di
fronte al suo macellaio.
6 Quando il Re della morte mi ha già chiuso ogni
via di fuga, come posso
gioire tranquillo del cibo? Come posso provare
piacere nel dormire e nel
riposare?
7 visto che velocemente la morte
planerà su di me, debbo raccogliere meriti
fino all'ultimo istante di vita.
Quindi perché rimandare il momento di
combattere la pigrizia fino al momento
della morte? Ormai a quel punto sarà
inutile cercare scampo, già sarò
condannato, quindi che cosa ormai potrei
fare?
8 " questi compito
l'ho terminato, questo appena iniziato e qui sono a metà"
ed ecco che mentre
penso così il Re della morte mi verrà a cogliere
improvvisamente ed io
penserò " è la fine!"
9 con le guance scavate dal pianto, gli occhi
arrossati e gonfi, la mia
angoscia ormai non avrà fine, cercherò con lo
sguardo familiari ed amici, ma
vedrò solo l'arrivo dei messaggeri della
morte.
10 Torturato dal ricordo delle azioni negative commesse, udirò il
frastuono
che risuona negli inferi e le grida di coloro che vi soffrono le
pene , e
terrorizzato mi sporcherà le mia stessa urina ed i miei escrementi.
Cosa
potrei a quel punto fare, preda di tale terrore?
11 Se pure in
questa vita provo delle paure, come quando un pesce viene
catturato e si
agita sulla riva agonizzante, che debbo pensare delle
sofferenze infernali,
che saranno frutto delle mie azioni negative?
12 Come posso adesso
sdraiarmi tranquillo , dopo che grazie alle azioni
commesse il mio corpo
verrà immerso nel bronzo fuso infernale?
13 Quelli che impazienti
vorrebbero ottenere senza sforzo risultati,
dovranno subire molte difficoltà
,ed al momento della morte grideranno,
proprio come le divinità mondane che
sono sopraffatti dal dolore e
dall'angoscia.
14 Adesso è il momento
di porre a buon frutto le risorse di questo vascello,
il prezioso corpo
umano di rinascita, per attraversare la corrente dei
marosi della sofferenza
liberandomi da essa. Sarà molto difficile rinascere
una seconda volta in un
simile vascello, sarebbe sciocco tentare quindi la
sorte, aspettare e
dormire.
15 Voltando la schiena alla legge del santo Dharma , sorgente di
eccelsa
gioia e beatitudine senza limite, che misere gioie posso io trovare
in
questa breve vita? Solo gioie che daranno come frutto la mia
dannazione!
16 Quindi diventerò padrone di me stesso, con coraggio
raccoglierò le forze
e combatterò l'apatia. Debbo capire che io e gli altri
esseri siamo eguali,
e dbbo pensare a me stesso come agli altri, anzi,
considerarli più
importanti di me!
17 Non debbo cercare
giustificazioni per sfuggire allo sforzo di combattere
la pigrizia pensando:
" come posso ottenere io l'illuminazione cosi
facendo?" . i Risvegliati
hanno proclamato questa verità:
18 " Facendo nascere e sviluppare il
potere della perseveranza, persino
insetti come le mosche, le zanzare, le
api potranno ottenere la
realizzazione perfetta dell'illuminazione che è
così difficile da
realizzare"
19 Perciò visto che la mia rinascita
attuale è nella specie umana, posso
capire la differenza fra azioni negative
e positive, e quindi se mi dedico
con impegno all pratica dei bodhisattva,
per quale motivo non dovrei
ottenere l'illuminazione?
20 " Ma io
provo terrore nel pensare che dovrò offrire il mio corpo in dono
". Pensando
in questo modo la mia paura è ingiustificabile, in preda al caos
della mente
non riesco a distinguere ciò che è facile da quello che è
difficile.
21 Per innumerevoli ere il mio corpo ha subito fiamme,
pugnalate, ferite, è
stato squarciato e spellato vivo più volte. E tuttavia
nessuna di queste
prove mi ha portato all'illuminazione.
22 Le
difficoltà sul sentiero dell'illuminazione sono di altro tipo, poiché
la
loro grandezza è limitata. Simili alla ferita praticata del chirurgo,
causano un dolore che porta all'estizione del danno di una
infezione.
23 I medici ci curano pure con trattamenti spiacevoli, perciò
allo scopo di
ottenere eliminare la grandi sofferenze dobbiamo dimostrarci
capaci di
sopportare dei lievi disagi.
24 Ma il Medico supremo non
utilizza farmaci ordinari, per mezzo di
strumenti gentili e delicati può
sciogliere tutti i dolori intensi ed
illimitati.
25 La nostra Guida
ci educa a cominciare con la pratica del donare piccole
cose, come cibo e
così via. Poi , una volta divenuti esperti in tale
pratica, in modo graduale
potremo giungere a donare pure il nostro corpo.
26 Infatti, una volta
raggiunto e realizzato nella mente il pensiero che il
mio corpo è
paragonabile al cibo, quale difficoltà avrò nel donare la mia
carne?
27 Abbandonata ormai ogni negatività, non sperimenterò alcun
dolore e
raggiunta la saggezza neanche nessuna sofferenza mentale. Infatti
la mente
ed il corpo sono danneggiati dai pensieri sbagliati e dalle azioni
negative.
28 I meriti oppure l'accumulare energie positive sono le cause
di un corpo
sano, mentre la felicità della mente si realizza attraverso la
saggezza di
un corretto addestramento. Quale cosa potrà mai rendere infelici
quelli che
dimorano nell'esistenza ciclica al solo scopo di aiutare gli
altri?
29 Grazie al potere della bodhicitta ,i bodhisattva eliminano le
precedenti
negatività commesse, accumulando oceani di energia positiva. Per
questo è
affermato che i bodhisattva sono superiori a chi segue il Veicolo
degli
Uditori.
30 Perciò una volta montati sul destriero della mente
di illuminazione, che
distrugge ogni sofferenza ed apatia, chi mai potrà
cadere nuovamente nello
sconforto? Al contrario procederà invece di gioia in
gioia.
31 Le forze che beneficano gli esseri viventi sono : l'aspirazione
, la
fermezza, le gioia e la moderazione. L'aspirazione nasce quando
contempliamo
i benefici che grazie ad essa possiamo ottenere e tramite il
timore della
sofferenza.
32 Quindi eliminando i fattori che
contrastano la perseveranza, mi impegnerò
ad accrescerla pieno di
entusiasmo, mediante lo sforzo gioioso, lo zelo, il
dominio di me,
l'aspirazione , la gioia , la moderazione e la fiducia in me
stesso.
33 Da solo io debbo cancellare le mie numerose negatività e
quelle degli
altri, pure se per eliminarne solo una dovrò impegnarmi per
numerose ere
cosmiche!
34 Non trovando dentro di me neppure un
piccolo stimolo ad iniziare tale
percorso, dato che sono il contenitore di
infinite miserie, perché il mio
cuore non esplode in mille
frammenti?
35 Nonostante il loro numero sia inesauribile debbo ottenere
le qualità
eccelse per accumulare benefici per me stesso e gli altri. Pure
se per
realizzarle dovessi impiegare infinite ere cosmiche.
36 In
effetti io non ho sviluppato nessuna dimestichezza con neanche la
minima
parte di queste virtù positive. È realmente insensato buttare così la
propria esistenza per scopi frivoli visto che l'ho avuta solo per un caso
fortunoso.
37 Mai ho fatto offerte ai buddha, mai ho contribuito con
elargizioni alle
grandi manifestazioni in loro onore, mai ho praticato per
sostenere la
dottrina, e neppure ho realizzato i desideri dei
bisognosi.
38 Ne ho dato coraggio a chi era nella paura, ne ho dato
sostegno a chi si
trovava in difficoltà. Ho compiuto solo quello che è
servito a dare dolore
nel travaglio a mia madre.
39 Sia adesso che
nelle mie rinascite precedenti la mia indigenza e la mia
sfortuna sono
dovute unicamente al mio disinteresse per il Dharma. Chi,
dotato di senno,
abbandonerebbe mai la dottrina del Dharma?
40 Il Sovrano del mondo ha
affermato che il fondamento di ogni qualità è
l'aspirazione alla conoscenza
del Dharma. E questa aspirazione altro non è
che la meditazione sui frutti
benefici che derivano dalle azioni positive e
di quelli malefici che
derivano dalle negative.
41 La sofferenza fisica, quella mentale, tutti i
tipi di paura, come il
doversi separare da quello che desidero, derivano
totalmente dalle nostre
azioni negative.
42 Ciononostante, se le mie
azioni saranno positive, motivate da un pensiero
compassionevole, in
qualunque luogo io mi trovi sarò rispettato ed onorato,
godendo il frutto di
del merito che io ho creato.
43 Invece se durante la ricerca della
felicità le mie azioni saranno
negative, in ogni luogo le lame del dolore mi
feriranno , saranno il giusto
premio per il mio cattivo
comportamento.
44 Ma come frutto dell'accumulo delle mie virtù positive
avrò la rinascita
dentro un fragrante fiore di loto, sbocciato alla luce del
Tathagata, e sarò
nutrito dal suono delle dolci parole del Vittorioso, e
come un bodhisattva
isieme a loro io dimorerò.
45 Mentre il frutto
delle azioni negative sarà che la mia pelle verrà
strappata dalle mie carni
dai sudditi del Dio della morte, sul mio corpo
verrà poi versato metallo
fuso rovente. Strappata e mutilata da lame
infuocate e pugnali poi la mia
carne verrà gettata sul suolo di ferro
incandescente.
46 Per questo
debbo aspirare a realizzare le buone qualità, ed impegnarmi
devotamente a
praticarle con assiduità. Avendo cominciato quello che è
positivo debbo
beneficiare tutti gli esseri senzienti senza preoccuparmi se
vengo
ostacolato da altri, addestrandomi nella mia perseveranza.
47 Innanzi
tutto debbo esaminare bene le mie possibilità, per accertarmi di
essere
capace di mettere in atto qualcosa oppure no, poiché è meglio non
iniziare
un progetto, piuttosto che dargli vita per poi non giungere alla
sua
realizzazione.
48 Agendo in questo modo creo un abitudine che mi
trascinerò nelle rinascite
future, causando così nuovo dolore e negatività,
e perfino le azioni portate
a realizzazione saranno poco virtuose e senza
frutto.
49 La propria fiducia va praticata applicando gli antidoti,
eliminando i
difetti mentali e praticando le abilità per compiere atti
positivi e
sfuggire il male. Perciò debbo pensare :" io, da solo, posso fare
tutto ciò,
non posso farlo fare ad un'altra pesrona.", questo significa già
mettere in
pratica la fiducia in se stessi.
50 Quando le persone sono
deboli a causa dei difetti mentali non hanno
possibilità di creare alcun
beneficio. Ecco per questo motivo debbo
adoperarmi io, sarà questa la mia
missione, e dovrà essere portata alla
realizzazione poiché sono in grado di
farlo.
51 Quando gli altri si impegnano in lavori umili, per quale motivo
debbo
indugiare ad osservarli? Se resto li senza aiutarli, a causa del mio
orgoglio o della mia arroganza, sarebbe meglio che sotterrassi queste
negatività eliminandole.
52 Perfino i corvi se incontrano una serpe
ormai morente hanno lo stesso
comportamento delle aquile maestose. Perciò se
la mia mente sarà debole
anche una piccola difficoltà la danneggerà
.
53 In quale modo quelli che abbandonano la pratica per debolezza
otterranno
la liberazione? Ma invece essendo diligenti e motivati, con
determinazione
persino le più grandi avversità saranno eliminate.
54
Perciò, con mente immobile e ferma distruggerò la mia indolenza, poiché
se
vengo sopraffatto dalle avversità il mio pensiero di dominare il samsara
è
solo ridicolo.
55 Mi ergerò vittorioso e niente potrà sconfiggermi,
poiché io sono un
figlio dei Vittoriosi, simile ad un leone, rimarrò
costantemente fiducioso
in me stesso.
56 Gli esseri che si nutrono di
orgoglio ed arroganza vengono sconfitti dal
loro nemico che li nutre: il
difetto mentale, dato che non ripongono in se
stessi la fiducia. Ma chi ne è
consapevole pieno di questa fiducia non
soggiace al nemico come gli
altri.
57 Semi piego a questi due difetti mentali verrò trascinato negli
inferi,
perdendo puire la mia preziosa rinascita umana, così diverrò schiavo
di
altri: dipenderò da essi per il cibo.
58 Avrò la mente ottusa,
sarò orribile, infimo e subirò il disprezzo degli
altri. Se perfino gli
asceti pieni di orgoglio vengono disprezzati, cosa ci
sarebbe di piu
patetico che essere preda dell'orgoglio?
59 Coloro che accresciuta la
propria fiducia combattono con l'orgoglio
confidando nelle proprie capacità
facilmente trionferanno su di esso. E poi
chi definitivamente lo elimina
compie il bene di tutti gli esseri senzienti
cogliendo inoltre il frutto
dell'illuminazione.
60 Trovandomi circondato dalle passioni negative io
le ostacolerò in
migliaia di modi, sarò come il leone che assale le volpi,
mai mi arrenderò
di fronte ai difetti mentali.
61 Allo stesso modo
che un uomo protegge gli occhi da un possibile danno,
quando minacciato da
un pericolo improvviso, allo stesso modo mai nei
momenti di difficoltà dovrò
soccombere ai difetti mentali.
62 Meglio allora essere bruciato vivo,
essere decapitato piuttosto che
sottomettersi al frutto dei difetti mentali,
ecco che perciò diligentemente
applicherò gli antidoti facendo quello che è
giusto.
63 Come coloro che provano piacere nel gioco, i figli dei
Vittoriosi con
gioia e felicità mettono in pratica gli insegnamenti,
provandone piacere dal
farlo.
64 Anche se le persone ordinarie si
affannano alla ricerca della felicità,
non hanno la certezza di
raggiungerla, ma per un bodhisattva ogni azione è
fonte di gioia,
considerando l'obbiettivo da raggiungere, la liberazione di
tutti gli
esseri.
65 E visto che io stesso non sono mai sazio dei piaceri dei
sensi, cosi
simili al miele spalmato sulla lama di un affilato rasoio, come
posso allora
essere sazio del nettare dei meriti, i cui frutti sono il
beneficio di
tutti, la pace e la vera gioia?
66 Per questo mi
impegnerò a fondo senza stancarmi della mia missione, allo
stesso modo che
un elefante sotto al sole rovente di mezzodì si getta nelle
fresche acque di
un fiume.
67 Quando sarò stanco mi riposerò per poi ricominciare con
nuovo vigore, una
volta completato un compito mi preparerò diligentemente a
svolgere quello
successivo.
68 Come un soldato veterano affronta con
cautela e destrezza la lama del
nemico, allo stesso modo eviterò le spade
dei difetti mentali, sconfiggendo
abilmente questi miei nemici.
69
Quando durante la battaglia il soldato perde la spada subito si scaglia a
raccoglierla, per difendersi dai nemici, cosi se io perdo le difese verso i
difetti mentali subito debbo mettere in atto gli antidoti per difendermi dal
terrore degli inferi.
70 Allo stesso modo che il veleno attraverso il
sangue si diffonde nel corpo
un pensiero negativo può velocemente
diffondersi e avvelenare la mia mente.
71 Colui che pratica dovrebbe
farlo con molta concentrazione, come un uomo
che trasportasse un otre di
olio minacciato da uno con la spada, e sta
attento ad ogni passo poiché se
lo versasse l'altro lo ucciderebbe.
72 Allo stesso modo che trovandomi
una serpe in grembo velocemente mi
solleverei, se mi sorgeranno dentro
pigrizia e sonnolenza le respingerò.
73 Tutte le volte che commetto una
cosa negativa debbo rimproverarmi, e
riflettere e meditare molto su tali
errori per non ricommetterli.
74 In ogni luogo o circostanza, in ogni
momento, debbo essere consapevole
delle mie azioni, questa sarà la strada
per farmi incontrare i miei Maestri
e portare a compimento le azioni
meritorie.
75 Devo riflettere sul significato della consapevolezza, prima
di
intraprendere un compito, e poi, avendo energia sufficiente per
compierlo,
motivato e con animo felice lo porterò a realizzazione.
76
Come la brezza muove un batuffolo di cotone impigliato nei rami, così
debbo
praticare con entusiasmo la diligenza, e porterò a compimento ogni mia
impresa.