Il Bodhisattvacharyavatara
( o bodhicaharyavatara )
La via del Bodhisattava
Di
Shantideva
(Un sentito grazie al trascrittore Ebbubba.)



Nell'ottavo secolo un maestro buddista compose questo famoso testo
fondamentale nel buddismo mahayana.
Esso è Dharma.
Esso è meditazione.
Esso è saggezza.
Possano i meriti che il mio continuum mentale accumula nel trascriverlo
essere di beneficio a tutti gli esseri senzienti.



1
I meriti del pensiero del risveglio (bhodicitta)
Omaggio a tutti i bhudda e i bhodhisattva



1 con rispetto mi inchino a tutti i buddha che risiedono nel nirvana,al
Dharma che hanno insegnato,ai loro figli bhodisattva ed a coloro che sono
degni di venerazione.

2 nulla è esposto qui che non sia gia stato spiegato precedentemente,io non
possiedo alcuna abilità nell'arte della scrittura. Non pretendo che tutto
ciò possa essere di beneficio ad altri, perciò ho scritto tutto questo al
solo scopo di approfondire la mia comprensione.

3 a causa di questi miei versi , possa la mia fede aumentare cosi da avere
io condotta positiva.

Se per caso verranno letti da altri, possano essi trovarvi significato
utile.

4 la preziosa rinascita umana è difficilissima da ottenere, ed altrettanto è
difficile ottenere liberazioni e realizzazioni. Se non approfitto durante
questa vita ai benefici accumulabili in essa, quando mi si ripresenterà
l'occasione?

5 il fulmine nella notte oscura la illumina forse più di un istante? Ed allo
stesso modo ,grazie al potere dei buddha i pensieri positivi appaiono
brevemente e saltuariamente.

6 il bene è quindi sempre debole, al contrario il male è pressoche forte e
presente. Quale bene quindi potrebbe vincerlo se non il pensiero del
risveglio?

7 i buddha hanno meditato per evi cosmici su questo pensiero del
risveglio,hanno compreso ed insegnato che solo questo pensiero sarà in grado
di salvare le infinite moltitudini degli esseri senzienti.

8 quelli che già in questa vita desiderano eliminare le loro
sofferenze,quelle delle altre creature,che vogliono raggiungere la gioia
suprema giammai dovrebbero abbandonare questo pensiero.

9 nell'istante che questo pensiero si manifesta in un sofferente
imprigionato nel ciclo delle rinascite, egli sarà appellato immediatamente
figlio dei buddha, e tutti gli uomini e gli dei lo onoreranno.

10 questo pensiero del risveglio invade il nostro corpo impuro e lo
trasforma nel gioiello prezioso del corpo di un buddha. Ecco il motivo per
cui impegnarsi nel generare questo pensiero.

11 poiché le illuminate ed infinite intelligenze di coloro che guidano e
comprendono il mondo ne hanno compreso il valore , voi conservatelo,
accrescetelo, se volete sfuggire alle rinascite condizionate .

12 come il fusto del banano, tutte le altre virtù dopo aver dato i frutti
seccano, mentre lo splendido albero del pensiero del risveglio produce
infiniti e costanti frutti non seccandosi mai.

13 allo stesso modo in cui mi affido ad un uomo valoroso per superare un
pericolo , seppure le mie negatività sono immense e gravi, praticando questo
pensiero mi libererò da esse in breve tempo. Perché quindi essere cosi'
insensati da non farci affidamento ?

14 allo stesso modo che il fuoco purifica il mondo alla fine di un era
cosmica ,cosi' il pensiero del risveglio purifica ogni grande negatività
commessa. Perciò i suoi frutti sono innumerevoli, come Maitreya il saggio
espose al discepolo Sudhana .

15 brevemente, il pensiero dell'illuminazione dovrebbe essere compreso nei
suoi due aspetti. La mente che desidera l'illuminazione e la mente che si
impegna veramente nel raggiungere l'illuminazione

16 allo stesso modo che comprendiamo la differenza fra una persona che vuole
partire ed un viaggiatore in cammino, cosi' i saggi e gli studiosi
dovrebbero comprendere la differenza fra i suoi due aspetti.

17 coloro che si aggirano nel samsara trarranno beneficio già dal desiderare
l'illuminazione, ma un flusso inesauribile di frutti ricadrà su coloro che
praticano impegnandosi il sentiero del pensiero dell'illuminazione .

18 perciò quando qualcuno con intenzione irremovibile ha assunto il comando
sul pensiero del risveglio con lo scopo di aiutare le moltitudini degli
esseri a liberarsi totalmente

19 da quell'istante in poi, anche se dorme oppure è inconsapevole ,la sua
intenzione accrescerà i suoi meriti rendendoli vasti quanto lo spazio.

20 questi frutti sono stati ben spiegati dal Thataghata con ragionamenti
ottimamente spiegati nel sutra richiesto da Subahu, per donare benefici a
quelli che avevano interesse a sentieri inferiori .

21 se il solo desiderio di alleviare il dolore alla testa ad alcune creature
è meritorio,

22 è dunque necessario menzionare i benefici dati dal desiderio di
sterminare le innumerevoli sofferenze di tutti gli esseri senzienti ?

23 i nostri genitori possiedono forse una mente dotata di tale altruismo? La
possiedono forse gli dei , i saggi oppure Brahma?


24 poiché nel passato questi esseri non hanno mai espresso ne sognato un
simile desiderio, neanche per il loro beneficio, perché dovrebbero
svilupparlo per il bene degli altri?

25 poiché gli esseri non desiderano neanche il loro stesso bene come
potrebbero volerlo per gli altri? Questa condizione mentale rara e preziosa
è paragonabile ad un gioiello straordinario, questo è il Bodhisattva


26 come si può quantificare la misura della grandezza dell'energia positiva
, dei meriti che il pensiero del risveglio per il beneficio di tutti gli
esseri senzienti porta a coloro che migrano nelle rinascite, unica vera cura
per le loro sofferenze ?

27 se il semplice pensiero di voler aiutare gli altri ha davvero più valore
della venerazione dei Buddha, cosa dire allora di quello di impegnarsi nelle
azioni a favore di tutti gli esseri per donargli tutti i possibili benefici
?

28 essi pur desiderando di sfuggire la sofferenza in verità la cercano e vi
si precipitano dentro, e desiderando la felicità la distruggono a causa
della loro ignoranza, quasi che la loro felicità fosse un loro nemico, ed
essi nemici di se stessi.

29 e coloro che colmano di gioia e beatitudine quelli che soffrono,quelli
privi di gioia e sono gravati da molte miserie,

30 coloro che ne eliminano il buio della loro ignoranza, in quale modo si
potrebbe eguagliarli? Dove possiamo trovare un amico a loro paragonabile ?
Quale merito è eguagliabile al loro?


31 se ogni persona che ricambia un azione gentile è lodevole, che dire
allora dei bodhisattva? Costoro fanno del bene senza che questo sia loro
richiesto da nessuno, senza alcun sollecito da parte di altri.

32 il popolo considera suo benefattore chi , pieno di presunzione, offre
solo una volta del cibo a poche persone,sfamandole solo per metà giornata.

33 Che dire allora di chi costantemente donano la suprema gioia
dell'illuminazione ad esseri innumerevoli , portandoli cosi al compimento di
ogni loro speranza?

34 il Buddha ha affermato che colui che nutre un pensiero malevolo nei
confronti dei bodhisattva ,sovrani di generosità, dovrà soggiornare negli
inferi per tanti eoni per quanti sono istanti sono durati i suoi pensieri
negativi.


35 contrariamente i pensieri positivi e pieni di gentilezza nei confronti
dei bodhisattva daranno frutti in misura maggiore rispetto ai peccati
commessi . Pure nelle avversità i bodhisattva non creano alcun male, ma un
continuo crescente flusso di bene.

36 rendo omaggio quindi ai bodhisattva , esseri nelle cui menti questa
motivazione cosi' pura e preziosa (il pensiero di raggiungere
l'illuminazione per aiutare tutti gli esseri senzienti) e prendo rifugio
dentro queste fonti di gioia , che conducono anche i loro nemici alla
perfetta beatitudine .



2
confessare le negatività



1. al fine di sviluppare tale preziosa bodhicitta ,offro il ai tathagata ,al
santo Dharma, gioiello immacolato, e ai bodhisattva oceani di perfezione.

2 tutti i fiori ed i frutti esistenti sulla terra, tutti i generi di
medicine, ogni gioiello che esiste in questo mondo e tutte le varietà di
acqua fresca e pura.

3 montagne incastonate di pietre preziose, boschi e foreste, luoghi ameni e
solitari, ogni pianta celestiale adornata di fiori e alberi dai rami
ricoperti dai frutti,

4 profumi dei reami celesti , incenso, alberi che esaudiscono i desideri ed
alberi di pietre preziose, raccolti che spontaneamente crescono e tutti gli
oggetti degni di essere offerti.

5 grandi specchi d'acqua e stagni ricoperti dai fiori di loto, ricolmi del
dolce richiamo delle oche selvatiche ed ogni cosa non posseduta all'interno
dell' infinite sfere dello spazio

6 questi oggetti nella mente visualizzo e li offro come un dono perfetto a
tutti gli esseri supremi , i buddha, ed ai loro figli. O compassionevoli
,pensate con amore a me,accettate le offerte che vi porgo.

7 Non posseggo nessun merito , ne risorse, non ho altre ricchezze da
offrire. O voi che proteggete, voi che vi impegnate solo nell'aiutare gli
altri , con il vostro grande potere accettate ciò che vi offro per il mio
bene.

8 Offro a voi tutti i miei corpi di tutte le mie esistenze, a voi Vittoriosi
ed ai vostri figli. Per favore accoglietemi , o saggi e supremi eroi, ed io
con devozione diverrò vostro discepolo.

9 allora essendo sotto la vostra cura beneficherò tutti gli esseri senzienti
senza temere l'esistenza condizionata, purificherò totalmente ogni mia
azione negativa compiuta, e per il futuro eviterò sempre di commetterne
altre.

10 in sale da bagno inondate da fragranze dolcissime , dai pavimenti di
cristallo splendenti e luminosi, con colonne ammirevoli ricolme di
baldacchini adornati da pietre preziose e perle,

11 possa io lavare i corpi dei tathagata e dei loro figli con moltissimi
vasi ingioiellati , ripieni di piacevoli acque profumate al dolce e suono di
melodie e canti

12 possa io asciugare i loro corpi con preziosi tessuti intrisi di profumo e
immacolati , e possa offrire a questi esseri santi delle vesti finemente
tessute e senza macchia.

13 Possa io offrire a Samantabhadra , Manjughosha, ed a tutti gli altri
bodhisattava vesti morbide e soffici, raffinate ed una moltitudine di
meravigliosi ornamenti .

14 con gli unguenti migliori ,il cui profumo inonda un miliardo di mondi,
possa io ricoprire i corpi dei buddha risplendenti come l'oro zecchino.

15 Ed ai supremi buddha io offro meravigliose ghirlande deliziosamente
intrecciate e fiori incantevoli dalle fragranze dolcissime, gelsomini ,
gigli e loti.

16 Offerte di nubi di incenso, il cui aroma dolce rapisce la mente, ed una
varietà di cibi e bevande , degne delicatezze da dei io vi offro.

17 Ai buddha io offro lumi ingioiellati ,deposti su germogli di loto dorati,
e al suolo purificato dagli incensi ,spargo delicati petali.

18 Ai bodhisattva,che possiedono la natura della compassione, io offro
palazzi inondati dai suoni di inni melodiosi, ammirevolmente illuminati da
gioielli e collane di perle, da tesori adatti ad adornare l'infinità dello
spazio .

19 possa offrire io costantemente a tutti i buddha parasole ingioiellati e
con manici d'oro,intarsiati da ornamenti raffinati, che meravigliosi alla
vista si ergono innalzati.

20 Possa poi una vastità di offerte ornate da musiche piacevoli essere
donata insieme a successive nuvole immense allo scopo di eliminare la
sofferenza di tutti gli esseri senzienti.

21 E cada una pioggia incessante di fiori e pietre preziose su statue e
reliquiari e sui Tre Gioielli del Dharma.

22 Come Manjushri e gli altri bodhisattva fecero offerte i vittoriosi, nello
stesso modo possa io offrire ai buddha ed ai loro figli gli stessi doni.

23 A questi oceani di bontà , infinite preghiere in tutti i modi possibili
io offro, e nuvole di elogi piacevoli e costanti si innalzino fino alla loro
presenza.

24 Con corpi numerosi , quanti sono gli atomi che compongono l'universo mi
prostro davanti ai buddha dei tre tempi, il passato ,il presente ed il
futuro, al Dharma ed al Sangha.

25 Allo stesso modo mi prostro a tutti gli stupa, alle cause che generano la
bodhicitta, agli abati che conferiscono i voti, ai saggi eruditi, ed ai
nobili praticanti del Dharma.

26 Prendo rifugio in tutti i buddha, fino a che io raggiunga
l'illuminazione,e ugualmente lo prendo nel Dharma e nella comunità dei
bodhisattva.

27 A mani giunte supplico i buddha ed i bodhisattva che risiedono in tutte
le direzioni e sono possessori della grande compassione con questa
preghiera:

28 "per tutta l'esistenza ciclica , in questa vita e in tutte le altre,
inconsapevolmente io ho commesso azioni negative spingendo anche gli altri a
farlo.

29 Soggiogato dagli inganni della mia inconsapevolezza mi sono compiaciuto
del male che facevo. Ma adesso, capendo i miei errori commessi,dal profondo
del cuore mio li confesso ai buddha .

30 sospinto dai difetti mentali ogni azione negativa di mente corpo e parola
io abbia commesso verso i tre gioielli del rifugio , verso i miei genitori ,
i maestri spirituali ed altri ancora

31 ed ogni grave negatività compiuta malvagio e contaminato dai molti miei
difetti, io confesso apertamente alle Guide del mondo.

32 potrò anche morire prima di avere purificato tutte le azioni negative
commesse, per questo vi prego di proteggermi , affinché io possa sicuramente
e rapidamente liberarmi di esse.

33 Il sovrano della morte , inaffidabile, altro non attende che abbia o non
abbia compiuto le cose , che sia ammalato o in salute, e poi non posso fare
affidamento sulla durata della mia vita, cosi incerta.

34 Lasciando tutto,da solo me ne dovrò andare. Nondimeno , senza
comprenderlo, ho commesso innumerevoli azioni negative, a causa degli amici
e dei nemici

35 Ma i miei nemici alla fine cesseranno di esistere, ed anche i miei amici,
ed io stesso; allo stesso modo pure tutto il resto svanirà nel nulla.

36 Tutto quello che ora è in mio possesso e che uso, è reale come la fugace
apparizione di un sogno. Qualsiasi cosa di cui io adesso godo diverrà un
ricordo.

37 Anche in questa esistenza breve amici e nemici si sono succeduti in
abbondanza, ma tutte le insopportabili negatività da me compiute a causa
loro rimangono davanti a me.

38 Percui non avendo capito che all'improvviso dovrò scomparire ho commesso
grandi negatività; questo a causa dell'ignoranza, dell'odio e dell'
attaccamento.

39 La mia vita costantemente scorre, ne si ferma di notte o di giorno, e dal
passato non potrò riottenere niente. Perché la morte per uno come me non
dovrebbe arrivare?

40 Nel momento in cui, sdraiato nel letto e circondato dagli amici e dai
parenti arriverà, io solo sperimenterò la fine della mia vita.

41 Quando i messaggeri della morte mi afferreranno che aiuto parenti ed
amici mi potranno offrire? Solo le azioni positive compiute durante la vita
mi proteggeranno, ma su questo non potrò fare affidamento.

42 O protettori, io privo di saggezza ed inconsapevole di un simile
terribile futuro, ho compiuto moltitudini di azioni negative, e allo scopo
dei beni di questa sola breve esistenza.

43 Quello che viene condotto al patibolo rimane impietrito ,la gola asciutta
gli occhi scavati ed invasi dal terrore,il suo aspetto stravolto.

44 Cosa allora dire della mia disperazione terribile,che mi colpirà mentre
terrorizzato sarò preda degli emissari della morte?

45 " Chi adesso mi può offrire protezione vera da un simile orrore ?" ed
allora con occhi sbarrati dal terrore cercherò aiuto nelle quattro
direzioni.

46 Ma non vedendo alcun aiuto o rifugio cadrò nell'abisso dell' angoscia.
Nudo ,senza aiuti e protezione, cosa potrò allora mai fare?

47 Per questo da adesso in poi io prendo rifugio nei buddha che proteggono
gli esseri migratori, coloro che operano per il bene di tutto ciò che vive e
tramite il loro immenso potere sconfiggono ogni paura.

48 Allo stesso modo nel Dharma da essi realizzato ed insegnato , il quale
disperde tutte le paure dell'esistenza ciclica, e prendo pure rifugio
nell'assemblea di tutti i bodhisattva.

49 Io pieno di terrore , mi offro a Samantabhadra . a Manjushri melodioso e
gentile, faccio loro dono di me stesso.

50 Davanti al protettore Avalokiteshvara , il quale con compassione
infallibilmente agisce,la voce mia piena di angoscia imploro : " ti prego,
proteggi questo creatore di negatività"

51 Adesso, nella mia ricerca di un rifugio invoco dal profondo del cuore
Akashagarbha, Kshitigharba e tutti i protettori compassionevoli.

52 Pure in Vajrapani prendo rifugio,alla cui vista i messaggeri della morte
e tutti gli esseri malefici nelle quattro direzioni scappano invasi dal
terrore.

53 Prima non ho osservato i vostri consigli, ma adesso percependo queste
enormi mie paure,prendo in voi rifugio. Vi imploro: velocemente distruggete
queste mie paure.

54 Se malato devo seguire le indicazioni del medico, ho maggiore motivo di
seguirle ora , visto che costantemente mi affligge la negatività
dell'attaccamento ed centinaia di altre.

55 Poiché tutte le persone che vivono su questa terra potrebbero essere
sopraffatte da una singola di queste malattie, e se non esiste altra
medicina per curarle, in nessun luogo dell'universo,

56 Ecco che in questo caso l'intenzione di non seguire le prescrizioni
offerte dal Medico Onnisciente , le quali sono in grado di guarire ogni male
e sofferenza , questa intenzione io dico è disprezzabile e sciocca.

57 Se nelle vicinanze di un piccolo crepaccio con circospetta attenzione io
devo muovermi, tanto più in questo momento, essendo vicino al baratro
profondissimo che per miglia e miglia si estende sotto di me.

58 Inappropriato poi è essere felici , pensando: " almeno oggi non morirò",
poiché la morte arriverà inevitabilmente prima o poi e con lei la mia fine.

59 Chi può donarmi coraggio? Come posso evitare tutto ciò? Poiché
inevitabilmente giungerà l'attimo in cui morirò, come posso insensatamente
divertirmi e godere adesso?

60 Che rimane ora delle mie vite trascorse, ormai terminate? Nondimeno
offuscata la mia mente dal grande attaccamento per esse, tutte le
raccomandazioni donatemi dal mio maestro spirituale io ho infranto.

61 Sicuramente abbandonerò questa vita , e tutti i parenti e gli amici !
poiché dovrò abbandonarli tutti, uscendo da questa vita da solo, perché
dovrei fare differenze fra amici e nemici?

62 Per questo continuamente giorno e notte devo concentrare la mia mente su
questo punto: " come fare per liberarmi in modo definitivo da ogni
negatività , le quali sono la causa di ogni sofferenza ? "

63 Perciò qualunque azione negativa io abbia compiuto, lo sguardo offuscato
dal buio dell'ignoranza, come rotture di voti, ed anche azioni naturalmente
nocive,

64 Io le confesso apertamente di fronte ai buddha con le mani giunte e in
continua prostrazione, conoscendo adesso la sofferenza che esse mi
causeranno

65 Supplico tutti i Condottieri di questo mondo : accettate vi prego la mia
confessione delle azioni negative da me compiute, e proprio perché negative,
mi propongo e vi faccio promessa di non ricommetterle più nel futuro.



3
Accettare completamente la bodhicitta



1 mi rallegro con gioia della virtù che da sollievo alla miseria di tutti
gli esseri,che tramite rinascite appaiono in stati sfortunati, e che conduce
alla beatitudine quelli che sono nella sofferenza.

2 esulto della virtù che diviene causa per l'ottenimento dell'illuminazione,
ed esulto per la liberazione definitiva degli esseri senzienti dalle
sofferenze delle esistenze condizionate

3 esulto per l'illuminazione dei protettori, i buddha, e del raggiungimento
dei vari stadi spirituali dei loro figli, i bodhisattva

4 con enorme gioia io esulto dell'oceano di bene che genera la bodhicitta,
il quale si propone di guidare tutti gli esseri senzienti alla beatitudine ,
ed allo stesso modo esulto per le azioni positive compiute per il bene di
tutti.

5 Le mani giungo unite e prego i tathagata che in tutte le direzioni hanno
dimora: propagate la luce del Dharma , per tutti coloro che sono dispersi
nel buio della sofferenza.

6 Con mani giunte io imploro voi Vittoriosi che avete desiderio di
abbandonare il corpo: vi prego di restare per innumerevoli ere , non
lasciate il mondo prigioniero della sua ignoranza.

7 Perciò tutte le qualità che io abbia accumulato attraverso la pratica da
me effettuata, le dedico perché scompaia definitivamente la sofferenza di
ogni essere vivente

8 Che io divenga il medico, il farmaco, l'infermiere per ogni malato nel
mondo, fino a che ognuno non abbia raggiunto la guarigione.

9 Che cada una pioggia di alimenti e di bevande cosi che si plachino le
sofferenze della fame e della sete ; durante il corso delle ere di carestia
possa io stesso diventare qualunque alimento o bevanda

10 Che io possa divenire un tesoro inesauribile per poveri e bisognosi, e
possa trasformarmi in qualunque cosa di cui loro abbiano necessità, e che
tutto questo sia per loro di facile raggiungimento

11 Senza provare sensazione di perdita offrirò il mio corpo e i miei averi ,
e tutti i miei meriti presenti e futuri allo scopo di realizzare i benefici
di tutti gli esseri senzienti.

12 Abbandonando l'attaccamento per tutte le cose il dolore verrà superato,
in questo modo io otterrò lo stato che è aldilà della sofferenza.
Considerato che occorre abbandonare tutto è meglio donare adesso ogni cosa a
tutti gli esseri senzienti.

13 Ho abbandonato l'attaccamento a questo corpo, poiché questo sia utile a
tutte le creature, ne facciano ciò che vogliono, lo uccidano, lo percuotano,
lo maltrattino come desiderano.

14 Pure se fosse considerato un giocattolo , lo utilizzino pure per
disprezzarlo e per deriderlo,visto che lo ho offerto a loro, perché devo ora
preoccuparmene cosi tanto?

15 Lascerò perciò che essi dispongano di me come desiderano, purché io non
diventi la causa del benché più piccolo danno per alcuno. Ogni volta che uno
di costoro mi incontri, che questo sia per il beneficio di tutti.

16 Nel caso costoro mi incontrino e ciò generi in loro un pensiero di
devozione o di collera, che questo si trasformi in perennemente in uno
strumento per realizzare tutti i loro desideri

17 Quelli che mi insultano o che mi recano qualsiasi danno anche nel caso mi
calunnino e mi incolpino di cose non commesse,possano essi avere la fortuna
di raggiungere l'illuminazione.

18 Che io divenga il protettore per quelli che non lo hanno,una guida per
coloro che camminano sul sentiero, divenga un ponte, imbarcazione, nave per
coloro che vogliono attraversare le acque

19 Che io divenga un isola per chi è alla ricerca di una terra, lampada per
chi ha bisogno di luce, giaciglio per coloro che desiderano riposarsi e
servo per tutti coloro che ne desiderano uno.

20 Che io divenga gioiello dei desideri , vaso della fortuna, mantra
potentissimi e farmaci miracolosi ,che io divenga l'albero che esaudisce i
desideri e mucca dell'abbondanza per tutto il mondo

21 Come la terra e gli altri elementi sono sostegno, allo stesso modo lo sia
io per la vita delle moltitudini degli esseri senzienti restando cosi fino a
che esisterà lo spazio.

22 Fino a quando non supereranno la sofferenza, possa divenire io fonte di
sostentamento e di vita per tutte le creature che si estendono fino ai
limiti dello spazio

23 Allo stesso modo che i buddha nel passato hanno sviluppato la bodhicitta,
e nello stesso modo hanno percorso il sentiero graduale del bodhisattva,

24 Cosi per i benefici di tutte le creature viventi nasca in me la
bodhicitta,e possa poi con successo io pure praticare lo stesso
addestramento.

25 Per accrescere ancora lo sviluppo della bodhicitta gli esseri che sono
dotati di comprensione dovrebbero cosi lodarla sommamente :

26 "La mia vita ha dato oggi un grande frutto: avendo avuto la fortuna della
preziosa rinascita umana sono nato nella famiglia dei Vittoriosi ,e sono
divenuto uno dei loro figli."

27 Perciò qualunque atto io compia da oggi in poi esso sarà in accordo con
gli insegnamenti di questa nobile famiglia. Mai io porterò disonore a questo
lignaggio elevato e puro ne mai lo contaminerò

28 Allo stesso modo in cui un cieco scopra fra i rifiuti una pietra preziosa
, nello stesso modo fortunoso ha avuto in me generazione la bodhicitta

29 Essa è il supremo nettare che vince il potere della morte,
l'inestinguibile tesoro che toglie ogni povertà agli esseri che trasmigrano
fra le rinascite

30 È il farmaco supremo che distrugge ogni malattia, l'albero dei desideri
che offre riparo a tutte le creature erranti e stanche attraverso le vie
dell'esistenza ciclica

31 Essa è il veicolo universale che porta a salvezza gli esseri dalle
rinascite sfortunate, la bodhicitta è simile alla luna crescente, che porta
la calma dove è il tormento causato dai difetti mentali

32 Essa è il sole possente che elimina definitivamente il buio
dell'ignoranza delle creature ,la quintessenza del burro estratto dal latte
meraviglioso del Dharma

33 A ogni essere senziente che vaga nei cammini dell'esistenza condizionata
e che desidera sperimentare i doni splendidi della felicità, la bodhicitta
gioiosamente gli darà soddisfazione,e di fatto li porterà alla beatitudine
suprema.

34 Invitto quindi ogni essere senziente da adesso in poi ad ottenere
l'illuminazione,e fino ad allora possano tutti assaporare ogni felicità
terrena ! possano gli dei, i semidei e tutti gli esseri senzienti gioire di
tutto questo.



4
assenza di distrazione della bodhicitta
(consapevolezza, oppure attenzione all'applicazione della bodhicitta)



1 i figli del Vittorioso, i bodhisattva che fermamente hanno prodotto il
pensiero del risveglio dovrebbero perennemente impegnarsi nel coltivarlo
senza mai deviare dalla giusta strada

2 qualunque compito cominciato senza la giusta considerazione, oppure senza
la corretta motivazione , nonostante si sia preso come impegno, dobbiamo
sempre porre attenzione se terminarlo o meno

3 ma i buddha ed i bodhisattva hanno con grande saggezza analizzato tutto
questo, pure io ho meditato e fatto lunghe riflessioni , perché adesso
dovrei quindi esitare e dubitare ?

4 nel caso che , avendo io promesso di seguire lo stesso sentiero, non mi
impegnassi poi nel compierlo, e cosi ingannassi ogni essere vivente, quale
rinascita il destino mi riserverebbe?

5 Visto che negli insegnamenti viene detto " chi produce il pensiero di
donare un oggetto e poi non compie l'azione di donarlo, rinascerà come
essere famelico, anche se l'oggetto da donare era una cosa di poco valore."

6 E se dopo aver invitato tutti gli esseri senzienti con grande clamore a
seguirmi verso la beatitudine suprema, dopo di che io li ingannassi, quale
sarebbe la mia sorte? Quale rinascita felice otterrei?

7 Solo Colui che tutto conosce può comprendere le insondabili vie del karma
, anche di quelli che pur abbandonando la bodhicitta egli salva portandoli
alla liberazione.

8 Questa è per il bodhisattva la più grave delle sue possibili cadute,
giacché ne deriverebbe pure il pericolo di non portare benefici alle
creature cui aveva promesso di liberarle.

9 E se pure per un solo istante, qualcuno ostacolasse le azioni benefiche di
un bodhisattva , ostacolando in conseguenza anche i benefici per tutti gli
esseri senzienti,dovrà subire infinite rinascite nei reami inferiori.

10 Annientando la felicità di un solo essere siamo già condannati, cosa dire
di chi dunque distruggesse la felicità di tutti gli esseri senzienti nello
spazio infinito?

11 Quelli che aggirandosi nel samsara , pur possedendo la bodhicitta, la
lasciano degenerare, non potranno per molto tempo ottenere lo stato di
bodhisattva

12 devo quindi compiere accuratamente e con devota attenzione tutto ciò che
io ho promesso di mettere in atto. Perché altrimenti dovrò subire rinascite
sempre più infelici

13 nonostante innumerevoli buddha si sono manifestati nel tempo passato, a
causa degli errori da me commessi non ho potuto avere su di me la loro
compassionevole cura

14 per cui nel caso io continui a tenere comportamenti negativi le mie
rinascite saranno sempre infelici, ed io sarò preda di sofferenze, malattie,
ferite e prigionia.

15 Rarissime sono : la manifestazione di un buddha nel mondo, la nascita di
una fede fervente, la preziosa rinascita umana, il perseverare nel fare il
bene per gli altri. Quando dunque riotterrò tutte queste condizioni?

16 La vita dura solo un breve istante! nonostante che adesso io sia in
salute , ben nutrito e senza problemi, questa vita trascorre rapida ed
ingannevole. E il mio corpo sarà in prestito solo per questa.

17 E poi con un comportamento scorretto mai potrò riottenere una rinascita
umana, e senza questa preziosa condizione solo sofferenza e assenza di virtù
mi attende.

18 Nel caso che ora avendo la possibilità di compiere le azioni positive per
il beneficio degli altri e di me stesso io indugiassi, cosa mai potrò fare
quando sarò imprigionato nelle rinascite inferiori?

19 In questi luoghi , non essendovi possibilità di compiere azioni positive,
a facendo unicamente del male, nemmeno il suono delle parole "una vita
serena" io potrò udire, e questo per innumerevoli eoni.

20 Per questi motivi il Beato ha affermato che veramente difficile è
riottenere la preziosa rinascita umana, proprio come per una tartaruga che
nuoti sul fondo del mare infilare fortunosamente il suo collo in un giogo
lasciato galleggiare sulle onde del grande oceano in balia della corrente .

21 Se il più terribile degli inferi è il risultato di una sola cattiva
azione per il trascorrere di un era cosmica, come posso sperare in buone
rinascite avendo io accumulato negatività nelle rinascite passate?

22 Allo stesso tempo non mi basterà soffrire le pene di quell'inferno per
ottenere la liberazione, poiché in quella sofferenza io svilupperò ulteriori
e gravi negatività.

23 Perciò avendo adesso questa possibilità se io non mettessi a frutto le
virtù per portare beneficio agli altri non vi sarebbe maggiore pazzia ed
inganno.

24 E se, avendo capito tutto questo, in futuro io non mi ci applicassi
diligentemente al giungere del momento della morte io sarei preda di
terribili rimpianti.

25 Il mio corpo in seguito sarà preda delle fiamme infernali per un tempo
lunghissimo, e pure la mia mente sarà a lungo tormentata dalle
inestinguibili fiamme del rimorso.

26 Per cui adesso che possiedo questa fortunata occasione di avere come base
un corpo umano, cosi difficile da ottenere, e mentre ho la facoltà di
scegliere ecco che io sarò di nuovo condotto in reami inferiori.

27 Sarebbe come essere preda di un sortilegio, con al mente annebbiata
dall'impotenza di comprendere la follia di cui è preda. Io non so chi mi
acceca e chi ha possesso di me !

28 Come ho potuto divenire preda dell'odio e dell'attaccamento? Costoro sono
i miei nemici, e non sono ne coraggiosi, ne astuti e sono privi di membra e
facoltà.

29 Quindi sono io che li accolgo dentro di me, concedendogli di danneggiarmi
a loro piacimento. Sopportare tutto questo senza provare per essi
risentimento da segno di una pazienza corrotta.

30 se tutti gli dei e gli uomini si scagliassero su di me come nemici con
tutta la loro potenza non potrebbero farmi precipitare nel fuoco eterno del
più terribile degli inferi

31 eppure la brama delle passioni e delle emozioni negative mi può fare
precipitare in esso in un solo istante, nel fuoco la cui potenza sarebbe
capace di incenerire il monte Meru .

32 nessun altro nemico che io abbia è vissuto tanto a lungo quanto i miei
difetti negativi e le mie emozioni negative, questi miei nemici non hanno ne
inizio ne fine.

33 Posso calmare tutti gli altri miei nemici, e poi affidandomi a loro
potranno in futuro farmi favori ed essermi d'aiuto, ma se affido io mi ai
miei difetti mentali , in futuro solo male e sofferenza mi causeranno.

34 Perciò come posso gioire adesso in questo mondo se dentro di mie accolgo
le cause della mia futura condanna, cause che accrescono in miei demeriti?

35 E come potrò poi gioire in futuro se nella trappola dell'attaccamento ,
dentro la mia mente, dimorano le sentinelle della prigione della rinascita
nell'esistenza ciclica? Costoro saranno i miei aguzzini negli inferi .

36 Per questo mai dovrò fermarmi dal combattere questo conflitto, fino a che
non avrò visto la totale sconfitta di tutti questi miei nemici. Se per
esempio due acerrimi rivali , infuriati per futili motivi, neppure
riusciranno a prendere sonno fino a che non avranno sconfitti l'avversario,

37 E quindi si prepareranno alla lotta a faranno di tutto per vincerlo,
anche se ambedue soffriranno nel morire, e quindi incuranti del dolore delle
ferite continueranno a difendere le loro posizioni, rifiutandosi di cedere,

38 Che bisogno c'è di affermare che non dovrei io essere titubante e debole
nel lottare , e sopportare cosi le difficoltà della mia lotta contro questi
miei nemici naturali che mi sforzo di sconfiggere: i miei difetti mentali,
causa di ogni mia sofferenza.

39 Perfino la ferita inflitta per futili motivi viene portata in trionfo dal
soldato come un ornamento di cui si inorgoglisce, ed in questo caso, nello
sforzo di ottenere io un grande risultato, perché dovrei abbattermi per le
mie ferite?

40 Pescatori, macellai contadini solo per la loro sopravvivenza sopportano
gelo e caldo, come potrei io non fare lo stesso per ottenere la felicita di
tutti gli esseri ?

41 Nel momento che mi sono votato a liberare dai difetti mentali tutti gli
esseri senzienti che vivono nello spazio illimitato, io stesso ancora ero
preda dei miei difetti mentali.

42 Perciò, promettere una simile cosa è stata quasi una follia. Nonostante
ciò , questa è una ragione in più per impegnarsi a non abbandonare la lotta
contro i miei difetti mentali.

43 Questo sarà il mio unico desiderio, pieno di risentimento combatterò
contro di loro. Pure sembrando questa mia emozione negativa, il suo scopo è
quello di eliminare i miei difetti mentali,per cui non posso evitarla.

44 Meglio sarebbe per me che io bruciassi vivo oppure mi si tagliasse la
testa, piuttosto che io mi sottometta a questi miei nemici mortali,le
emozioni negative.

45 I nemici normali, quando vengono scacciati da una nazione, si ritirano e
si stabiliscono in altri paesi. Qui essi recuperano ed le loro forze per
tornare all'attacco più agguerriti. Ma i nostri difetti mentali non usano
simili astuzie.

46 Essi una volta scacciati dallo sguardo vigile della saggezza dove
potranno trovare rifugio? Da dove potranno far ritorno per danneggiarci? Ma
la mia mente è debole ed indolente.

47 Ma i difetti mentali non esistono negli oggetti, ne nelle facoltà
sensoriali, ne tra questi e ne in nessun altro luogo. Allora dove dimorano e
da dove feriscono tutti gli esseri? Essi sono vuoti come un illusione , un
miraggio, per cui con coraggio possiamo eliminare qualsiasi paura dal nostro
cuore per sforzarci di comprendere la loro vera natura attraverso la
saggezza . perché dover soffrire cosi a lungo negli inferi?

48 Questo è quindi il modo in cui io devo operare e riflettere, praticando i
precetti qui illustrati. Quale ammalato bisognoso di cure è guarito
ignorando le prescrizioni del medico?



5
La vigilanza



1 Colui che desidera proteggere la sua pratica dovrebbe salvaguardare con
ogni sforzo la sua mente, poiché senza applicare la vigilanza sulla mente
non sarà possibile mantenere una disciplina.

1 In questo mondo non vi sono bestie selvagge e furenti che possano causare
tanti danni quanto quelli che può causare una mente che sia simile ad un
elefante impazzito il quale può trascinarci nel dolore e negli inferi.

2 Ma se l'elefante del pensiero è ben trattenuto dalla fune della
consapevolezza, ogni nostra paura cesserà e tutte le virtù ed i benefici
saranno in nostro possesso.

3 Tigri , leoni, orsi, elefanti, serpenti e tuti gli animali ostili, ogni
guardiano degli inferi, demoni e tutti gli spiriti maligni

4 Verranno sottomessi unicamente avendo il controllo della nostra mente.
Tutti sono domati se il pensiero è domato.

5 Come ha detto infatti il Maestro della Verità tutte le sofferenze e le
paure sorgono dalla nostra mente.

6 Chi è stato a costruire le lame che torturano negli inferi? Chi ha
costruito il suolo di metallo rovente? Da dove provengono i demoni femminili
che tormentano gli adulteri ?

7 Il Savio ha affermato che tutte queste cose sono unicamente prodotte dalle
negatività della nostra mente. Perciò nei tre reami dell'esistenza l'unico
nemico terribile da temere è la nostra mente.

8 Quando la perfezione della generosità fosse di eliminare la povertà del
mondo, in quale modo esistendo tuttora i poveri i buddha passati la hanno
praticata ?

9 L'hanno praticata poiché la perfezione della generosità è affermato che
sia la sincera intenzione di lasciare a tutte le creature tutto quello che
si possiede e i frutti di un tale dono. Perciò è una condizione mentale
questa perfezione.

10 Ed in quale luogo potremmo porre i pesci e tutti gli altri animali per
proteggerli da tutte le sofferenze? Quindi, pure le perfezione della
moralità è assumere la ferma intenzione di non danneggiare nessun essere
vivente.

11 Il numero dei nemici, degli esseri ostili è vasto quanto lo spazio,
quanti quindi potrei ucciderne? Ma ecco che una volta estinto il pensiero
della rabbia dentro la mia mente tutti questi in un istante sono sconfitti.

12 In che luogo posso trovare abbastanza cuoio da ricoprire tutto il suolo
della terra? Eppure mi basta di coprire di cuoio la suola delle mie
calzature per ricoprirla tutta calpestandola.

13 Allo stesso modo mai sarà possibile che io riesca a tenere sotto il mio
potere tutti gli eventi esterni alla mia mente. Ma una volta che io avrò
potere sulla mia mente, che altro dovrei padroneggiare?

14 Anche se lo sviluppo di un chiaro stato di concentrazione può portare
alla rinascita in un reame di Brahma , le azioni di corpo e di parola non
possono produrre simile frutto se guidate da condotta mentale debole.

15 Il Sommo Sapiente ha affermato che pure se per lungo tempo preghi e
pratichi asceticamente, ma la mente è distratta, non otterrai alcun
risultato.

16 Tutti quelli che desiderano ottenere la felicità e sconfiggere al
sofferenza a vuoto si aggireranno se non comprenderanno il segreto della
mente: il vero significato del Dharma.

17 Per questo proteggerò e governerò bene il mio pensiero. Poiché senza la
dovuta disciplina applicata alla mente a cosa mai servirebbero le altre
pratiche?

18 Allo stesso modo che se fossi ferito , e mi trovassi in mezzo ad una
folla che si agita, mi muovessi con attenzione per proteggere la mia ferita
, in questa maniera chi vive insieme ad esseri malvagi deve proteggere il
suo pensiero, come fosse una ferita.

19 E come posso io proteggere una ferita fisica, ben piccolo dolore, con
estrema attenzione e tralasciare di difendere una ferita ben più grave e che
mi può recare maggior danno portandomi ad essere stritolato dalle montagne
infernali, cioè il mio pensiero?

20 Se io mi comporto in tale modo, sia in presenza di uomini malvagi, sia in
presenza di belle donne, il mio impegno di perseverare nei voti mai
declinerà.

21 È meglio che tutte le mie ricchezze ed onori vadano perduti, che io
rimanga senza mezzi di sostentamento e pure tutte le altre virtù mi
abbandonino, piuttosto che mi abbandoni e si degeneri il pensiero positivo.

22 E voi che volete custodire al meglio il vostro pensiero, vi supplico :
applicate costantemente la vigilanza e la consapevolezza.

23 Allo stesso modo che un malato è indifeso e non può agire indebolito
dalla malattia, le menti di coloro che non applicano queste due facoltà
avendole perturbate, non hanno possibilità di compiere azioni positive.

24 Ogni cosa che sia stata ascoltata, meditata e contemplata da persone che
hanno il pensiero privo di vigilanza ed consapevolezza è come l'acqua
contenuta da un vaso bucato, essa non sarà trattenuta dal vaso e le cose di
cui sopra non rimarranno nella memoria.

25 Perfino le persone molto sapienti che possiedono fede e perseveranza
saranno contaminate dalla negatività a causa dell' assenza di vigilanza e
consapevolezza.

26 La mancanza di vigilanza e consapevolezza, simile a colui che ruba,
mentre non applichiamo l'attenzione sulle nostre cose: di fatto questa
mancanza ci priva del frutto delle pratiche positive mandandoci poi
spogliati dai meriti nei destini inferiori.

27 Questa banda di predoni, i difetti mentali, aspetterà ogni opportunità di
recarci danno e appena trovatala ci spoglierà delle nostre qualità
distruggendo pure la possibilità di avere una rinascita felice.

28 Perciò io mai lascerò che la consapevolezza abbandoni la mia mente. E nel
caso questo accadesse, ricordando le sofferenze di una rinascita inferiore,
dovrò con forza ristabilirla nella mia mente .

29 La consapevolezza è facilmente coltivata dai fortunati che in compagnia
dei maestri preticano con devozione ed ascoltano, rispettosamente timorosi,
i loro insegnamenti.

30 I buddha ed i bodhisattva hanno una visione che si estende in modo
illimitato e e tutto è visibile e penetrabile da loro. Cosi devo essere pure
io praticando vigilanza e consapevolezza.

31 Riflettendo in questo modo consapevolmente produrrò un senso di rispetto,
di timore e modestia ed la consapevolezza del Buddha mi ritornerà di
continuo.

32 Quando come una sentinella la consapevolezza si erge allo scopo di
proteggere la mente, allo stesso tempo la vigilanza è presente e la
custodisce dalla distrazione e dalla dimenticanza.

33 Quando nell'istante in cui sto per compiere un azione, mi rendo conto che
il mio pensiero è contaminato dai difetti mentali, io rimarrò immobile come
un pezzo di legno, controllandomi e concentrandomi.

34 Mai il mio sguardo dovrà vagare distratto, al contrario con il pensiero
stabile e concentrato devo dirigere losguardo verso il basso come nella
maditazione.

35 Ma per riposare lo sguardo il praticante devoto può alzare gli occhi
nelle varie direzioni, e se qualcuno lo avvicina può accoglierlo e salutarlo

36 Quando è in cammino può controllare le varie direzioni, e una volta
fermatosi può volgersi a controllare il cammino percorso.

37 Esaminato quindi lo spazio di fronte a lui ed alle sue spalle , egli
potrà avanzare o retrocedere, perciò egli dovrà essere completamente
consapevole dei suoi atti in qualunque circostanza, questo è l'importante.

38 Una volta presa una decisione, controllando le azioni del suo corpo,
ripetutamente dovrà analizzare con attenzione la sua condotta

39 Impegnandosi al massimo dovrà tenere sotto scrupoloso controllo
l'elefante selvaggio della sua mente per impedirgli di vagare, tenendolo
legato strettamente al grande pilastro della retta riflessione sul Dharma

40 quelli che si applicano allo sviluppo della concentrazione nemmeno per un
istante dovrebbero permettere alla mente di distrarsi. Costantemente
dovrebbero analizzarsi per tenere sotto controllo l'operato della mente.

41 Ma in circostanze straordinarie come un pericolo o una festa religiosa è
permesso allentare questa vigilanza poiché potrebbe essere impossibile. Di
fatto mentre fate la carità potete abbandonare alcuni aspetti della moralità
(disciplina morale).

42 Deve terminare qualunque opera egli abbia intrapreso, senza pensare ad
altre fuori che a quella , con il pensiero ben fermo su ciò che va fatto per
portarlo a breve tempo a compimento.

43 In questo modo operando ogni cosa verrà compiuta in maniera eccellente,
al contrario sarà impossibile ottenere alcunché. I difetti mentali , essendo
gli opposti della vigilanza, non potranno aumentare per chi segue tale
condotta positiva.

44 Nel caso si dovesse poi partecipare a conversazioni lunghe ed inutili,
oppure osserviamo cose ed avvenimenti curiosi, dobbiamo abbandonare
l'attaccamento ad esse.

45 Se immotivatamente vi ritrovate a disegnare sul terreno, oppure cogliere
erba e via dicendo, ricordando gli insegnamenti del Beato immediatamente
covreste fermarvi

46 Ogni qualvolta mi sorga il desiderio di muovermi o di pronunziare parole,
debbo prima accertarmi che la mia mente sia tranquilla ed agire di
conseguenza in maniera appropriata.

47 Ogni volta che nella mia mente sorge il germe dell'ira o vi è
attaccamento,io non devo in questi momenti ne agire ne parlare, ma rimanere
immobile come un pezzo di legno.

48 Quando pensieri distratti sorgono dentro di me, quando ho desiderio di
criticare gli altri, oppure sento nascere in me orgoglio o arroganza; quando
mi nasce l'intenzione di sottolineare gli errori altrui, a riprendere vecchi
rancori oppure trarre in inganno gli altri,

49 e tutte le volte che sono bramoso di elogi, propenso alla maldicenza,
presuntuoso e litigioso , ecco che in questi momenti debbo riflettere e
rimanere immobile come un pezzo di legno.

50 Tutte le volte che nasce in me desiderio di guadagno, onori e
gloria,quando cerco uno stuolo di ammiratori che mi circondino, oppure nasce
nella mia mente il desiderio di essere servito, in questi momenti debbo
rimanere immobile come un pezzo di legno

51 Quando ho il desiderio di danneggiare qualcuno, allo scopo poi di averne
vantaggio, oppure vorrei fare della maldcienza su qualcuno, ecco che in quei
momenti dovrei stare immobile come un pezzo di legno

52 Tutte le volte che sono impaziente e pigro, pieno di timori assurdi,
privo di riservatezze e desideroso di parlare a vanvera, con pensieri che
nascono dettati dall'egoismo ecco che in quei momenti dovrei rimanere
immobile come un pezzo di legno.

53 Analizzato in tale maniera la sua mente, il bodhisattva se accertasse la
presenza di pensieri nocivi o futili, applicando i giusti antidoti la
mantiene stabile.

54 Fermamente risoluto, quindi, e pieno di fede, con rispetto e cortesia,
modestia e coscienziosità debbo applicarmi con pazienza per rendere gli
altri felici.

55 A causa dei desideri in conflitto, gli esseri dalla mente infantile
entrano in disaccordo fra loro, perciò non debbo scoraggiarmi. Questi
pensieri nascono dalle loro emozioni negative, perciò nei loro confronti il
mio atteggiamento dovrà essere sempre comprensivo e cortese.

56 Impegnandomi in azioni positive , per il mio beneficio e quello degli
altri esseri senzienti, devo avere sempre il pensiero che che tutti siamo
privi di un io esistente e indipendente. E siamo simili ad un illusione di
un mago.

57 Quindi dopo aver ripetutamente contemplato che ottenere le massime
libertà dell'esistenza umana ha richiesto così lungo tempo, debbo mantenere
la mia mente stabile come il monte Meru.

58 Visto che tu mente mia, non proverai piacere quando gli avvoltoi
trascineranno questo corpo , avidamente contendendosi le carni, perché devi
ora preoccuparti tanto di esso?

59 Perché proteggi così tenacemente questo corpo, o mente, come se fosse
parte di te? Visto che mente e corpo sono entità separate, quale utilità
potrà mai avere per te?

60 Perché o mente sciocca non ai attaccamento per qualcosa di più pulito, ad
esempio una scultura di legno? Perché proteggi questo impuro produttore di
sporcizie?

61 Innanzitutto applica la visualizzazione e separa la pelle dal corpo, e
poi con la lama della saggezza togli anche la carne dalle ossa dello
scheletro.

62 Quindi penetra le ossa per esaminare fino al midollo, e mentre esamini
domandati dove si trovi l'essenza di tutto ciò, il se.

63 Se proseguendo nella tua ricerca, non riesci a percepire alcuna essenza
in questo corpo, perché te ne prendi cura con cosi grande attaccamento?

64 Che utilità ha questo corpo? Non ci si può nutrire con le sue impurità,
il suo sangue non puo essere bevuto, neppure le sue interiora possono essere
mangiate.

65 Al massimo come cibo è adatto solo agli sciacalli ed agli avvoltoi. In
verità il corpo umano risiede unicamente nell'uso che se ne fa, per
praticare le virtù.

66 Qualunque cosa tu metta in atto per proteggerlo e conservarlo, che potrai
fare nel momento che lo spietato Re della morte te lo sottrarrà per farne
nutrimento per cani e uccelli?

67 Non si ricompensano i servi che non sono atti al lavoro con vesti e
alimenti. E questo corpo a cui tieni così tanto da proteggerlo, tu dovrai
infine lasciarlo, perché quindi ti affanni ad averne cura?

68 Perciò dà a questo corpo le giuste necessità, e accertati di usarlo nel
modo corretto. Non viziare con tante cose quello che non porterà nessun
beneficio.

69 Debbo considerare questo corpo come un veliero, un semplice veicolo per
andare e venire. Debbo renderlo un gioiello che esaudisce i desideri, in
modo da recare beneficio a tutti gli esseri senzienti.

70 Perciò, con la mente libera e controllata, debbo sempre avere un
espressione sorridente, eliminando espressioni corrucciate o incollerite
debbo dimostrare amicizia e sincerità per tutti.

71 Non debbo spostare rumorosamente sedie, o in modo sgarbato mobili ed
altro, ne aprire con violenza le porte: e debbo gioire continuamente della
pratica dell'umiltà.

72 La cicogna ,il ladro ed il gatto muovendosi silenziosamente ottengono i
risultate che vogliono, ma anche gli abili bodhisattva dovrebbero sempre
comportarsi così.

73 Pure quando non richiesti devo accettare con spirito umile e gratitudine
gli ammonimenti che mi recano benefici, fatti dalle persone che sono esperte
nel consigliare gli altri. Perciò sempre dovrò sforzarmi di apprendere da
chiunque.

74 A tutti quelli che dicono la verità dirò "ben detto!" e quando vedrò
qualcuno che agisce bene lo incoraggerò, è mio dovere, approvandone con
entusiasmo l'operato.

75 Ed anche in sua assenza dovrei elogiarne le virtù,e pure quando queste
persone fossero lodate dagli altri, farò lo stesso. Se qualcuno mostra i
miei pregi, invece dovrei semplicemente riconoscerli ed esserne consapevole.

76 La felicità è lo scopo di tutte le azioni, ma anche con grandi ricchezze
essa è raro che venga ottenuta. Perciò debbo compiacermi delle virtù degli
altri provandone vera gioia.

77 Comportandomi così non avrò alcuna perdita in questa vita, e nelle future
godrò di grande felicità. Al contrario , a causa dell'invidia riceverò solo
dolore e pure in futuro sperimenterò pesanti sofferenze.

78 Quando parlo le mie parole devono essere sincere, cortesi e sensate; il
significato chiaro e il discorso piacevole. Avendo eliminato l'attrazione ed
il disprezzo e la parzialità devo parlare con moderazione e gentilezza.

79 Quando guardo le altre persone il mio penseiero deve essere:" grazie a
loro io otterrò la buddhità " perciò devo osservarle con cuore sincero ed
amorevole.

80 Spinto tenacemente dalla più elevata aspirazione , impegnandomi
nell'applicare gli antidoti, otterrò grandi virtù nei campi dell e qualità,
della compassione e dei benefici.

81 Agendo in tal modo gioioso e comprensivo, compirò sempre opere positive.
E nel compiere qualsiasi azione non dovrò dipendere da nessun altro essere.

82 Le sei perfezioni, la generosità e le altre, vanno praticate secondo
l'ordine della loro importanza. E tuttavia per uno scopo minore non devo
rinunciare ad uno scopo maggiore, in particolare al beneficio di tutti gli
esseri senzienti, il traguardo più elevato.

83 Perciò avendo compreso bene questo punto, in modo costante debbo
impegnarmi per il bene di tutte le creature: perfino le azioni che sono
normalmente proibite vengono concesse dai Saggi per lo scopo di salvare
tutti gli esseri senzienti.

84 Mi devo nutrire solo col necessario, dividendo il cibo con chiunque: sia
che sia rinato nei reami superiori che in quelli inferiori. Posso donare
tutto eccetto le mie vesti da monaco, se ne posseggo solo una.

85 Questa preziosa rinascita umana mi ha dato un corpo che mi permette di
praticare il Dharma, e non debbo danneggiarlo per scopi minori, seguendo
tale comportamento realizzerò velocemente i desideri di tutti gli esseri
senzienti.

86 Chi è privo della perfetta intenzione compassionevole non può donare il
proprio corpo, ma esso può essere utilizzato per un grande scopo sia in
questa vita che nelle future rinascite.

87 Il Dharma non puo essere insegnato a persone che non ne hanno rispetto, a
persone armate, a coloro che portano il capo coperto e bastoni ed ombrelli
in mano.

88 Non deve essere spiegato a quelli che seguono sentieri inferiori ne, se
siete monaci, ad una donna che non sia accompagnata da un uomo. e sempre
dovrò insegnare avendo il massimo rispetto sia per il Dharma del Veicolo
maggiore che per il Dharma del Veicolo minore.

89 A quelli che sono diventati ricettacoli di insegnamenti di vasto e
profondo Dharma non devo insegnare il Dharma del piccolo Veicolo, e non devo
però abbandonare la pratica fondamentale confondendomi con discorsi di sutra
e mantra.

90 Quando pulisco i denti debbo sotterrare poi il bastoncino, non debbo poi
orinare sulla via e nei corsi d'acqua.

91 Quando mangio non devo farlo fino ad appesantirmi, ne mangiare in modo
rumoroso o con la bocca aperta. Quando siedo non devo farlo con le gambe
distese ne strofinare rumorosamente le mani fra loro.

92 Non devo sedere sui carri con donne quando sono da solo, su letti o nella
medesima camera che donne che non siano mie familiari. Quindi, avendo saputo
quello che dispiace o offende le persone del mondo, eviterò di farlo.

93 Non devo indicare con il dito in maniera rozza, ma aprendo tutta la mano
con gesto gentile e rispettoso mostrerò la via o gli oggetti a chi me ne fa
domanda.

94 E non agiterò in modo scomposto le braccia, ma illustrerò il mio discorso
con gesti delicati e piccoli schiocchi delle dita, per non perdere la
compostezza.

95 Preparandomi a dormire mi devo coricare nella stessa posizione e
direzione del Buddha quando è entrato nel parinirvana, e ripromettermi al
mattino dopo di levarmi dal letto rapidamente.

96 Come detto negli insegnamenti gli atti del bodhisattva sono innumerevoli,
perciò debbo impegnarmi nelle pratiche che purificano il pensiero, fino ad
ottenerne i frutti.

97 Tre volte al giorno e tre per notte debbo recitare il sutra dei tre
aggregati perciò confidando negli Illuminati e nel pensiero del risveglio
sarò in grado di purificare le restanti cadute morali.

98 Per cui, ovunque mi trovi, in qualsiasi circostanza, mi impegnerò nel
preticare gli insegnamenti, adattandoli ad ogni situazione, per il mio bene
e per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

99 Non esiste nessuna virtù che non possa essere praticata dai figli dei
Vittoriosi, i bodhisattva, perciò chi padroneggia queste virtù produrrà
azioni che diventeranno fonte di merito.

100 In modo diretto o indiretto, tutto quello che faccio deve essere per il
bene degli altri. Ed al solo fine del bene per tutti gli esseri senzienti
dedicherò tutte le mie azioni per raggiungere l'illuminazione.

101 Neanche a costo della mia stessa vita io poi dovrò abbandonare il mio
prezioso amico spirituale, colui che è mio maestro nei significati del
grande Veicolo, e che pratica la eccelsa pratica di condotta del
bodhisattva.

102 Mi devo rispettosamente affidare al maestro, come viene insegnato nella
biografia di Shri Sambhava ed altrove negli altri insegnamenti del Buddha,
perciò devo studiarli , attraverso al raccolta dei sutra.

103 Questo addestramento viene ampiamente descritto dentro i sutra, perciò
dobbiamo attentamente leggerli e studiarli. In particolare il sutra di
Agashagarbha dovrebbe essere studiato per primo.

104 È necessario studiare a fondo il Compendio degli Apprendimenti che
contiene una descrizione particolareggiata ed estesa di tutto quello che è
necessario praticare.

105 Ogni tanto dovrei pure leggere il compendio di tutti i sutra che è piu
abbreviato, impegnandomi a studiare le due opere composte dal maestro
Nagarjuna.

106 Capendo ciò che in queste è affermato, quel che viene prescritto di fare
e quel che è proibito, dovrei mettere in atto gli insegnamenti,
realizzandoli per proteggere le menti degli esseri comuni.

107 Continuamente debbo analizzare la condizione della mia mente e le azioni
che io compio. Questo è in breve cio che distingue e caratterizza la
vigilanza.

108 Per questo devo mettere in pratica tutto ciò; quali frutti potrei
cogliere solo dalla lettura delle parole dei testi? Infatti, quale è il
malato che è guarito solo leggendo testi di medicina?



6
La pazienza



1 Tutte le azioni positive, portate a compimento per un periodo di mille ere
cosmiche, come ad esempio offerte fatte ai Tahagata e praticare la
generosità, verranno distrutte da un solo breve   istante di collera.

2 Non esiste altra negatività simile alla rabbia, ne esiste di contro una
forza d'animo pari alla pazienza, per questo devo meditare su essa con
impegno ed in molti modi

3 il mio pensiero non troverà mai pace finché sarà preda ed alimenta il
nocivo seme dell'odio. Non troverò ne gioia ne felicità, non sarò in grado
di addormentarmi e mai mi riposerò

4 Nobili condottieri , se ottenebrati dall'odio, verranno attaccati ed
uccisi, perfino dai servi che da loro ricevono doni e sostentamento.

5 Lasciati soli da parenti ed amici, ed isolati perfino da coloro che sono
attirati dalle loro ricchezze, gli individui che sono colmi di ira non
godono di gioia ne di pace mentale.

6 Per cui la collera, questo nemico, è la causa di tutti questi mali.
Ciononostante chi fermamente si impegna ad eliminare la propria ira troverà
la felicità in questa vita e nelle altre.

7 Ottenendo ciò che non desidero, e pure quello che ostacola i miei
desideri, l'insoddisfazione della mia mente si accresce e da essa nasce la
rabbia che mi sconvolge e mi opprime.

8 Perciò eliminerò accuratamente ogni causa che possa far nascere questo mio
avversario, la rabbia; di fatto questa ha un unico obbiettivo : quello di
recarmi danno.

9 Qualunque cosa mi avvenga, non dovrà mai danneggiare la gioia della mia
mente, poiché se io divento infelice e depresso non potrò poi ottenere
quello che desidero e le mie qualità negativamente ne risentiranno.

10 Perché incupirsi per un problema quando esiste rimedio? Ed a che scopo
essere infelici se il rimedio non esiste?

11 Io per me ed i miei cari non desidero ne umiliazioni ne dolori e ne
insulti e rimproveri; me per i miei nemici vale proprio il contrario.

12 Le cause della felicità sono molto rare da ottenere, mentre molte sono
quelle delle sofferenze. Nonostante ciò senza sperimentare il dolore non ci
sarà desiderio di liberarsi da lui, quindi la mia mente io esorto ad essere
forte e determinata.

13 Dato che asceti e persone provenienti da Karnapa sopportano senza motivo
anche il dolore di ferite e bruciature, perché io sono privo del coraggio di
ottenere la liberazione?

14 Niente esiste qui che non sia accessibile con una costante familiarità.
Perciò abituandomi a tollerare le più lievi difficoltà io mi eserciterò per
sopportare le più grandi avversità.

15 Non devo già forse sopportare difficoltà come i morsi degli insetti o
quelli dei serpenti? E pure le sensazioni di fame, di sete, e fastidiosi
sfoghi della pelle?

16 Non devo quindi essere afflitto e preoccuparmi per caldo, freddo, pioggia
e vento, malattie, prigionia, percosse. Altrimenti la mia preoccupazione
peggiorerà solo la situazione della mia condizione.

17 Esistono persone che alla vista del loro sangue moltiplicano il coraggio
e gli sforzi , dimostrando grande valore. Esistono poi pure altri che
vedendo il sangue altrui vengono abbandonati dalle loro forze, e si sentono
svenire.

18 Questo è solo il risultato della condizione della mente, la quale può
essere forte oppure colma di paura; perciò debbo vincere ogni dolore senza
lasciarmi influenzare dalle difficoltà.

19 La mente dei saggi, anche quando sperimenta dolore, resta quieta e
chiara. Perché sanno che nella lotta contro i difetti mentali le difficoltà
sono, molte come in tutte le battaglie.

20 Soldati valorosi sono quelli che , incuranti del loro dolore, distruggono
i loro veri nemici come l' odio e le altre negatività. I guerrieri ordinari
uccidono solamente cadaveri.

21 Pure la sofferenza ha la sua utilità: a causa del dolore vengono
eliminati orgoglio e arroganza, si prova compassione per coloro chi si
aggirano nel ciclo delle rinascite, si evita di fare del male e si ha gioia
nel praticare le virtù.

22 Non posso arrabbiarmi con la bile e con gli altri umori del corpo, i
quali sono causa di tanta sofferenza; perché dunque adirarmi verso gli
esseri viventi, visto che anche loro sono vittime delle stesse condizioni?

23 Nonostante nessuno desideri essere ammalato le malattie si manifestano.
Quindi allo stesso modo , anche se non desiderati, i difetti mentali si
creano con assiduità dentro di noi.

24 Spontaneamente le persone vanno in collera, senza programmare : " adesso
io mi arrabbio",allo stesso modo pure l'irritazione si crea in maniera
spontanea senza essere premeditata.

25 Ogni male che viene sperimentato, e tutti i tipi di azioni negative si
manifestano a causa dell'influenza delle circostanze e delle condizioni, e
nessuno di questi nasce da solo in modo indipendente e autonomo.

26 Un insieme di circostanze è privo dell'intenzione di produrre alcun tipo
di risultato, ne i frutti da loro prodotti pensano :" sono stato creato da
tali circostanze "

27 Quello che viene considerato "sostanza primordiale" e ciò che viene
nominato come "sé" non pervengono al piano dell'esistenza pensando : "
questo è il modo in cui io mi manifesterò "

28 Poiché questi sono non prodotti e sono inesistenti, dove mai troverebbero
dentro di loro il desiderio di esistere? Visto che il sé costantemente ha
percezione degli oggetti, ne consegue pure il sé non cesserà mai di
esistere.

29 E se poi il sé fosse permanente, sarebbe allora chiaramente inattivo,
come lo spazio. Perciò pure entrando in contatto con altre condizioni, come
potrebbe la sua natura immutabile venire influenzata da dette condizioni?

30 Se condizionato da certe azioni particolari il sé resta immutato come in
precedenza, quale influenza avranno avuto allora queste su di lui? Nel caso
l'attività fosse svolta da qualcos'altro, quale sarebbe le connessione fra
sé ed azione?

31 Per questo, ogni fenomeno dipende da altri fattori, ognuno di essi
indipendente ed autonomo. Avendo capito tutto ciò, sarebbe assurdo essere
preda dell'ira con i fenomeni che sono simili ad illusione.

32 Se io mi domandassi :"In questo caso, poiché ogni cosa è simile ad un
miraggio, chi è colui che combatte tale rabbia? La rabbia non esiste e chi
la combatte non esiste, quindi inutile combatterla": ma in realtà è utile,
infatti applicando il suo antidoto, la pazienza, usciremo dal ciclo delle
sofferenze.

33 Perciò quando vedo un amico o un nemico compiere un azione negativa, devo
riflettere che le azioni commesse sono prodotte dalle condizioni, e devo
rimanere in uno stato di calma.

34 Infatti se le situazioni si verificassero secondo le volontà o le
intenzioni degli esseri senzienti, in che modo potrebbe manifestarsi la
sofferenza, dato che nessuno desidera soffrire?

35 A causa della inconsapevolezza però le persone riescono a farsi male
anche con rami, spine ed altri oggetti. E allo scopo di ottenere donne e
altri beni alcuni diventano furiosi e si privano anche del cibo.

36 Altri poi si danneggiano da soli con azioni negative, fino ad uccidersi
impiccandosi, o gettandosi nei precipizi o avvelenandosi.

37 Se dominati dal potere dei difetti mentali alcuni arrivano perfino a
uccidere il proprio Io, che essi considerano così prezioso, come possiamo
aspettarci che non danneggino gli altri?

38 E quando essi , vittime dei propri difetti mentali, commettono suicidio,
pure se non riuscissi a provare pena per loro, riuscirò certamente a non
adirarmi con essi .

39 Pure se per la loro natura le persone infantili sono pronte a fare del
male agli altri, quale scopo avrei ad adirarmi con loro? Sarebbe come
prendersela con il fuoco perché esso brucia!

40 Allo stesso modo apparirebbe scorretto prendersela con coloro che
commettendo uno sbaglio sono per natura invece affidabili: sarebbe come
prendersela con lo spazio perché è transitabile dalle nubi e ne permette la
presenza.

41 Io mi arrabbio con chi mi colpisce con il bastone, ma non con il bastone
che è l'oggetto che mi colpisce. In questo modo allora devo agire, colui che
mi colpisce è spinto dall'odio, ed io contro l'odio devo adirarmi.

42 Nelle vite passate io ho procurato simili danni alle altre creature,
perciò è giusto che ora lo stesso danno ricada su di me quando gli altri mi
danneggiano.

43 Sia le armi che feriscono, sia il corpo che riceve le ferite sono cause
di dolore. Se alcuni hanno levato le armi su di me mentre sono in un corpo
fisico, con chi o cosa dovrei in realtà adirarmi?

44 Questa forma umana è così simile ad una ferita aperta, la quale appena
sia sfiorata non riesce a sopportare il dolore. Io stesso mi attacco a
questa ferita, il corpo, accecato dalla bramosia, e quindi con chi debbo
adirarmi quando provo sofferenza?

45 Siamo proprio come bimbi senza accortezza, perché pure non desiderando la
sofferenza rimaniamo ugualmente attaccati alle sue cause e cosi ci
danneggiamo: da soli ci infliggiamo dolore. Perché dunque adirarsi con gli
altri?

46 Allo stesso modo che i guardiani degli inferi e le foreste di foglie di
lame come rasoi sono il frutto delle mie azioni, la sofferenza che io ora
sperimento da solo mi sono prodotto. Con chi debbo prendermela?

47 Quelli che mi fanno danno sono sospinti a farlo dal mio stesso karma
negativo. Ma loro cadranno negli inferi per questo, e sarò solo io la causa
della loro rovina.

48 Io grazie a loro invece potrò purificarmi dalle negatività sopportando
tramite la pazienza i danni da loro inflitti. E invece loro a causa mia
cadranno nei reami inferiori , negli inferi.

49 Quindi io sto causando loro danno, non essi. Essi invece cono i miei
benefattori. Quindi come può la mia mente malvagia adirarsi contro costoro
che le fanno aumentare meriti?

50 Se la mia mente potrà praticare la perfezione della pazienza io potrò
evitare di cadere nelle pene infernali. Ma mentre io mi salverò, quale sorte
toccherà invece ai miei avversari?

51 Pure ricambiandogli il danno inflittomi è sicuro che non potrei salvarli.
E inoltre in questo caso degenererei l'ottima condotta e distruggerei la mia
pratica della pazienza.

52 Visto che la mente è immateriale non esiste modo di distruggerla. Ma allo
stesso tempo a causa del suo tenace attaccarsi al corpo essa diviene preda
delle sofferenze fisiche.

53 Dato che ne offese, ne derisioni, ne critiche o parole ostili, e neppure
il disprezzo causano danni al mio corpo, perché la mia mente diviene cosi
piena di rabbia e rancore ?

54 Visto che il disprezzo mostratomi dalle altre persone, sia ora che nelle
rinascite future, mai potrà distruggermi, perché debbo esserne cosi
infastidito?

55 Potrebbe essere perché i miei frutti materiali ne risentiranno. Ma tanto
poi non dovrò abbandonare ogni bene materiale per portare con me,
sicuramente, solo le azioni positive compiute?

56 Meglio sarebbe allora abbandonare il corpo oggi stesso, piuttosto che
vivere a lungo ma in maniera malvagia. Pure vivendo per lunghi anni vi sarà
sempre il dolore della morte.

57 Alcuni potrebbero destarsi da un sogno in cui per un secolo hanno vissuto
nella gioia assoluta. Altri potrebbero destarsi da un sogno in cui hanno
vissuto un breve istante di felicità.

58 Quando entrambi si svegliano, la felicità dei sogni è terminata, e non si
ripresenterà più. alla stessa maniera quando la morte verrà a coglierci, le
nostre vite, o brevi, o lunghe, avranno termine.

59 Pur potendo possedere enormi ricchezze e vivendo una vita felice, come se
fossimo derubati dai predoni a mani vuote e nudi ce ne andremo da questa
esistenza.

60 Potrei forse pensare che la ricchezza mi permetterà di vivere
agiatamente, per cosi purificare le negatività e accumulare meriti. Ma se a
causa di essa io andassi in collera e agissi senza scrupoli, i miei meriti
si estingueranno ed accumulerò solo il male.

61 Quale scopo può avere la vota di colui che si comporta in modo efferato,
se tale esistenza avrà come frutto solo il male?

62 Se mi infurio con coloro che mi diffamano, per allontanarli da me, perché
non lo faccio anche con coloro che calunniano gli altri?

63 Se provo pazienza verso tale comportamento rivolto agli altri, perché non
lo sono anche quando è rivolto verso di me, pesando che le parole ostili
sono frutto solo di difetti mentali?

64 Perfino coloro che compiano insulti contro il Dharma, o gli stupa, o le
immagini sacre arrivando fino a distruggerle, non potranno mai essere
oggetto della mia collera, perché i buddha di fatto sono indistruttibili.

65 Devo inoltre combattere e prevenire l'ira che mi sorge nei confronti di
chi danneggia i miei parenti, i miei maestri spirituali e gli amici,
considerando, come fatto prima, che questi danni derivano nient'altro che
dalle condizioni.

66 Visto che gli esseri subiscono ferite e da oggetti privi di vita e da
esseri viventi, dove è il motivo di provare ira solamente per questi ultimi?
Perciò ne consegue che dobbiamo accettare con pazienza qualunque male.

67 C'è chi guidato dall'ignoranza agisce in modo negativo, altri che sempre
sotto la stessa influenza rispondono con l'ira. Chi fra questi agisce in
modo corretto? Chi si comporta in modo sbagliato?

68 Perché nel passato ho commesso azioni per cui adesso vengo danneggiato
dagli altri? Tutto ciò è solo il frutto del karma accumulato, perciò, perché
devo arrabbiarmi?

69 Avendo compreso tutto ciò io devo sforzarmi di mettere in atto le azioni
positive, in maniera tale da far nascere negli altri una spinta di amore
reciproco.

70 Per esempio quando una abitazione va a fuoco è saggio gettare lontano da
essa paglia ed altri oggetti infiammabili per evitare che le fiamme si
allarghino alle abitazioni vicine.

71 Quando la mente, allo stesso modo, brucia dal desiderio dell'odio,
generato dall'attaccamento, immediatamente dovrei estinguerlo nel timore che
i miei meriti vengano cancellati.

72 Forse che non è felice chi condannato a morte, viene liberato dopo che
invece di togliergli la vita gli viene amputata una mano? nello stesso modo,
non posso io solamente subendo le sofferenze di questa esistenza ,
considerarmi fortunato , visto che grazie a ciò eviterè le fiamme degli
inferi?

73 Se non riesco a sopportare neanche il più piccolo dolore in questa mia
vita, perché allora non elimino adesso quella collera che mi sarà causa di
sofferenza nei reami inferiori.

74 Per aver soddisfatti i miei desideri ho gia dovuto subire molteplici pene
negli inferi, e tuttavia con quelle azioni non ho accumulato meriti ne per
gli altri ne me stesso.

75 Però dato che un grande beneficio mi deriverà dal soffrire adesso pene
neanche paragonabili a quelli infernali, perché non debbo gioirne adesso di
questi dolori che mi permettono di liberare tutti gli esseri dalle rinascite
nel samsara?

76 Se qualcuno sperimenta felicità nel fare le lodi di una persona che ha
delle virtù, perché anche tu, o mente mia, non gioisci facendone lodi allo
stesso modo?

77 La gioia che proveresti sarebbe sorgente di perfetta felicità. Gioire è
un consiglio datoci dai buddha ed è lo strumento migliore per far nascere
l'armonia fra le persone.

78 Ma se qualcuno affermasse : " ma così solo coloro che sono lodati
proverebbero gioia". Ma se tu non approvi questa gioia, se cessi di donare e
ricambiare i favori, sarai tu che non avrai meriti, ne in questa vita, ne
nelle rinascite future.

79 Quando gli altri lodano le mie qualità, voglio che pure le altre persone
provino gioia per questo, ma quando lodano quelle degli altri la mia
felicità è piccola e piena di critiche.

80 Avendo sviluppato il pensiero del risveglio, con la motivazione di
liberare dal samsara tutti gli esseri senzienti, perché trovo motivi per
irritarmi se altri raccolgono un po' di felicità?

81 Se desidero veramente che tutte le creature divengano buddha venerati nei
tre reami, perché debbo essere preda della gelosia pure quando vedo gli
altri ottenere solo piccole felicità.

82 Se avessi qualcuno di cui prendermi cura e a cui dare molto aiuto, e
questo poi diventasse in grado di provvedere da solo a se stesso, non dovrei
gioirne invece che arrabbiarmi?

83 Se non desidero neanche una piccola cosa come questa per gli esseri, come
posso desiderare allora fermamente che essi raggiungano l'illuminazione? E
come è possibile accrescere al bodhicitta, quando mi rattristo se gli altri
ottengono qualcosa?

84 Se per caso qualcuno riceve qualche cosa, oppure se il dono rimane in
casa del benefattore, in tutti e due i casi io non ne avrò niente di
guadagno, quindi di cosa dovrei preoccuparmi?

85 Perché invece non me la prendo con me stesso, visto che getto al vento i
meriti, la fede e tutte le altre virtù? Perche non coltivo invece le cause
della ricchezza?

86 Quindi la mia mente non solo non vuole purificare le azioni negative
compiute, ma invece vuole contrastare con coloro che hanno compiuto azioni
meritorie.

87 quando un tuo nemico è infelice, perché questo avvenimento dovrebbe
essere la causa della tua gioia? La tua mente, semplicemente desiderando la
sua sofferenza, non potrà arrecargli alcun danno.

88 E se pure dovesse soffrire secondo i tuoi desideri che tu hai espresso
con tanta ostilità, dove potresti trovare il motivo di tanta tua felicità?
Nel caso tu dica :" ora sono soddisfatto" questa sarà una cosa veramente
meschina e spregevole.

89 Ed allora, se io avessi agito così, quale sarebbe il mio destino?
Catturato dal terribile amo calatomi davanti dai miei difetti mentali, sarò
poi gettato negli infernali calderoni dai guardiani degli inferi, e li a
lungo starò a cuocere.

90 Il continuo accumularsi degli elogi e della fama non mi servirà ad
accrescere i miei meriti, ne ad allungare di un solo istante la mia vita.
Non mi darà neanche salute oppure forza, e neanche qualunque altro beneficio
fisico.

91 Se fossi saggio mi chiederei quale reale beneficio mi potrebbe portare
tutto ciò, e comprenderei quello che per me è realmente positivo. Ma se
invece tutto ciò che voglio è solo un po' di divertimento , allora potrei
dedicarmi al gioco, al bere e cosi via.

92 Solo per avere elogi dagli altri dilapido le mie ricchezze e perdo
perfino la vita. A cosa mi serviranno gli elogi ricevuti? Quando la morte mi
coglierà, a chi faranno piacere?

93 I bambini piangono quando i loro castelli di sabbia crollano. Nello
stesso modo, quando elogi e fama mi verranno a mancare, la mia mente
diventerà simile a quella dei bambini

94 I suoni espressi nelle parole con cui mi elogiano hanno nello spazio
breve durata, per questo il suono non ha nessuna intenzione di elogiarmi.
Allora io dico "Ma è la gioia che gli altri provano per me " ad essermi
elogio. Sono davvero queste le meschine cause della mia gioia? Soddisfare il
mio egoismo?

95 Sia che gli elogi siano diretti a me che ad altri, io non ne ricaverò
nulla perché quella gioia che altri sperimentano sarà solo loro, ed io non
potrò goderne neanche in piccola parte.

96 Se io sono felice quando altri provano gioia per me, allora tutti gli
esseri dovrebbero per me essere fonte di gioia. Perciò quando le lodi vanno
agli altri, come mai non gioisco di questa causa di felicità?

97 La soddisfazione che nasce dal concetto :" mi stanno elogiando" è senza
senso, è solamente un comportamento infantile.

98 Gli elogi ed i complimenti mi distraggono, e diminuiscono la mia
avversione per il samsara. Comincio ad invidiare le qualità degli altri, e
così quello di positivo che è dentro di me viene danneggiato.

99 Perciò coloro che si dedicano a disprezzarmi, invece, stanno sicuramente
impedendomi di cadere nei regni inferiori di rinascite sfortunate.

100 Non devo essere ostacolato da ricchezze e onori io che desidero ottenere
la liberazione, perché allora dovrei provare rabbia verso coloro che mi
stanno liberando da questi ostacoli?

101 Proprio come le benedizioni del buddha, coloro che mi ostacolano , mi
stanno sbarrando le porte degli inferi, quindi perché debbo provare ira
verso di loro.

102 E se sorgesse in me il pensiero " ma se mi ostacolassero nelle pratiche
virtuose?". Neanche allora sarebbe corretto arrabbiarsi, poiché non esiste
pratica ascetica che sia paragonabile alla pazienza, quindi devo certo
metterla in pratica.

103 Se per i miei difetti non sono paziente contro un simile avversario, io
divento in quel momento l'ostacolo che mi impedisce di accumulare tutti i
meriti che potrei ottenere.

104 Questo perché nulla si manifesta in assenza di fattori che lo precedono,
ma al contrario se vi sono fattori relativi al fenomeno esso si verifica. Se
qualcosa è causa di qualcos'altro , come si potrebbe affermare che ne
impedisce anche il nascere?

105 I mendicanti non sono ostacoli alla generosità, anzi; e coloro concedono
che le ordinazioni monastiche non sono certo ostacolo ai monaci.

106 In effetti molti sono i mendicanti a questo mondo, e di questi quelli
che ci aggrediscono per rapina sono pochi. Perciò se io non faccio del male
ad altri, molto rari saranno coloro che lo faranno a me.

107 Perciò, come se fossero un tesoro trovato sotto al pavimento di casa
senza nessuna fatica, coloro che mi sono nemici divengono in realtà un aiuto
per la mia pratica di bodhisattva, e quindi per questo dovrei considerarli
motivo di gioia.

108 I frutti positivi della pratica della pazienza sono benefici per essi e
per me, in quanto entrambi abbiamo contribuito al loro sorgere. Ma però
debbono essere prima offerti ai miei avversari, dato che essi sono causa
della pratica della pazienza che ha permesso di maturare quei frutti.

109 Se poi io affermassi che non dovrei lodare i miei nemici visto che nelle
loro intenzioni certo non vi era quella di stimolare la mia pazienza, allora
perché dovrei lodare il santo Dharma , visto che elgi non possiede
l'intenzione di farmi ottenere liberazioni?

110 " sicuramente però non si deve onorare il nemico che cerca di nuocermi"
diranno alcuni. Ma, dico io, se si fosse impegnato ad aiutarmi, come fosse
un medico, come avrei potuto sviluppare la pazienza?

111 Quindi visto che la pazienza la pratico verso coloro che si rivolgono a
me pieni di rabbia, queste persone sono invece ben degne di venerazione,
proprio come fossero il Dharma , poiché divengono la causa della mia pratica
della pazienza.

112 Il Sovrano Vittorioso ha affermato : " il mondo degli esseri senzienti è
simile ad una terra pura, poiché in un simile campo possiamo cercare la
felicità altrui, mettendo in pratica le virtù dei bodhisattva, ottenendo
così la liberazione"

113 Quindi ottenere lo stato di un buddha dipende allo stesso modo dai
buddha e dagli esseri senzienti. Quindi perché non rispetto tutti gli esseri
senzienti proprio come rispetto i Vittoriosi?

114 Naturalmente i loro scopi non sono gli stessi, tuttavia l'effetto
generato dalle loro azioni porterà allo stesso risultato, quindi, di fatto,
esseri senzienti e buddha sono essenzialmente uguali.

115 Qualsiasi merito nato da chi venera colui che possiede una mente
compassionevole rivela la grandezza degli esseri viventi, in quanto la
compassione di quest'ultimo è volta verso tutti gli esseri senzienti. Mentre
quelli nati dall'avere fede nel Buddha nascono dalla grandezza dei buddha.

116 Poiché sia gli esseri senzienti che i buddha sono causa
dell'illuminazione dobbiamo considerarli allo stesso modo eguali. Anche se
nessuno essere senziente possiede le qualità dei buddha , dato che queste
possono essere considerate vaste come gli oceani.

117 Anche se si offrissero i tre reami in dono, tale offerta non sarebbe lo
stesso sufficiente per rendere omaggio a Coloro in cui sorgesse anche solo
una infinitesimale parte di quelle ottime virtù ottenute con la massima
raccolta dei meriti.

118 Perciò , dato che tutti gli esseri senzienti possiedono almeno una
piccola parte delle qualità per poter divenire dei buddha, ne consegue che
tutte le creature hanno diritto di essere oggetto di venerazione.

119 E poi, dato che i Vittoriosi sono amici cui possiamo dare fiducia e che
mai ci abbandoneranno, e che costantemente immensi benefici ci donano,
adesso ed in futuro, non vi sarà altro modo per ricompensarli che quello di
tentare di rendere felici tutti gli esseri viventi.

120 Aiutare le creature significa dunque ricambiare l'immensa gentilezza di
coloro che per il nostro beneficio hanno donato il proprio corpo per
ricadere nelle sofferenze degli inferi. Per questo, anche se essi dovessero
recarmi sempre danno, ferendomi od insultandomi e cosi via, dovrò sempre e
costantemente sforzarmi per ottenere il loro bene.

121 Se penso che Coloro che mi sono Maestri e Sovrani per il beneficio degli
altri non hanno cura neppure del proprio corpo, perché io come uno stupido
dovrei avere tanta alterigia da preoccuparmene? Perché quindi di questi
esseri che mi danneggiano non ne divengo servitore?

122 Se le creature sono felici, infatti, i buddha ne saranno molto
compiaciuti, al contrario se gli esseri saranno nelle sofferenze i buddha ne
saranno dispiaciuti. Per questo io rendendo felici gli esseri compiacerò sia
questi che i buddha, mentre se li danneggiassi sarebbe come danneggiare i
Vittoriosi.

123 Per questo come un uomo tormentato dalle fiamme cui facciano un piccolo
favore non si accorge di questo, allo stesso modo facendo del male agli
esseri i buddha non potranno esserne compiaciuti, anzi.

124 I danni che infliggo alle creature che transitano nel ciclo delle
rinascite rendono infelici i buddha nella loro grande compassione. Perciò
pentendomi confesso adesso di aver compiuto delle azioni negative e chiedo
ai Sovrani del mondo di essere clementi e tolleranti verso di me.

125 Da oggi in poi allo scopo di compiacere i Vittoriosi dominerò i miei
difetti mentali e la mia rabbia, servirò gli altri, e se anche moti di loro
mi ferissero, mi battessero con bastoni od altro, o mi uccidessero, non
reagirò contro costoro e così allieterò i Vittoriosi.

126 È fuori di dubbio che i Grandi Esseri pensano alle creature senzienti
come se fossero eguali a loro. E poi tutti gli esseri possiedono le qualità
per divenire dei buddha , avendone essi la natura dentro di loro; quindi
perché io di questi esseri senzienti non dovrei avere rispetto e
venerazione?

127 Beneficiarli farà piacere ai Vittoriosi, e poi questo permetterà ai miei
meriti di averne grande beneficio, e tutto ciò poi eliminerà il dolore e la
miseria del mondo, per questo dovrò sempre comportarmi in questo modo.

128 Se per esempio i ministri del re dovessero nuocere ad alcune persone per
punirle o per debiti queste ultime certamente non li ricambierebbero con la
violenza, pure se fossero in grado di farlo:

129 questo perché costoro sanno che è il re che li sostiene con il suo
potere. Nella stessa maniera non posso certo sottovalutare persone che mi
causano danni minimi,

130 poiché se io reagissi i loro alleati, i guardiani degli inferi ed i
Compassionevoli, si adirerebbero con me. Quindi debbo considerare tutti gli
esseri senzienti come se fossero sudditi di uno spietato sovrano che li ha
sotto protezione.

131 E pure se un simile re si arrabbiasse con me , in questo mondo di
illusione, potrebbe egli farmi cadere nelle fiamme infernali? O questo è
invece il frutto che otterrò danneggiano io gli altri esseri?

132 E pure se lo stesso re fosse nei miei confronti benevolo potrebbe egli
farmi raggiungere l'illuminazione? Oppure questo sarà il risultato che
otterrò solo facendo il bene degli esseri senzienti?

133 Poiché il mio ottenere l'illuminazione dipenderà unicamente dal portare
gioia e beneficio alle creature del samsara , come posso non capire che pure
la felicità mia, la fama e la gloria non dipendano tutte del beneficare
questi esseri?

134 Infatti, nel ciclo delle rinascite condizionate, praticare la virtù
della pazienza diviene causa di bellezza, salute e fama. Per i meriti di
questa virtù potrò vivere a lungo e sarò in grado di poter fruire della
gioia che prova un monarca universale.



7
Perseverare con entusiasmo



1 Ecco che quindi ,mettendo in pratica con ferma intenzione al pazienza,
debbo sviluppare la perseveranza piena di entusiasmo. Perché l'illuminazione
può essere raggiunta solo impegnandosi completamente , e come su una pianura
in assenza del vento nessun filo di erba si muove, senza perseveranza non
nascerà alcun merito.

2 Perseverare pieni di entusiasmo significa essere contenti di compiere le
azioni positive, il contrario di questa perseveranza è la pigrizia, è avere
inclinazione verso le azioni negative, l'apatia e il disprezzo per se
stessi.

3 I sostegni e le sorgenti da cui nasce questa insana pigrizia sono: il
compiacimento per i piaceri dell'ozio, l'attaccamento al riposo e nessun
timore verso le rinascite dell'esistenza ciclica.

4 Intrappolato dalle emozioni negative sono entrato nel ciclo delle
rinascite , perché ancora non mi rendo conto di essere in potere del Sovrano
della morte?

5 Perché non capisco che la morte egualmente e implacabilmente colpisce e
falcia tutti i miei simili? Chiunque rimane tranquillo come se dormisse, si
comporta come un bufalo di fronte al suo macellaio.

6 Quando il Re della morte mi ha già chiuso ogni via di fuga, come posso
gioire tranquillo del cibo? Come posso provare piacere nel dormire e nel
riposare?

7 visto che velocemente la morte planerà su di me, debbo raccogliere meriti
fino all'ultimo istante di vita. Quindi perché rimandare il momento di
combattere la pigrizia fino al momento della morte? Ormai a quel punto sarà
inutile cercare scampo, già sarò condannato, quindi che cosa ormai potrei
fare?

8 " questi compito l'ho terminato, questo appena iniziato e qui sono a metà"
ed ecco che mentre penso così il Re della morte mi verrà a cogliere
improvvisamente ed io penserò " è la fine!"

9 con le guance scavate dal pianto, gli occhi arrossati e gonfi, la mia
angoscia ormai non avrà fine, cercherò con lo sguardo familiari ed amici, ma
vedrò solo l'arrivo dei messaggeri della morte.

10 Torturato dal ricordo delle azioni negative commesse, udirò il frastuono
che risuona negli inferi e le grida di coloro che vi soffrono le pene , e
terrorizzato mi sporcherà le mia stessa urina ed i miei escrementi. Cosa
potrei a quel punto fare, preda di tale terrore?

11 Se pure in questa vita provo delle paure, come quando un pesce viene
catturato e si agita sulla riva agonizzante, che debbo pensare delle
sofferenze infernali, che saranno frutto delle mie azioni negative?

12 Come posso adesso sdraiarmi tranquillo , dopo che grazie alle azioni
commesse il mio corpo verrà immerso nel bronzo fuso infernale?

13 Quelli che impazienti vorrebbero ottenere senza sforzo risultati,
dovranno subire molte difficoltà ,ed al momento della morte grideranno,
proprio come le divinità mondane che sono sopraffatti dal dolore e
dall'angoscia.

14 Adesso è il momento di porre a buon frutto le risorse di questo vascello,
il prezioso corpo umano di rinascita, per attraversare la corrente dei
marosi della sofferenza liberandomi da essa. Sarà molto difficile rinascere
una seconda volta in un simile vascello, sarebbe sciocco tentare quindi la
sorte, aspettare e dormire.

15 Voltando la schiena alla legge del santo Dharma , sorgente di eccelsa
gioia e beatitudine senza limite, che misere gioie posso io trovare in
questa breve vita? Solo gioie che daranno come frutto la mia dannazione!

16 Quindi diventerò padrone di me stesso, con coraggio raccoglierò le forze
e combatterò l'apatia. Debbo capire che io e gli altri esseri siamo eguali,
e dbbo pensare a me stesso come agli altri, anzi, considerarli più
importanti di me!

17 Non debbo cercare giustificazioni per sfuggire allo sforzo di combattere
la pigrizia pensando: " come posso ottenere io l'illuminazione cosi
facendo?" . i Risvegliati hanno proclamato questa verità:

18 " Facendo nascere e sviluppare il potere della perseveranza, persino
insetti come le mosche, le zanzare, le api potranno ottenere la
realizzazione perfetta dell'illuminazione che è così difficile da
realizzare"

19 Perciò visto che la mia rinascita attuale è nella specie umana, posso
capire la differenza fra azioni negative e positive, e quindi se mi dedico
con impegno all pratica dei bodhisattva, per quale motivo non dovrei
ottenere l'illuminazione?

20 " Ma io provo terrore nel pensare che dovrò offrire il mio corpo in dono
". Pensando in questo modo la mia paura è ingiustificabile, in preda al caos
della mente non riesco a distinguere ciò che è facile da quello che è
difficile.

21 Per innumerevoli ere il mio corpo ha subito fiamme, pugnalate, ferite, è
stato squarciato e spellato vivo più volte. E tuttavia nessuna di queste
prove mi ha portato all'illuminazione.

22 Le difficoltà sul sentiero dell'illuminazione sono di altro tipo, poiché
la loro grandezza è limitata. Simili alla ferita praticata del chirurgo,
causano un dolore che porta all'estizione del danno di una infezione.

23 I medici ci curano pure con trattamenti spiacevoli, perciò allo scopo di
ottenere eliminare la grandi sofferenze dobbiamo dimostrarci capaci di
sopportare dei lievi disagi.

24 Ma il Medico supremo non utilizza farmaci ordinari, per mezzo di
strumenti gentili e delicati può sciogliere tutti i dolori intensi ed
illimitati.

25 La nostra Guida ci educa a cominciare con la pratica del donare piccole
cose, come cibo e così via. Poi , una volta divenuti esperti in tale
pratica, in modo graduale potremo giungere a donare pure il nostro corpo.

26 Infatti, una volta raggiunto e realizzato nella mente il pensiero che il
mio corpo è paragonabile al cibo, quale difficoltà avrò nel donare la mia
carne?

27 Abbandonata ormai ogni negatività, non sperimenterò alcun dolore e
raggiunta la saggezza neanche nessuna sofferenza mentale. Infatti la mente
ed il corpo sono danneggiati dai pensieri sbagliati e dalle azioni negative.

28 I meriti oppure l'accumulare energie positive sono le cause di un corpo
sano, mentre la felicità della mente si realizza attraverso la saggezza di
un corretto addestramento. Quale cosa potrà mai rendere infelici quelli che
dimorano nell'esistenza ciclica al solo scopo di aiutare gli altri?

29 Grazie al potere della bodhicitta ,i bodhisattva eliminano le precedenti
negatività commesse, accumulando oceani di energia positiva. Per questo è
affermato che i bodhisattva sono superiori a chi segue il Veicolo degli
Uditori.

30 Perciò una volta montati sul destriero della mente di illuminazione, che
distrugge ogni sofferenza ed apatia, chi mai potrà cadere nuovamente nello
sconforto? Al contrario procederà invece di gioia in gioia.

31 Le forze che beneficano gli esseri viventi sono : l'aspirazione , la
fermezza, le gioia e la moderazione. L'aspirazione nasce quando contempliamo
i benefici che grazie ad essa possiamo ottenere e tramite il timore della
sofferenza.

32 Quindi eliminando i fattori che contrastano la perseveranza, mi impegnerò
ad accrescerla pieno di entusiasmo, mediante lo sforzo gioioso, lo zelo, il
dominio di me, l'aspirazione , la gioia , la moderazione e la fiducia in me
stesso.

33 Da solo io debbo cancellare le mie numerose negatività e quelle degli
altri, pure se per eliminarne solo una dovrò impegnarmi per numerose ere
cosmiche!

34 Non trovando dentro di me neppure un piccolo stimolo ad iniziare tale
percorso, dato che sono il contenitore di infinite miserie, perché il mio
cuore non esplode in mille frammenti?

35 Nonostante il loro numero sia inesauribile debbo ottenere le qualità
eccelse per accumulare benefici per me stesso e gli altri. Pure se per
realizzarle dovessi impiegare infinite ere cosmiche.

36 In effetti io non ho sviluppato nessuna dimestichezza con neanche la
minima parte di queste virtù positive. È realmente insensato buttare così la
propria esistenza per scopi frivoli visto che l'ho avuta solo per un caso
fortunoso.

37 Mai ho fatto offerte ai buddha, mai ho contribuito con elargizioni alle
grandi manifestazioni in loro onore, mai ho praticato per sostenere la
dottrina, e neppure ho realizzato i desideri dei bisognosi.

38 Ne ho dato coraggio a chi era nella paura, ne ho dato sostegno a chi si
trovava in difficoltà. Ho compiuto solo quello che è servito a dare dolore
nel travaglio a mia madre.

39 Sia adesso che nelle mie rinascite precedenti la mia indigenza e la mia
sfortuna sono dovute unicamente al mio disinteresse per il Dharma. Chi,
dotato di senno, abbandonerebbe mai la dottrina del Dharma?

40 Il Sovrano del mondo ha affermato che il fondamento di ogni qualità è
l'aspirazione alla conoscenza del Dharma. E questa aspirazione altro non è
che la meditazione sui frutti benefici che derivano dalle azioni positive e
di quelli malefici che derivano dalle negative.

41 La sofferenza fisica, quella mentale, tutti i tipi di paura, come il
doversi separare da quello che desidero, derivano totalmente dalle nostre
azioni negative.

42 Ciononostante, se le mie azioni saranno positive, motivate da un pensiero
compassionevole, in qualunque luogo io mi trovi sarò rispettato ed onorato,
godendo il frutto di del merito che io ho creato.

43 Invece se durante la ricerca della felicità le mie azioni saranno
negative, in ogni luogo le lame del dolore mi feriranno , saranno il giusto
premio per il mio cattivo comportamento.

44 Ma come frutto dell'accumulo delle mie virtù positive avrò la rinascita
dentro un fragrante fiore di loto, sbocciato alla luce del Tathagata, e sarò
nutrito dal suono delle dolci parole del Vittorioso, e come un bodhisattva
isieme a loro io dimorerò.

45 Mentre il frutto delle azioni negative sarà che la mia pelle verrà
strappata dalle mie carni dai sudditi del Dio della morte, sul mio corpo
verrà poi versato metallo fuso rovente. Strappata e mutilata da lame
infuocate e pugnali poi la mia carne verrà gettata sul suolo di ferro
incandescente.

46 Per questo debbo aspirare a realizzare le buone qualità, ed impegnarmi
devotamente a praticarle con assiduità. Avendo cominciato quello che è
positivo debbo beneficiare tutti gli esseri senzienti senza preoccuparmi se
vengo ostacolato da altri, addestrandomi nella mia perseveranza.

47 Innanzi tutto debbo esaminare bene le mie possibilità, per accertarmi di
essere capace di mettere in atto qualcosa oppure no, poiché è meglio non
iniziare un progetto, piuttosto che dargli vita per poi non giungere alla
sua realizzazione.

48 Agendo in questo modo creo un abitudine che mi trascinerò nelle rinascite
future, causando così nuovo dolore e negatività, e perfino le azioni portate
a realizzazione saranno poco virtuose e senza frutto.

49 La propria fiducia va praticata applicando gli antidoti, eliminando i
difetti mentali e praticando le abilità per compiere atti positivi e
sfuggire il male. Perciò debbo pensare :" io, da solo, posso fare tutto ciò,
non posso farlo fare ad un'altra pesrona.", questo significa già mettere in
pratica la fiducia in se stessi.

50 Quando le persone sono deboli a causa dei difetti mentali non hanno
possibilità di creare alcun beneficio. Ecco per questo motivo debbo
adoperarmi io, sarà questa la mia missione, e dovrà essere portata alla
realizzazione poiché sono in grado di farlo.

51 Quando gli altri si impegnano in lavori umili, per quale motivo debbo
indugiare ad osservarli? Se resto li senza aiutarli, a causa del mio
orgoglio o della mia arroganza, sarebbe meglio che sotterrassi queste
negatività eliminandole.

52 Perfino i corvi se incontrano una serpe ormai morente hanno lo stesso
comportamento delle aquile maestose. Perciò se la mia mente sarà debole
anche una piccola difficoltà la danneggerà .

53 In quale modo quelli che abbandonano la pratica per debolezza otterranno
la liberazione? Ma invece essendo diligenti e motivati, con determinazione
persino le più grandi avversità saranno eliminate.

54 Perciò, con mente immobile e ferma distruggerò la mia indolenza, poiché
se vengo sopraffatto dalle avversità il mio pensiero di dominare il samsara
è solo ridicolo.

55 Mi ergerò vittorioso e niente potrà sconfiggermi, poiché io sono un
figlio dei Vittoriosi, simile ad un leone, rimarrò costantemente fiducioso
in me stesso.

56 Gli esseri che si nutrono di orgoglio ed arroganza vengono sconfitti dal
loro nemico che li nutre: il difetto mentale, dato che non ripongono in se
stessi la fiducia. Ma chi ne è consapevole pieno di questa fiducia non
soggiace al nemico come gli altri.

57 Semi piego a questi due difetti mentali verrò trascinato negli inferi,
perdendo puire la mia preziosa rinascita umana, così diverrò schiavo di
altri: dipenderò da essi per il cibo.

58 Avrò la mente ottusa, sarò orribile, infimo e subirò il disprezzo degli
altri. Se perfino gli asceti pieni di orgoglio vengono disprezzati, cosa ci
sarebbe di piu patetico che essere preda dell'orgoglio?

59 Coloro che accresciuta la propria fiducia combattono con l'orgoglio
confidando nelle proprie capacità facilmente trionferanno su di esso. E poi
chi definitivamente lo elimina compie il bene di tutti gli esseri senzienti
cogliendo inoltre il frutto dell'illuminazione.

60 Trovandomi circondato dalle passioni negative io le ostacolerò in
migliaia di modi, sarò come il leone che assale le volpi, mai mi arrenderò
di fronte ai difetti mentali.

61 Allo stesso modo che un uomo protegge gli occhi da un possibile danno,
quando minacciato da un pericolo improvviso, allo stesso modo mai nei
momenti di difficoltà dovrò soccombere ai difetti mentali.

62 Meglio allora essere bruciato vivo, essere decapitato piuttosto che
sottomettersi al frutto dei difetti mentali, ecco che perciò diligentemente
applicherò gli antidoti facendo quello che è giusto.

63 Come coloro che provano piacere nel gioco, i figli dei Vittoriosi con
gioia e felicità mettono in pratica gli insegnamenti, provandone piacere dal
farlo.

64 Anche se le persone ordinarie si affannano alla ricerca della felicità,
non hanno la certezza di raggiungerla, ma per un bodhisattva ogni azione è
fonte di gioia, considerando l'obbiettivo da raggiungere, la liberazione di
tutti gli esseri.

65 E visto che io stesso non sono mai sazio dei piaceri dei sensi, cosi
simili al miele spalmato sulla lama di un affilato rasoio, come posso allora
essere sazio del nettare dei meriti, i cui frutti sono il beneficio di
tutti, la pace e la vera gioia?

66 Per questo mi impegnerò a fondo senza stancarmi della mia missione, allo
stesso modo che un elefante sotto al sole rovente di mezzodì si getta nelle
fresche acque di un fiume.

67 Quando sarò stanco mi riposerò per poi ricominciare con nuovo vigore, una
volta completato un compito mi preparerò diligentemente a svolgere quello
successivo.

68 Come un soldato veterano affronta con cautela e destrezza la lama del
nemico, allo stesso modo eviterò le spade dei difetti mentali, sconfiggendo
abilmente questi miei nemici.

69 Quando durante la battaglia il soldato perde la spada subito si scaglia a
raccoglierla, per difendersi dai nemici, cosi se io perdo le difese verso i
difetti mentali subito debbo mettere in atto gli antidoti per difendermi dal
terrore degli inferi.

70 Allo stesso modo che il veleno attraverso il sangue si diffonde nel corpo
un pensiero negativo può velocemente diffondersi e avvelenare la mia mente.

71 Colui che pratica dovrebbe farlo con molta concentrazione, come un uomo
che trasportasse un otre di olio minacciato da uno con la spada, e sta
attento ad ogni passo poiché se lo versasse l'altro lo ucciderebbe.

72 Allo stesso modo che trovandomi una serpe in grembo velocemente mi
solleverei, se mi sorgeranno dentro pigrizia e sonnolenza le respingerò.

73 Tutte le volte che commetto una cosa negativa debbo rimproverarmi, e
riflettere e meditare molto su tali errori per non ricommetterli.

74 In ogni luogo o circostanza, in ogni momento, debbo essere consapevole
delle mie azioni, questa sarà la strada per farmi incontrare i miei Maestri
e portare a compimento le azioni meritorie.

75 Devo riflettere sul significato della consapevolezza, prima di
intraprendere un compito, e poi, avendo energia sufficiente per compierlo,
motivato e con animo felice lo porterò a realizzazione.

76 Come la brezza muove un batuffolo di cotone impigliato nei rami, così
debbo praticare con entusiasmo la diligenza, e porterò a compimento ogni mia
impresa.









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