Endo-shikan.



Qualunque sia l'oggetto del discernimento, esso è visto come identico al
Mezzo. Non c'è nulla che non sia la Realtà ultima.

Fissando la mente sulla Realtà universale e unificando la propria
consapevolezza colla Realtà universale [realizza che] non c'è un solo colore
o odore che non sia la Via di mezzo.

Mente, Buddha, esseri senzienti sono, parimenti, [la Via di mezzo].

Poiché tutti gli aggregati e le forme di sensibilità sono la realtà così
come è, non c'è alcuna sofferenza da cui liberarsi.

Poiché la nescienza e le afflizioni sono identiche al corpo illuminato, non
c'è alcuna origine della sofferenza da sradicare.

Poiché i due punti di vista estremi sono il Mezzo e le visioni erronee sono
la Verità, non c'è alcun percorso da praticare.

Poiché il samsara è identico al nirvana, non c'è alcuna estinzione [della
sofferenza] da realizzare.

Non essendoci né sofferenza né origine della sofferenza, nulla vi è di
mondano; non essendoci né sentiero né estinzione, nulla vi è di
sopramondano. C'è una sola, pura Realtà; non c'è nessuna entità al di fuori
di essa.

La tranquillità della natura ultima di tutte le entità è detta "calma"; il
suo perenne splendore è detto "discernimento".

Benché noi parliamo di inizio e fine in termini di pratiche meditative, non
c'è nessuna dualità, nessuna distinzione tra essi. Questo è ciò che è
chiamato [il metodo] "perfetto e immediato [di pratica] di
calma-e-discernimento".

A questo scopo, dobbiamo realizzare la natura [del rapporto tra il
microcosmo] del nostro corpo e [il macrocosmo] dell'ambiente: tremila mondi
sono in un momento della vita. Compiendo il cammino si diviene consapevoli
dell'essenza della realtà. Il nostro corpo-mente individuale permea la
Realtà universale.






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